Una problematica molto frequente per l’albero del melograno è la spaccatura del frutto, chi ha questa pianta nel suo frutteto probabilmente ha già sperimentato almeno una volta: il danno va dalla semplice crepa lungo la superficie della buccia fino a spaccature vere e proprie, che rivelano l’interno e arrivano praticamente alla divisione del frutto.
Non si tratta di una malattia della pianta, ma di una banale fisiopatia, ossia di una problematica dovuta a situazioni ambientali avverse.
Le cause della rottura della scorza esterna possono essere svariate, nella maggior parte dei casi sono imputabili al clima oppure alla presenza di acqua nel terreno. Proviamo in questo articolo a capire meglio come mai a volte i melograni si aprono ancora sulla pianta.
Come mai si spacca il frutto
In genere i frutti si rompono per eccesso d’acqua o per troppa umidità. Anche la carenza d’acqua potrebbe provocare crepe sulla buccia del melograno in maturazione, ma è più raro che accada.
D’altra parte quest’albero da frutto in natura starebbe in zone a clima caldo, spostandolo a nord per coltivarlo in Italia, specialmente nelle zone settentrionali del nostro paese, lo sottoponiamo ad autunni freddi e umidi che non sarebbero adatti, per cui si può incorrere in problematiche dovute al clima.
Evitare la spaccatura del melograno
Quando arrivano le forti piogge autunnali non è sempre possibile correre ai ripari ed evitare che i melograni si vadano a spaccare: essendo gli alberi all’aperto non c’è modo di sottrarli alle precipitazioni. Il frutto si spacca anche per via dell’umido nell’aria e dei ristagni, per cui ci sono due accortezze banali che possono ridurre i problemi:
- Assicurarsi che il terreno abbia un drenaggio adeguato. Se il frutteto è in pendenza in genere l’acqua piovana scorre in modo naturale, altrimenti serve pensare a canali di scolo che evitino il ristagnare nel terreno sotto la pianta.
- Fare attenzione alle irrigazioni. Se si bagna la pianta bisogna farlo con cautela, solo a terreno asciutto e possibilmente con sistema a goccia. Bisogna comunque bagnare la terra evitando che secchi completamente.
Chi coltiva melograni in vaso ovviamente può portare al riparo la pianta nei momenti di forte pioggia e controllare l’apporto di acqua irrigando, in questo modo spesso si risolve la problematica delle spaccature.
A parte questo non c’è molto altro che si possa fare per salvaguardare i melograni in caso di pioggia forte. Fortunatamente il creparsi della buccia non compromette la bontà del frutto interno, per cui i melograni spaccati si possono consumare senza problemi. Se la rottura della buccia è limitata si può provare a portarli a maturazione sull’albero, se invece le spaccature sono importanti meglio coglierli, altrimenti finiscono per marcire o esser preda di insetti e uccelli.
Articolo di Matteo Cereda
Può serive mettere teli impermeabili sotto l’albero per limitare la penetrazione di acqua piovana nel terreno?
No, questo lo sconsiglio, visto che oltre a non far entrare l’acqua piovana i teli tratterrebbero l’umido del suolo peggiorando la situazione e favorendo patologie della pianta.
Nel mio frutteto, nel sud Sardegna con clima caldo e secco, già da un mesetto, i melograni sono spaccati e irrecuperabili. Di certo non per la troppa acqua. Non capisco il motivo
Difficile dire senza conoscere nulla delle tue coltivazioni. Riguardo all’acqua non è solo l’eccesso a provocare spaccature ma anche lo squilibrio (un’irrigazione abbondante in condizioni di siccità). Altra causa possibile potrebbero essere sbalzi climatici (ad esempio tra giorno e notte).
Si la spiegazione è stata chiara.Grazie
si grazie come sempre mi date le informazioni che cercavo.
Salve mi chiamo Alessandro e vi scrivo dal sud della Sicilia.
Leggendo qualche commento confermo anche io di aver trovato un melograno del mio orto ,spaccato.
L’ho raccolto subito onde evitare insediamento di moscerini.
oggi non ho dato acqua perchè percepivo che forse ne ho data tanta nei giorni scorsi.
volevo chiedere, per quanti giorni devo astenere la pianta dall’acqua?
ciao Alessandro, devi valutare lo stato del terreno (non superficiale ma 1 cm sotto terra). Soprattutto sono da evitare gli eccessi e gli sbalzi (da arido a fradicio).
Abbastanza interessante.