Il melograno è stato a lungo considerato una pianta da frutto minore, ma da qualche anno la sua coltivazione si sta espandendo e i frutti sono molto richiesti. In effetti per la loro salubrità, per la bellezza della pianta e per la semplicità con cui la si può coltivare, è assolutamente consigliato metterne degli esemplari nel frutteto misto biologico oppure in giardino.
Il valore ornamentale di questa specie è dato soprattutto dai suoi fiori arancio-rossi molto appariscenti, che continuano a sbocciare per un lungo periodo dalla tarda primavera all’estate, ma anche i frutti che maturano in autunno sono molto belli da vedersi tutti attaccati alla pianta.
Vale quindi davvero la pena incrementare la diffusione di questa specie, che si può coltivare senza problemi con i metodi dell’agricoltura biologica, scegliendo concimi naturali come compost e stallatico e trattando malattie e parassiti solo con mezzi ecologici.
La coltivazione del melograno è molto antica nei nostri territori, era infatti già praticata dai fenici e dagli antichi romani, ma l’origine della specie è orientale. La pianta appartiene alla famiglia delle Punicacee e la specie da frutto è Punica granatum, che a seconda delle varietà e in base a come viene gestita può avere un portamento arboreo o arbustivo. In genere l’altezza rimane piuttosto contenuta in entrambi i casi, raggiungendo i 2 o 3 metri, anche se ci sono casi di melograni longevi che hanno raggiunto altezze maggiori.
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Clima e terreno adatti
Clima necessario alla coltivazione. Il melograno è una tipica specie degli ambienti temperato-caldi e soffre se le temperature scendono sotto i – 10 °C. Per questo motivo è diffuso soprattutto al centro e al sud d’Italia, ma lo si può coltivare anche a nord, dove però è meglio prediligere zone riparate e ben esposte al sole per la messa a dimora.
Il terreno ideale. Pur essendo una specie adattabile l’albero di melograno predilige i terreni sciolti e non soggetti ai ristagni idrici. Se l’impianto deve avvenire su terreni molto argillosi è consigliato quindi miscelare della sabbia alla terra di scavo della buca in cui piantare l’alberello e formare delle baulature per favorire il drenaggio. Il melograno tollera bene il calcare e la carenza di ferro nel terreno, perché è una specie capace di sfruttare condizioni pedologiche poco ottimali in termini di elementi nutritivi.
Come piantare un albero di melograno
Per la messa a dimora del melograno i periodi indicati sono l’autunno e l’inizio della primavera, mentre sono da evitare il pieno inverno a causa del freddo, e i periodi troppo piovosi in cui il terreno è bagnato e impraticabile.
Il trapianto
Per mettere a dimora piante di melograno si realizza una buca di grandi dimensioni e ai primi strati della terra di scavo si miscela compost o letame, entrambi maturi ed abbondanti. A questa concimazione di fondo aggiungeremo ogni anno altro compost e stallatico pellettato, ma sempre senza esagerare. La pianta deve essere immessa ben diritta nella buca e poi la terra soffice deve essere compressa coi piedi prima di annaffiare. Se l’impianto viene realizzato con piante a radice nuda risulta utile praticare l’inzaffardatura, tecnica che favorisce l’attecchimento e che consiste nell’immergere l’apparato radicale in un grande recipiente contenente acqua, letame fresco, sabbia e terra per 15 minuti ed oltre.
Il portinnesto
Il melograno generalmente viene riprodotto mediante talea, margotta, propaggine o per radicamento di polloni, mentre raramente si trovano piante innestate.
Sesti di impianto
I sesti di impianto dipendono dalla vigoria che la pianta può assumere. Se le conferiamo un portamento ad alberello e i terreni sono particolarmente fertili, si prevede uno sviluppo maggiore ed è opportuno tenere 4 o 5 metri di distanza tra le singole piante e tra le file, mentre su terreni poveri e optando per un portamento cespuglioso possiamo lasciare distanze di 3 metri tra le piante. Nel caso più frequente in cui il melograno vada messo a dimora all’interno di un giardino, bisogna lasciare almeno 3 metri tra la pianta e le altre piante o i muri degli edifici.
