Le cimici sono insetti famosi soprattutto per la puzza che rilasciano quando vengono schiacciato, ma chi coltiva l’orto sa che questi insetti possono essere fastidiosi anche per il raccolto, visto che vanno a pungere foglie e frutti delle piante.
Esistono diversi tipi di cimice: la cimice verde è un insetto autoctono che siamo abituati a conoscere, sono state recentemente affiancate dalle cimici asiatiche, importate accidentalmente provocando una vera e propria invasione nel nostro ecosistema. Ci sono poi le cimici dei cavoli, di colore rosso nero, che sono un altro parassita decisamente fastidioso per l’agricoltura.
Se prima le cimici erano un fastidio trascurabile negli ultimi anni sono diventate un problema notevole per orti e frutteti, ed è più frequente trovarle anche nelle abitazioni, in particolare la specie asiatica.
Ad aggravare la situazione è l’incredibile resistenza di questo parassita a qualsiasi trattamento e la capacità di adattarsi anche agli insetticidi chimici più aggressivi. Per questo motivo non è semplice difendersi dalle cimici con metodi naturali e per poter salvaguardare le proprie colture è necessario conoscere le abitudini dell’insetto, per saperlo identificare per tempo e intervenire. Proviamo a scoprire come eliminare le cimici e come tenerle lontane dalle nostre piante coltivate, utilizzando sempre metodi biologici.
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Danni provocati alle coltivazioni
Le cimici fanno danno alimentandosi, infatti questo insetto mangia parti di pianta e frutti.
Danni alle piante e ai frutti. La cimice attacca la pianta nutrendosi della sua linfa, pratica delle punture da cui succhia il liquido. Quando attacca il frutto in particolare rovina il raccolto. Le tracce degli attacchi delle cimici sulle piante si riconoscono dalle punture che l’insetto adulto crea sulle foglie, provocando tacche clorotiche e facendo seccare i tessuti vegetali.
Complicazioni ulteriori. Se le punture di questi insetti su foglie e frutti sono un danno prevalentemente estetico i problemi che portano le cimici non finiscono qui, le lacerazioni dei tessuti vegetali che provocano infatti sono frequenti vettori di malattie virali, funginee e batteriosi.
Durante l’estate da giugno, le cimici producono tre o quattro generazioni. Per questa capacità riproduttiva il fastidio che causano all’agricoltura in genere aumenta nei mesi di luglio e agosto, con il proliferare dell’insetto.
Quali colture vengono attaccate dalle cimici
La cimice è un insetto fitofago, che vuol dire che si nutre di parti di pianta, e polifago, ovvero che si nutre diversi tipi di pianta. Queste due caratteristiche lo rendono un nemico ad ampio spettro dell’orto e del frutteto, le cimici attaccano svariati tipi di vegetali.
Pomodoro e altre solanacee. Le piante dell’orto più vessate dalle cimici sono certamente i pomodori, ortaggio prediletto dalla cimice verde e gradito anche dalla specie asiatica. Spesso i lettori mi scrivono chiedendo proprio rimedi per eliminare le cimici dai pomodori. Questi insetti dannosi non disdegnano anche le altre solanacee da frutto, ovvero melanzana e peperone. Il peperoncino piccante è meno vessato, probabilmente la capsaicina che contiene fa da repellente ai parassiti.
Le piante crucifere. I cavoli, intesa come intera famiglia di piante crucifere, sono l’altra tipologia orticola vessata dalle cimici, in particolare dalla cimice nera e rossa, che viene chiamata anche non a caso “cimice dei cavoli”. Se è vero che sulle piante da frutto i danni sono maggiori le tacche sulle foglie di cavolo sono comunque un grosso fastidio, per cui anche quando vengono infestate queste piante è bene intervenire.
Altre piante. Tra le aromatiche il basilico è il più amato dalla cimice, che può rovinare le foglie in modo irreparabile. Altre piante che attraggono il parassita sono il mais e la senape.
Le cimici e il frutteto. La cimice è nemico giurato anche di quasi tutte le piante da frutto: mele, pere, susine, albicocche e pere sono frutti che possono essere oggetto delle attenzioni di questo insetto, che non disdegna anche le foglie.
Combattere le cimici con metodi naturali
Le cimici come molti altri insetti sono in grado di riprodursi rapidamente, per questo motivo se si vuole praticare una lotta biologica efficace è opportuno intervenire tempestivamente. Il momento migliore per farlo è a inizio estate, prima che questo parassita possa produrre nuove generazioni, le cimici infatti si riproducono durante l’estate al ritmo di tre o quattro generazioni a stagione.
In agricoltura biologica si possono combattere le cimici puntando ad eliminarle, utilizzando il piretro o l’olio di neem come insetticidi, oppure in alternativa fare macerati con aglio e peperoncino che hanno funzione di repellenti, per allontanarle. Un altro sistema che può risultare efficace è l’infuso di tabacco.
