Il fico (Ficus carica) è una pianta straordinariamente resistente e produttiva, a seconda della varietà può anche due raccolti durante l’anno (molte varietà infatti producono fioroni precoci e successivamente danno un secondo raccolto).
Si riproduce molto semplicemente per talea, per cui spesso non viene innestato, ma è uno dei pochi alberi da frutto che incontriamo sovente “franco di piede”, ovvero non innestato. Tuttavia se vogliamo cambiare varietà a un fico possiamo innestarlo, non è un’operazione particolarmente difficile e possiamo farla con diverse tecniche.
Abbiamo già parlato della potatura del fico, scopriamo ora come e quando innestare questa pianta da frutto con successo.
Indice dei contenuti
Quando innestare il fico
L’innesto del fico si può fare in diversi periodi dell’anno, a seconda della tecnica che scegliamo. La scelta del periodo giusto è molto importante per permettere la riuscita.
Ecco i periodi indicativi:
- Febbraio – marzo: innesto a triangolo o a spacco.
- Marzo – inizio aprile: innesto a corona.
- Giugno – luglio: innesto a gemma vegetante.
- Agosto – settembre: innesto a gemma dormiente.
Innesto e fase lunare
Secondo la scienza non è necessario guardare la luna per decidere quando innestare un fico o un qualsiasi albero da frutto. Non ci sono infatti evidenze che la fase lunare abbia un impatto.
Per tradizione si dice di innestare il fico in luna calante, chi fosse interessato a seguire questa regola può trovare le fasi lunari indicate qui (inclusa la luna di oggi).
Fico: innesto o talea?
Prima di procedere all’innesto è bene capire se è davvero necessario innestare, visto che per il fico non è affatto cosa scontata.
Si tratta infatti di una pianta semplicissima da moltiplicare, estremante resistente e adattabile rispetto ai tipi di suolo: se vogliamo un nuovo fico possiamo semplicemente riprodurlo per talea o da un pollone radicale. Quindi semplificando un po’ la marza invece di innestarla possiamo farla radicare.
Se però abbiamo un fico esistente a cui vogliamo cambiare varietà, magari per metterne una maggiormente produttiva, allora si procede con l’innesto. Con l’innesto possiamo ad esempio passare da un fico selvatico a un fico domestico, scegliendo il tipo di frutto e le caratteristiche.
Scelta del portinnesto
Il fico si innesta esclusivamente per cambiare varietà a una pianta esistente, le marze di fico vengono sempre innestate su una pianta di fico, con cui naturalmente c’è piena compatibilità.
Tecniche d’innesto adatte al fico
Possiamo innestare il fico con diversi metodi, qui vedremo i principali. Per decidere quale tecnica attuare dobbiamo prima di tutto considerare il periodo in cui vogliamo metterci al lavoro.
Il fico ha una corteccia sottile, per questo il metodo più semplice è innestarlo a gemma (dormiente o vegetante). Resta comunque possibile innestare a a corona o a spacco, meglio ancora a triangolo (dove la corteccia sottile facilita nel trovare contatto tra il cambio di marza e portinnesto).
Innesto a spacco
L’innesto a spacco del fico si può eseguire a fine inverno, ma le marze vanno prelevate a gennaio (quando le gemme sono ancora chiuse) e poi frigoconservate fino al momento in cui si dovrà innestare.
Rispetto alla tecnica invito a vedere questo video, dove Gian Marco Mapelli mostra i vari passaggi dell’innesto a spacco (sul fico si attua la stessa tecnica che vedete qui su un susino).
Innesto a triangolo
Tecnica d’innesto molto simile a quella dell’innesto a spacco, nel caso dell’innesto a triangolo non si realizza uno spacco lungo tutto il diametro del portinnesto, ma ci si limita ad asportare una fettina (appunto un triangolo).
Naturalmente la marza non deve essere preparata a fischietto, come nell’innesto a spacco, ma si fa anche qui una forma triangolare, compatibile con la fessura del portinnesto, dove poi si inserisce avendo cura di mettere il “cambio” di portinnesto e marza a contatto. Si lega e si spennella con mastice per mantenere l’umidità all’interno.
Innesto a corona
Anche per l’innesto a corona, come per l’innesto a spacco, preleviamo marze in inverno. In questo caso attendiamo il mese di marzo per innestare. Possiamo approfondire la tecnica dell’innesto a corona nell’articolo dedicato.
Innesto a gemma vegetante
Sul fico si esegue quando la pianta è in pieno succhio, intorno a giugno, in modo da avere la corteccia morbida, semplice da staccare. La marza si preleva al momento dell’innesto.
Ci sono diverse varianti di innesto a gemma vegetante, sul fico possiamo ad esempio fare un innesto a zufolo.
Innesto a gemma dormiente
L’innesto a gemma dormiente si fa a fine estate (da metà agosto), anche in questo caso prelevando le marze al momento di innestare. Possiamo approfondire tecniche e modalità nell’articolo sull’innesto a gemma dormiente.
La tabella degli innesti
Per avere sott’occhio le varie tecniche d’innesto e i periodi adatti per ogni pianta da frutto, abbiamo preparato una tabella per gli innesti. Potete scaricarla gratuitamente.
Troverete quando e come innestare 27 piante da frutto, incluse informazioni sulla conservazione delle marze e sui portinnesti.
Articolo di Matteo Cereda.
Grazie, date ottime informazioni
Buongiorno. Sono una neopensionata, e ho un giardino grande. Mi piacerebbe capire come comportarmi con le piante e non fare danni…e sono “incappata” nel vostro sito.
Ho 2 fichi uno nero e uno bianco,, grandi, di qualche anno, ma vorrei innestarli con marze di un fico bianco di un amico, che produce fichi buonissimi, con pelle sottile, polpa chiara gialla e goccia color miele. Forse è il DOTTATO?
Mi domando posso fare l’innesto solo a qualche ramo di questi due alberi?
Quanti? Per avere una produzione significativa.
Dopo quanti anni entrano in produzione innesti? Grazie