Coltivare melograni in vaso
Per la coltivazione del melograno in vaso le cure sono le stesse, tranne la frequenza delle irrigazioni che deve essere intensificata. Il vaso, che deve essere fin dall’impianto di dimensioni adatte alla pianta, deve essere sostituito negli anni con contenitori di volume crescente per assicurare sempre abbastanza terra alle radici. Le varietà di melograno nano, che non superano 1 metro di altezza, sono perfette per la coltivazione sul balcone, ma in genere sono soltanto ornamentali e quindi non danno soddisfazione per quanto riguarda la produzione dei frutti.
Coltivazione del melograno nel dettaglio
Irrigazione. In estate il melograno ha bisogno di ricevere una certa quantità di acqua per garantire una buona fruttificazione autunnale. Per questo motivo fin dalla messa a dimora è opportuno predisporre un impianto di irrigazione a goccia, fondamentale soprattutto per i primi anni, e utile anche in seguito in mancanza di precipitazioni. In generale comunque è una pianta che tollera abbastanza bene la siccità, purché non troppo prolungata. Gli eccessi di acqua sono dannosi perché potrebbero causare spaccature nei frutti e conseguente perdita di qualità, oltre che danni alle radici.
Pacciamatura. Lungo il filare del frutteto a melograni possiamo stendere teli neri di pacciamatura, evitando la nascita di piante spontanee che eserciterebbero una certa competizione per l’acqua e gli elementi nutritivi. Per poche piante è preferibile distribuire uno strato circolare di paglia spessa tutto intorno, che protegge anche le radici dal freddo invernale e che col tempo si decompone contribuendo alla formazione di humus nel suolo. Al posto della paglia si può utilizzare allo stesso scopo erba tagliata e lasciata prima ad appassire qualche giorno.
Concimazioni annuali. Ogni anno in autunno e/o in primavera è importante distribuire sotto chioma del letame o compost maturi o un concime organico completo. Per le coltivazioni in vaso sono molto comodi anche quei concimi liquidi che si possono sciogliere, secondo dosi indicate, nell’acqua dell’annaffiatoio. Se ne trovano anche di compatibili con la coltivazione bio.
La potatura del melograno
Forma della pianta. Le forma più utilizzate per il melograno sono quella a cespuglio con 3 o 4 branche principali e quella ad alberello.
Potatura. Con la potatura assicuriamo al melograno la forma di base, indirizzandolo a cespuglio o ad alberello. La prima soluzione conduce ad un buon effetto estetico ma rende meno comoda la raccolta, quindi se gli obiettivi sono produttivi è preferibile optare per un alberello basso con un tronco alto almeno mezzo metro, da cui si dipartono le branche principali. Nella gestione a cespuglio la pianta viene spuntata a circa 20 cm da terra dopo la messa a dimora e successivamente si tengono le branche principali del cespuglio eliminando con tagli di sfoltimento le altre. Col tempo la pianta tende a produrre molti polloni che devono essere eliminati. Le potature si eseguono dopo la raccolta nel tardo autunno o alla fine dell’inverno e hanno lo scopo di favorire la produzione, che di norma avviene sui rami più esterni. Con lo sfoltimento quindi è opportuno tagliare i rami orientati più verso l’interno e diradare quelli troppo fitti.
Malattie della pianta
Il melograno è una specie piuttosto resistente, ma a volte può essere soggetta a patologie fungine come l‘alternaria, che si manifesta con tante piccole macchioline sul frutto e con il marciume dei semi all’interno dei frutti, per cui la malattia è detta anche cuore nero. Possiamo riscontrare anche casi di muffa grigia o botrite, riconoscibile per il noto aspetto polveroso di muffa.
Ma una delle patologie più temibili è il cancro del fusto, ben visibile da ingrossamenti alla base del fusto e fessurazioni corticali, con arrossamenti sotto corteccia. Le piante iniziano ad ingiallire e poi seccano. Per prevenire questo fungo, è importante limitare al massimo le lesioni al legno. Quindi dopo ogni spollonatura conviene fare un bel trattamento con un prodotto a base di propoli, che in questo caso funge da disinfettante naturale.
