Gestire un allevamento di lumache è un’attività agricola che può dare grandi soddisfazioni e anche un buon reddito, al tempo stesso comporta lavoro, che è importante saper programmare e gestire in modo ottimizzato, in particolare se vogliamo fare dell’elicicoltura una professione.
Come ogni mestiere che riguarda l’agricoltura anche l’allevamento di chiocciole è fortemente legato alle stagioni, visto che l’elicicoltore dovrà rispondere al variare del clima e ai conseguenti cambiamenti nel ciclo di vita della lumaca.
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L’allevamento a gennaio e febbraio
Le lumache nei mesi freddi sono in letargo, in questo periodo ci danno meno da fare. Possiamo approfittarne per una serie di interventi di piccola manutenzione tra recinti e attrezzature.
Un buon allevatore deve comunque monitorare le sue chiocciole anche durante il letargo: molto importante tenere controllato lo stato dei recinti per assicurarci che non riescano a entrare predatori.
- Approfondisci: il letargo delle chiocciole.
Lavori di marzo e aprile
A marzo prosegue il letargo a seconda del clima, le chiocciole con l’avvento della primavera si sveglieranno e necessiteranno di alimentazione e irrigazione. Come alimentazione avremo la colza, coltura che possiamo seminare in azienda, alimenti freschi e mangimi.
In marzo conviene preparare il terreno nei nuovi recinti, andando poi a seminare le coltivazioni che faranno da habitat alle lumache, si consiglia di inserire un mix di biete da coste e da taglio.
- Approfondisci: le colture interne ai recinti
- Approfondisci: l’alimentazione delle lumache
L’allevamento a maggio e giugno
Nei recinti attivi si continua a irrigare e alimentare, osservando gli individui che raggiungono la bordatura e possono essere raccolti. Dopo la raccolta è necessario entro una settimana procedere allo spurgo.
- Approfondisci: la raccolta delle lumache
- Approfondisci: lo spurgo
Nei nuovi recinti la vegetazione seminata cresce e arriva il momento di inserire i riproduttori nel loro habitat. Facciamolo quando le biete hanno raggiunto un’altezza di almeno 10 cm, calcolando 25 individui a metro quadro.
Nei primi giorni le chiocciole dovranno ambientarsi e potrebbero essere disorientate, ammassandosi al sole, mentre altre potrebbero tentare la fuga arrampicandosi lungo le recinzioni. Con un attento monitoraggio lasciamo che le lumache si abituino al nuovo habitat.
Una volta ambientati inizieranno i primi accoppiamenti, che porteranno le lumache a deporre le uova.
Vale la pena seminare in una parte di recinto semi di girasole, che saranno un’alimentazione supplementare per le nuove lumache che stanno per nascere.
- Approfondisci: la riproduzione delle lumache
Lavori di luglio e agosto
A luglio si prosegue raccogliendo le lumache bordate, che non crescono in modo significativo e vanno sempre raccolte e spurgate appena le individuiamo. Durante il mese di luglio abbiamo le nascite: si schiudono le uova e una nuova generazione di chiocciole comincia a popolare il nostro allevamento.
Il caldo estivo può rappresentare un problema molto serio, fondamentale verificare che le irrigazioni siano adeguate e mantenere una copertura di vegetazione nei recinti che porti ombra alle chiocciole nelle ore diurne. Le biete possono essere lasciate crescere fino a 50 cm di altezza.
Quando è necessario sfalciarle si procede con un decespugliatore nelle ore più calde, in modo da essere sicuri che le chiocciole stiano a terra e non vengano danneggiate. Le foglie tagliate restano a terra, mentre sfalciando sopra al colletto la pianta di bieta potrà ricacciare.
Lavori di settembre e ottobre
Trascorsa l’estate le piccole chiocciole saranno cresciute e le vedremo cominciare a salire sulle reti. Continuiamo ad alimentarle, anche integrando con vegetali e mangime sfarinato. In questo momento dell’anno si può verificare un’alta mortalità dei riproduttori.
Lavori di novembre e dicembre
Il mese di novembre vede proseguire l’attività delle chiocciole, per cui l’allevatore deve proseguire ad alimentarle e a irrigare l’impianto elicicolo.
In questo periodo possiamo seminare colza, che useremo come alimento l’anno venturo. L’anno si conclude con l’entrata in letargo delle chiocciole.
Articolo scritto da Matteo Cereda.
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