Nella potatura delle piante da frutto ci si trova molto spesso a intervenire con il taglio di ritorno, una delle tecniche basilari.

Si tratta di un taglio con cui si asporta una parte di ramo “tornando indietro” fino a una diramazione secondaria, in questo modo la diramazione andrà a sostituire il ramo principale.

taglio di ritorno

La potatura di ritorno è uno di quei concetti che è più facile mettere in pratica che spiegare a parole, proviamo comunque a mostrare come si effettua questo taglio fondamentale, facendoci aiutare da illustrazioni e video.

Il taglio di ritorno video

Per capire il taglio di ritorno la cosa migliore è guardare un video. Pietro Isolan ci spiega nel dettaglio come fare correttamente il taglio e ci mostra l’operazione concretamente.

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Taglio di ritorno illustrato

Possiamo osservare il taglio di ritorno anche in un’illustrazione.

Vediamo il taglio di ritorno disegnato da Giada Ungredda, questa tavola è tratta dai materiali del corso online Potatura Facile, il video corso completo sulla potatura che abbiamo prodotto con Pietro Isolan.

taglio di ritorno

Taglio di ritorno: illustrazione di Giada Ungredda.

Perché questo taglio

Il taglio di ritorno si esegue quando voglio contenere un ramo, accorciandolo o modificando la sua direzione di sviluppo. Per questo come vedremo è il taglio adatto quando vogliamo abbassare una pianta, che si sta alzando troppo.

Si chiama “di ritorno” perché si tratta di ritornare indietro lungo il ramo, per accorciare la branca che voglio contenere.

Per capire come mai è necessario ritornare all’intersezione dobbiamo comprendere le logiche con cui la pianta sviluppa i rami. Semplifico un poco la questione, evidenziando due fattori importanti per la pianta:

  • Lo scorrere della linfa. Immaginiamo i rami come dei tubi idraulici, all’interno dei quali scorre la linfa.
  • La dominanza apicale. Le piante cercano di arrivare in alto con una punta, in natura il loro scopo è trovare luce, magari all’interno di un bosco in cui competono con altri alberi. Per questo motivo la pianta assegna risorse particolari alla sua cima, possiamo dire che la punta di una branca comanda sulle diramazioni secondarie e le inibisce.

Alla luce di questo proviamo a immaginare cosa avviene quando raccorcio un ramo senza preoccuparmi di ritornare indietro…

Sul moncone di ramo che ho raccorciato ci saranno una serie di gemme latenti, la linfa pompata nel ramo trovando un’interruzione si sfoga in queste gemme, attivandole a formare rami. Questo è coerente con la dominanza apicale: il nostro maldestro raccorciamento ha lasciato la pianta senza una cima, la reazione dell’albero è di emettere rami che vadano a rimpiazzarla.

Se invece di raccorciare lasciando un moncone o uno sperone, io torno indietro alla diramazione la linfa può scorrere nella branca secondaria e questa diventerà la nuova punta.

Quando si effettua il taglio di ritorno

Il taglio di ritorno è un taglio a legno, per evitare problemi alla pianta si deve effettuare nel periodo corretto, in modo che la ferita provocata tagliando si rimargini facilmente.

In genere si approfitta del riposo vegetativo invernale per tagliare, per questo motivo la maggior parte delle piante si pota a fine inverno. A seconda della specie e della zona climatica può variare il periodo di potatura.

Come fare un taglio di ritorno

Ora che abbiamo spiegato cos’è il taglio di ritorno diamo qualche accorgimento tecnico per eseguirlo correttamente nella pratica.

  • Idealmente il taglio di ritorno deve essere fatto tornando verso un ramo secondario che abbia un diametro compreso tra 1/3 e 2/3 del ramo principale che andiamo a raccorciare. Non è corretto scegliere rami troppo piccoli e neppure di spessore uguale.
  • Quando facciamo il taglio cerchiamo di dare un’inclinazione che segua quasi il profilo della branca, in modo che sia più semplice che il taglio si rimargini.
  • In genere si torna su rami secondari diretti verso l’esterno della chioma, in modo che la pianta prenda una direzione ampia, aprendosi, piuttosto che favorire intersezioni di rami all’interno.
  • Il taglio di ritorno si può fare tornando a un ramo secondario, ma anche tornando verso una gemma a legno.

La potatura di ritorno per abbassare la pianta

Quando si pota per abbassare l’altezza di una pianta è particolarmente importante lavorare con tagli di ritorno.

Se si commette l’errore di accorciare tutti i rami alla stessa altezza la pianta emetterà molti succhioni l’anno successivo, come reazione al taglio errato. In questo breve video lo vediamo chiaramente.

Taglio di ritorno nella potatura dell’olivo

Un classico esempio di taglio di ritorno lo osserviamo nella potatura dell’olivo.

Per mantenere dimensionate e produttive le frasche si effettuano ogni anno tagli di ritorno. Il risultato è un ramo “a nuvoletta”. Lo vediamo bene in questo video con Pietro Isolan.

taglio di ritorno olivo

Articolo di Matteo Cereda

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