Le malattie fungine sono favorite dall’umidità, per questo negli ambienti di pianura del nord, soggetti a nebbia e ad umidità, il melograno è più a rischio rispetto agli ambienti asciutti del sud, ma con qualche precauzione possiamo prevenire comunque le malattie e avere piante in salute e produttive. Per esempio, bisogna concimare con moderazione, favorire il drenaggio del terreno e irrorare spesso macerati di tarassaco ed equiseto ad azione rinforzante.
Oltre ai macerati fai da te, possiamo acquistare dei prodotti corroboranti, che svolgono proprio la funzione di potenziatori delle difese naturali dei vegetali, e quindi hanno un’azione preventiva. Tra questi, oltre alla propoli già menzionata, citiamo la lecitina e le farine di roccia. Bisogna però tenere presente che per poter apprezzare davvero l’efficacia di questi prodotti serve costanza: non basta un solo trattamento ma bisogna farne almeno uno al mese, o anche di più, durante la bella stagione.
Il melograno può anche essere colpito dall’oidio o mal bianco. L’uso del bicarbonato di sodio sciolto in acqua ed irrorato sulle piante può bastare a salvaguardare la pianta da questa malattia.
Per avere melograni sani è utile anche mantenere una potatura corretta, che eviti che la chioma diventi un groviglio inestricabile.
Insetti dannosi
Il melograno può anche essere attaccato da alcuni insetti:
- afidi, da allontanare con estratti di ortica e da debellare con sapone di Marsiglia disciolto in acqua. La loro presenza è inequivocabile, perché si trovano in fittissime colonie su fiori, rametti e frutti. La specie di afide che attacca soprattutto questa pianta è Aphis punicae, di colore verde. Le coccinelle e altri predatori comunque fanno bene la propria parte per tenerli controllati;
- Cocciniglie farinose. Di solito si incuneano nel calice del frutto, nel quale lasciano la loro massa farinosa. Non comportano un vero danno al frutto ma chi deve vendere i melograni trova delle difficoltà per il loro scadimento estetico. Possiamo trattare preventivamente con dei macerati di felce.
- Mosca della frutta. Essendo molto polifaga, può attaccare anche il melograno, sciupando inesorabilmente i frutti vicini a maturazione. Possono essere utili le trappole di tipo Tap Trap per la cattura di questo insetto.
Raccolta della melagrana
La raccolta. Il frutto del melograno è una bacca carnosa che si chiama melagrana e anche balausta, ha buccia spessa e contiene al suo interno moltissimi semi esternamente polposi e internamente duri. La sua maturazione avviene in autunno, e il momento giusto si capisce dal colore della buccia che vira al rosa acceso. Un altro indizio della maturazione completa dei frutti è la loro spaccatura, ma è bene non arrivare a questo punto, se bisogna vendere i frutti o se si vuole conservarli al meglio. Per la raccolta conviene aiutarsi con delle cesoie, visto che i frutti sono ben saldi al picciolo e tirando rischieremmo di spezzare il ramo.
Utilizzo dei frutti
Il frutto può essere aperto e mangiato tale e quale, anche se i singoli chicchi poi hanno all’interno un nocciolo un po’ duro e legnoso. I semi delle melegrane contengono vitamina A e vitamina C, e come sali minerali sono ricchi di fosforo e potassio. La melagrana è ottima trasformata in succhi e in cosmetica rientra come ingrediente in creme e detergenti.
Varietà di melograni
I melograni possono essere classificati in base all’acidità dei frutti in acidi, agrodolci e dolci e gli ultimi due sono i gruppi che comprendono le varietà adatte al consumo fresco. Una delle varietà più coltivate per le sue ottime caratteristiche organolettiche è la Wonderful, con frutti che maturano ad ottobre e sono molto grandi e colorati. Di selezione italiana è il gruppo varietale Dente di cavallo, che comprende diverse varietà con frutti di pezzatura media e colore rosso sfumato. Per il loro sapore molto dolce sono frutti ottimi per il consumo fresco. Altre varietà di origine siciliana sono il Selinunte e il Dolce di Sicilia, mentre in Toscana era coltivata la varietà Melagrana di Firenze, oggi mantenuta in vita prevalentemente da hobbisti.
