Il bello di allevare lumache è che c’è la possibilità di avere diverse forme di reddito a partire dallo stesso prodotto. Le chiocciole infatti forniscono la loro bava, dalle importanti proprietà cosmetiche, ma anche e soprattutto un’ottima carne, molto ricercata in gastronomia.
In questo articolo parliamo proprio della carne di lumaca, per capire come si può portare sul mercato e quali sono i suoi possibili canali di vendita. Il mercato delle chiocciole è in crescente espansione: si tratta di un prodotto molto richiesto, tanto che l’attuale produzione degli allevamenti elicicoli italiani non basta a soddisfare la domanda. Per questo l’elicicoltura può essere un settore agricolo molto interessante, con un buon rapporto tra costi e ricavi.
Prima di passare a una panoramica degli sbocchi di vendita che può avere la carne di chiocciola ricordo che questo articolo, come tutti gli altri testi di Orto Da Coltivare a tema elicicoltura, è stato scritto grazie al prezioso supporto tecnico di La Lumaca di Ambra Cantoni. Questa azienda, con la sua esperienza ventennale, è in grado di formare nuovi allevatori e di fornire i prodotti necessari all’impianto, come reti e riproduttori. Inoltre La Lumaca può acquistare direttamente il prodotto di chi inizia appoggiandosi a loro, con contratti annuali rinnovabili di anno in anno, ritirando anche il 100% della produzione. Questo può essere uno sbocco commerciale importante, perché sicuro. Chi invece preferisce vendere da sé le chiocciole trova qui di seguito alcuni spunti utili.
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A chi vendere la carne di lumaca
I canali e gli sbocchi economici sono veramente molteplici in quanto abbracciano tutti i discorsi gastronomici. Si può optare per privilegiare la vendita al cliente finale, che consente un maggior ricavo ma richiede anche molto più tempo e investimento, oppure rivolgersi a intermediari e grossisti, che pagano meno dovendo ricavare un guadagno proprio, ma permettono di piazzare grandi quantità senza sforzo. Una soluzione intermedia è quella della ristorazione e delle sagre, che resta un canale particolarmente interessante.
Vendita diretta al privato
Presso il proprio allevamento. Vendere carne di lumaca al privato direttamente è certamente il metodo che massimizza il prezzo, visto che raggiunge direttamente il cliente finale al dettaglio, senza grosse spese o perdite di tempo per l’imprenditore agricolo. Prima di poter vendere un buon quantitativo di lumache in questo modo è necessario farsi conoscere, la miglior forma di pubblicità resta il passaparola, che aumenterà col tempo se si propone un prodotto di qualità a prezzi onesti.
Vendita online. Oltre alla vendita fisica in allevamento oggi è possibile anche trattare online con i clienti e spedire direttamente. Certamente si tratta di un canale interessante, che permette di raggiungere direttamente anche clienti distanti geograficamente. Tuttavia vendere via web non è banale: bisogna curare il proprio sito internet e la propria presenza sui social network in modo professionale e questo può richiedere investimenti importanti, senza un risultato garantito.
Mercati rionali e contadini. Frequentare fiere e mercati locali è una splendida soluzione per stare a contatto con la gente e far conoscere la propria azienda sul territorio. Il discorso della filiera corta e del chilometro zero è in espansione e questo può avvantaggiare le aziende locali.
Fiere nazionali. Manifestazioni di più ampio livello possono essere molto utili, sia per vendere che per farsi conoscere, grazie all’elevata presenza di pubblico che questo tipo di fiere richiama. A volte essere presenti a fiere di alto livello ha un costo sostenuto, che va sempre valutato in relazione alle vendite potenziali che l’evento offre.
Vendita alla ristorazione
Vendere lumache ai ristoranti. Chi alleva lumache per professione deve sapersi proporre alla ristorazione. Si tratta di un canale potenzialmente molto importante per vendere carne di lumaca in buone quantità a un prezzo interessante. Le chiocciole da anni stanno prendendo piede, in particolare nei locali in cui si punta a ritornare alle origini, riscoprendo sapori genuini di una volta. La carne di lumaca è un prodotto particolare e molto apprezzato, che può rappresentare un valore aggiunto per il ristorante capace di valorizzarlo, aggiungendo nuove proposte al menu che possono differenziarlo rispetto ai concorrenti.
Catering. Le lumache sono un piatto prelibato, che non sfigura a eventi come matrimoni o altri banchetti, si presta anche a fare da “finger food” in buffet molto curati. Per questo un buon canale parallelo a quello dei ristoranti può essere quello dei catering.
Sagre. In estate molte Pro Loco o associazioni organizzano eventi gastronomici a tema, un po’ in tutta Italia. Spesso le chiocciole sono inserite nel menu e risultano molto apprezzate. L’azienda elicicola oltre a rivolgersi alle sagre prettamente dedicate alle lumache può proporsi anche ad altre manifestazioni, visto che la lumaca inserita come secondo menu può dare parecchie soddisfazioni, aggiungendo valore alla proposta gastronomica della sagra.
Vendere a grossisti e rivenditori
Macellerie, pescherie e altri negozi alimentari. Per negozi alimentari aggiungere la carne di lumaca alle loro proposte significa avere un prodotto nuovo e diverso da proporre ai clienti, questo può essere molto apprezzato. Vale quindi la pena provare questo canale, anche se richiede di girare per molti negozi e quindi ci vuole tempo a farsi una rete di rivenditori efficace.
Grossisti. Lavorare con grossisti significa certamente sacrificare una parte del margine di guadagno, compensato dal vantaggio di vendere grandi quantità di carne di lumaca in modo relativamente semplice.
Articolo scritto da Matteo Cereda con il contributo tecnico di Ambra Cantoni, di La Lumaca, esperta in elicicoltura.
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