Il melograno da fiore
Oltre ai melograni commestibili si trovano alcune varietà solo ornamentali chiamate melograni da fiore, come Punica nana, varietà a taglia ridotta e molto adatta ad abbellire i giardini e le terrazze grazie alla fioritura molto prolungata. I frutticini che questa varietà produce non sono commestibili, ma è possibile sfruttare questa specie per la creazione di siepi miste dal valore ecologico, sempre nell’ottica di arricchire di biodiversità i nostri ambienti di coltivazione.
Articolo di Sara Petrucci
Come distinguere i polloni dai singoli rami? La raccolta va fatta tagliando il rametto con la melagrana? Come potatura io taglio i rami all’interno e quelli incrociati, è opportuno lasciare i soliti quattro rami dell’alberello oppure tenere l’albero libero alla luce e al sole? Un grazie infinito se qualcuno mi corregge i miei errori, insisto però a riuscire a capire i polloni.
Ciao Gianfranco. I polloni si distinguono perché sono ricacci basali che partono dal terreno e hanno anche un radicamento proprio. Per la raccolta è utile tagliare con cesoia il gambo a cui è attaccato il frutto (vedi l’articolo sulla raccolta). Per la potatura ti consiglio di leggere l’articolo su come potare il melograno.
vorrei sapere se c’è un modo per prevenere la spaccatura del frutto. grazie
Ciao Cesare, i frutti si spaccano per ragioni climatiche, in particolare eccessi di acqua a volte aiuta a prevenire una buona lavorazione del suolo e canali di scolo. Puoi leggere il post dedicato alla spaccatura del melograno per avere più informazioni.
Buongiorno
Da tre anni ho piantato un melograno, a detta del vivaista a cespuglio, fiorisce ma non fruttifica; la pianta è troppo giovane o è da fiore? come posso capirlo?
Ciao Claudio, se ha tre o quattro anni secondo me è troppo giovane.
Il mio melograno è molto grande, fa molti frutti ma restano piccolissimi e non so perché. Grazie anticipatamente
Ciao Emilio, una prima spiegazione può essere la varietà di melograno. In ogni caso proverei a concimare bene, con apporto di potassio e a fare un buon intervento di potatura quest’inverno.
Buongiorno, gradirei sapere perché i noccioli non sono commestibili. Se si masticano, su sente un buon sapore di mandorle. Ed i flavonoidi, dove sono contenuti? Grazie.
Buongiorno Letizia, i noccioli sono commestibili, ho corretto. Il senso era che sono duri e un po’ legnosi, per cui non sempre gradevoli. Per quanto riguarda invece i flavonoidi, sono antiossidanti contenuti nella polpa dei chicchi insieme alle altre vitamine, sali minerali, eccetera.
Ho un giovane melograno che fruttifica in modo eccellente in quantità e dimensioni (anche 7 – 800 g.). Purtroppo i frutti hanno un difetto che ne fa perdere anche la metà o tutto il frutto. Una parte di chicchi si presenta come bollito e non è mangiabile. Ho pensato che potesse essere stato il ritardo della raccolta e quest’anno già all’inizio di ottobre ho raccolto qualche frutto (chicchi appena rosa ma ugualmente dolci) ma presentavano lo stesso problema; poi ho pensato potrebbe essere l’eccessiva esposizione al sole (i frutti più maturi) anche se non sono in Africa ma appena in provincia di Napoli (Afragola) e ho raccolto qualcuno a Nord all’ombra, ma presentano lo stesso problema anche se un po’ meno.
L’orto è molto fertile e il melograno non è innaffiato anche se è verde e rigoglioso.
Cos’ha il mio melograno? (non ho esperienza perché è il mio primo melograno)
cordiali saluti.
Pasquale
Ciao Pasquale, aiutarti a distanza non è semplice, bisognerebbe saperne qualcosa in più.La buccia esterna dei frutti è sana? La pianta è completamente sana? Dalla descrizione sembra ci sia un marciume molle nei frutti, che potrebbe essere dovuto a una patologia funginea.
Avendo acquistato un’abitazione con giardino in cui ci sono due melograni che fanno solo fiori mi piacerebbe sapere se si possono innestare e gli innesti dove si possono trovare (nelle vicinanze ci sono Due melograni che fruttificano regolarmente) quando li potano potrei qualche ramo per innestare i miei? e quali rami o polloni o talee potrei farmi dare e tentare ad innestare anch’io? Ringrazio per la risposta.
Ciao Rodolfo, l’innesto puoi farlo (vedi l’articolo appunto sugli innesti per saperne qualcosa in più). Siccome innestare non è un’operazione banale, ti consiglio comunque di riprodurre il melograno per talea, che è più semplice, a partire da un ramo del tuo vicino e piantarlo per dare vita a nuovi alberi. In questo modo se l’innesto non va a buon fine potrai puntare su queste nuove piantine e dopo qualche anno avrai i tuoi melograni.
ho piantato un alberello di melograno da circa 8 mesi che adesso è alto circa2 metri (la punta dei rami piu alti).A parte le foglie, questa estate,adesso che é autunno non ha fatto ne fiori e neanche piccoli frutti.
Forse devo aspettare ancora un anno?..forse devo concilare ? …ha pochi rami ma almeno un fiore me lo aspettavo…
Abito in collina nelle vicinanze di Roma e in inverno a volte gela.Conviene coprirlo con telo ?
Grazie e Buon lavoro!
Antonio Nardi
Ciao Antonio, il melograno è abbastanza lento a entrare in produzione, ragion per cui non mi allarmerei se impiega due o tre anni dal trapianto a fruttificare. Per il freddo tieni conto che la pianta di melograno soffre per temperature sotto ai -10 gradi, se il freddo notturno arriva sotto questa soglia confermo che è meglio coprire.
buongiorno, ho una piccola pianta di melograno in vaso (è nato da solo in un altro vaso occupato da un’altra pianta! un seme che volava via ed è germogliato da solo!) Quando ho capito che non poteva essere un’erbaccia, l’ho lasciato crescere in pace per un paio di anni e dopo l’ho trasferito in un vaso tutto suo. Negli anni è cresciuto e ha fatto qualche fiore e qualche piccolo frutto. In inverno secca tutto, e all’inizio della primavera, quando il tempo si intiepidisce, taglio i rami secchi (a volte in maniera molto radicale! ) e piano piano germoglia di nuovo con nuovi rametti verdi :) questo è il primo anno che non ha fatto fiori e quindi neanche frutti. :'( può esserci una ragione? forse l’ho potato troppo tardi? (in realtà nn ricordo quando l’ho fatto).
Un’altra domanda: si possono potare i rametti anche dopo che hanno iniziato a germogliare? per dare una forma insomma…
grazie per l’attenzione e per la risposta :)
Quest’anno a maggio ha fatto un freddo anomalo, può darsi che il melograno abbia fiorito e poi a causa del freddo abortito la fioritura. Questa secondo me è la spiegazione più probabile, poi può anche essere stata una potatura errata.
Non ti consiglio di tagliare durante l’attività vegetativa. Meglio fare tutti i tagli durante il riposo vegetativo, anche quelli per dimensionare l’alberello.
grazie mille Matteo Cereda!
vorrei sapere se il melograno perde le foglie in autunno/inverno. Grazie
Ti confermo che il melograno perde le foglie, non si tratta di una pianta sempreverde. Si spoglia in autunno e torna a verdeggiare con la primavera.
Abbiamo un melograno regalatoci circa 7 anni fa. E’ piantato a terra. Posizione soleggiata. Non ci ha mai fruttificato. Ha presentato spesso problemi di afidi e le foglie sono tutte appiccicaticce e lucide, Ho letto che potremmo trattarlo con il macerato di ortica Lo abbiamo già pronto, ma ha diversi giorni di macerazione. Va bene? Oppure deve essere macerato per solo sette giorni? Ogni quattro giorni potrebbe andare bene distribuirlo? Quest’anno si vede qualche fiore sparso qua e là, ma abbiamo timore che di nuovo non riuscirà a legare e a fruttificare. Grazie per il vostro aiuto
ciao Sabrina, il macerato di ortica se vuoi usarlo come insetticida devi lasciar macerare due giorni, massimo tre. Se prolunghi la macerazione diventa un ottimo fertilizzante. Quindi consiglio di rifare il macerato e trattare sugli afidi. Puoi usarlo due volte a settimana.
Salve! quale sarebbe il periodo ideale per la concimazione del melograno? e in che quantità dovrei utilizzare lo stallatico pellettato ? Grazie in anticipo e complimenti per gli utili consigli che fornite.
Come periodo concimare in autunno va benissimo, come quantità dipende dal tipo di terreno e da quanto è esausto o ricco. Non c’è una regola generale.
Buonasera! Nel mio giardino vorrei inserire un melograno.
Nell’articolo si parla di diverse qualità. Ci sono differenze nel ritmo di crescita e nelle dimensioni raggiunte? Quale consigliereste?
Abito a Torino, l’esposizione è sud-ovest. La preferenza sarebbe una pianta con frutti rosso accesi che possa abbellire il giardino e crescere in altezza e larghezza per ombreggiare.
Grazie!
ciao Francesco, ci sono moltissime varietà, per frutto e dimensioni differiscono parecchio. Io posso citarti la wonderful e la ako, ma ti consiglio di chiedere consiglio a un vivaista, che magari ha altre proposte interessanti.
dopo quanti anni il melograno fa i frutti?
Ciao Floreana, in genere il melograno inizia a fare frutti dopo 2-3 anni dalla piantumazione. Naturalmente poi trascorre un po’ di tempo in cui la produzione è modesta, visto che l’alberello deve svilupparsi ulteriormente.
Buongiorno, da qualche tempo sto cercando di stabilire che tipo di pianta sia quella che vedo in un campo recintato, ma alla quale non posso avvicinarmi. L’ho fotografata e postata nell’apposito sito che la riconosce come un melograno. La foto confrontata con alcune del vostro sito sembrerebbe confermare ma la pianta come osservata anche lo scorso anno: a) sta mettendo i primi fiori in questo periodo, rosa molto chiaro (c’è qualche petalo a terra) b) lo scorsop anno la fioritura (ne rada ne consistente) è protratta sino alla fine di febbraio (se non ricordo male c) confermo che la pianta e sempre verde. Quindo non trattasi di melograno? Ma allora che pianta è? Mi piacerebbe acqustarla. Dimenticavo è una pianta con il tronco e sembra alta circa 250/300 cm.. Grazie buonagiornata.
ciao Giovanni. Il fatto che sia sempreverde e l’epoca di fioritura mi fa dubitare che si tratti di melograno, anche se ammetto di non conoscerne tutte le varietà da dire con certezza. Che io sappia i melograni sono sempreverdi in altri climi ma non in Italia. Non saprei identificare l’albero senza vederlo, ma anche vedendolo temo di non poter aiutare (non ho molta competenza su specie ornamentali).
Penso che potrebbe essere un corbezzolo.. Sempreverde che fa piccoli fiori a grappoli i e bacche frutti rossi a pallina
Ho appena acquistato una pianta di melograno x il terrazzo l’ho trapiantato in un vaso più grande ma non ha una sola foglia è solo un ramo alto circa un metro dopo quanto tempo vedrò qualche foglia e qualche fiore?grazie x l’aiuto.
Ciao Maria, non avendo visto la tua pianta difficile dire. Immagino che qualcosina si vedrà quest’anno ma poca cosa, l’anno prossimo dovresti vedere i fiori, per fruttificare servirà altro tempo.
salve , scusate ho tre alberi di melograno alt due metri circa in fioritura, eè infestato da afidi grigi , neri e verdi ho cercato di toglierli a mano dai germogli e dai fiori ancora chiusi, ma sono troppi. posso trattarlo con sapone molle di potassio ? olio bianco? deltametrina ? spinosad? mi date un consiglio perfavore. . grazie
Ciao Lucia, sicuramente evita di usare la deltametrina. In fioritura da evitare anche lo Spinosad. Benissimo invece il sapone molle di potassio, trattando alla sera.
E’ possibile innestare il melograno a fine estate?
Grazie
ciao Massimo, non ho esperienza diretta ma penso proprio di si. Meglio farlo a inizio primavera, in particolare se abiti in zona con inverno rigido.
Ciao , avevo un melograno storico… aveva tanti anni. Due giorni fa, per fare dei lavori a casa i muratori hanno spezzato il tronco a metà . Devo considerare la pianta morta o c è modo di salvarla? Annaffiandola, dandogli del concime…. ripiantando la Parte superiore… c è modo di salvare qualcosa? Grazie mille
Ciao Sara, impossibile dire senza vedere la pianta. Qualche ramo della parte superiore probabilmente può essere innestato, servirebbe rivolgersi a qualcuno competente in tema innesti. Puoi provare a chiedere in qualche vivaio specializzato in alberi da frutto se sanno aiutarti.
Buongiorno, ho iniziato una piccola coltivazione di melograno (100 piante di mr100) e i vostri consigli li trovo preziosi. Non trovo nessuno specializzato nella coltivazione di questo frutto che mi possa assistere.
Ciao Emanuele, hai provato a chiedere ad associazioni di categoria come CIA o COLDIRETTI?
Ciao, posso chiederti come è possibile che quest’anno i melograni abbiano le foglie gialle e piano piano si stiano seccando?
Ciao, difficile dirti a distanza. Può essere dovuto a una carenza di elemento nutritivo nel suolo, come a una malattia fungina o a un problema idrico o climatico.
Il melograno è una pianta mellifera? L’impollinazione è ad opera di insetti o altro?
ciao Carlo, il melograno ha un suo potenziale mellifero, ma credo che sia basso (in particolare a livello di quantità di fiori) e quindi risulta difficile produrre miele di melograno. Non sono però esperto di apicoltura, meglio se chiedi conferma ad apicoltori. Il fiore di melograno è in grado di autoimpollinazione e viene anche impollinato da insetti.
Buonasera, ho una pianta di Melograno in campagna, fino allo scorso autunno pieno di frutti e foglie, poi più nulla completamente spoglio e non capisco cosa sia successo, anzi qualche rametto aveva delle fogliolino fino ad agosto e poi si sono seccate anche loro. Questa pianta non l’ho mai trattata, ha sempre prodotto tanti ma tanti frutti molto belli e grandi fino a tutto il mese di ottobre. Vorrei capire cosa sia potuto succedere ed avere qualche consiglio. Grazie
Impossibile dire a distanza, ma sembra probabile una malattia fungina. Ti consiglio di cercare il gruppo Facebook di Orto da Coltivare e postare lì le foto della pianta, in modo che ci si possa dare un’occhiata.
Buongiorno, penso di avere un problema con le foglie del mio melograno, specifico che la pianta ha solo 1 anno e mezzo ed è in un vaso rotondo 45×40, da 1 settimana ho notato che delle foglie hanno la punta secca ed il centro di colore rosso e giallo, che cosa potrebbe essere?
Buongiorno,
Il mio melograno ha le foglie verde chiaro k si vedono le nervature più scure all’interno malgrado abbia messo nella buca della messa a dimora in terra dello stallatico. Qualcuno sa dirmi da cosa può essere dovuto?
Grazie in anticipo
Ciao Marco, difficile diagnosticare a distanza. Ci può essere una carenza o anche un eccesso di qualche elemento nutritivo, un valore pH non ottimale.
ho piantatao 4 anni fà tre piante di meleograno, hanno preso bene ma non fà fiori, è forse troppo presto oppure dovro innestarle?
Ciao, può essere che sia presto. Come hai ottenuto le piante? Se sono da seme puoi ottenere benefici innestando, ma dovresti vedere qualche fiore comunque.
Ciao, ho acquistato 5 anni fa una piantina con la scritta (non ricordo bene, ma mirtillo o more). Ora è un cespuglietto di 60 cm. che in inverno si secca. Ho fatto una foto con Picture This e mi dice che è MELOGRANO. Non capisco.
Ciao Amedeo, le app non sono sempre corrette, ma melograno e more sono veramente molto differenti. A distanza naturalmente non ti posso dire, ma non escluderei che si tratti di melograno. Strano però che in 5 anni sia solo 60 cm.