A parte i prodotti insetticidi o repellenti, a cui purtroppo la cimice è molto resistente, possiamo decidere di impiegare trappole a feromoni, di cui parliamo meglio in seguito.
Lotta manuale e barriere fisiche
Prima di usare trattamenti insetticidi, che non sempre si rivelano efficaci contro le cimici, è bene sperimentare ostacoli meccanici che possano tenerle lontane. Per eliminarle su piccola scala anche l’eliminazione manuale degli insetti è un’opzione valida.
Distruzione manuale
Nell’orto, su piccola scala, si può invece fare dei controlli attenti nel mese di giugno puntando a eliminare uova e neanidi di cimice.
I neanidi sono lo stadio giovanile della cimice, insetti neri con macchie bianche e gialle. Non sono difficili da prendere e se si riescono a eliminare tempestivamente si possono limitare i danni più avanti, durante l’estate.
Una distruzione massiva evita che le cimici possano proliferare, se però la prima generazione riesce a figliare poi è dura arginare l’infestazione, per questo bisogna fare l’operazione non più tardi di giugno.
Reti anti insetto
Nel frutteto si può scegliere anche di contrastare le cimici con delle reti, che evitino la produzione di uova tra le foglie della chioma delle piante da frutto.
Si tratta di un metodo costoso e laborioso, ma permette di non trattare con insetticidi contro le cimici. Ovviamente le reti devono essere poi tolte in fioritura per consentire agli insetti impollinatori di fare il loro lavoro.
Insetticidi contro le cimici
Le cimici sono purtroppo insetti molto resistenti ai trattamenti insetticidi, tuttavia ci sono alcuni prodotti che possono colpire l’insetto e abbatterlo. Consiglio di usarli il meno possibile. La chimica infatti non sempre funziona: combattere la cimice mediante pesticidi non offre grandi risultati nel lungo periodo anche quando viene effettuata con prodotti chimici tossici: questi insetti infatti sono straordinariamente adattabili e capaci di creare generazioni sempre più resistenti ai vari prodotti per eliminarle.
Il piretro contro le cimici
Tra gli insetticidi consentiti in agricoltura biologica contro le cimici si può usare il piretro, insetticida biologico che agisce per contatto. Perché funzioni è molto importante individuarne i nidi, di solito sugli apici di alcune piante come edera, lampone e melo, e intervenire sui nuovi nati (neanidi), più sensibili all’insetticida.
L’insetto adulto invece è più spesso solitario ed è per questo difficile sterminare tutti gli esemplari. Il piretro è comunque un insetticida che ha una sua tossicità, quindi bisogna fare attenzione alle avvertenze e utilizzarlo con parsimonia e cautela, possibilmente evitare di usarlo. In particolare siccome può uccidere le api non bisogna difendersi dalle cimici col piretro durante i periodi di fioritura.
Sapone di Marsiglia o sapone molle di potassio
Il sapone molle e è una sostanza consentita in agricoltura biologica (purché ovviamente si tratti di un sapone di origine naturale come il sapone di Marsiglia). L’effetto insetticida è dato dal soffocamento fisico che la soluzione di acqua e sapone può dare coprendo con una patina il corpo dell’insetto e chiudendogli le vie respiratorie.
Questo sistema funziona bene con insetti piccoli (afidi, cocciniglia) ma può agire con un certo successo anche sulle cimici giovani, ossia sui neanidi. Si può impiegare il classico sapone di Marsiglia casalingo, oppure meglio ancora il sapone molle di potassio ad uso agricolo.
Il fatto che il sapone colpisca per asfissia e non chimicamente evita che la cimice possa sviluppare di generazione in generazione una maggior resistenza ai trattamenti.
Il sapone è molto utile anche combinato con una sostanza insetticida (in particolare con l’olio di neem), perché la sua capacità adesivante aumenta sensibilmente l’azione del principio attivo.
Olio di neem contro le cimici
L’olio di neem è un insetticida straordinario, completamente naturale, ritengo sia il miglior trattamento possibile per la difesa dell’orto biologico dalle cimici, meno dannoso del piretro a livello ambientale e per questo da preferirsi. Possiamo scegliere di usare olio di semi di neem puro e acqua, oppure acquistare un insetticida biologico a base di neem (esempio il neemazal).
Per massimizzare l’effetto abbattente raccomando di fare una soluzione in acqua utilizzando anche il sapone molle di cui si è appena parlato. La combinazione olio di neem e sapone di potassio è vincente perché il neem, tramite il principio attivo dell’azadiractina, può uccidere la cimice, ma richiede contatto. La presenza di sapone rende il trattamento adesivante e quindi ne aumenta parecchio l’efficacia.
Rimedi naturali contro le cimici
Alternative naturali. Se si vuole evitare di usare il piretro o altri insetticidi è possibile provare a scacciare le cimici con preparati naturali. Il vantaggio è che si utilizzano in questo modo prodotti quasi del tutto atossici e che possono essere auto prodotti, si risparmia quindi non dovendo acquistare nulla.
Tabacco. Si può anche sbriciolare del tabacco di sigaro in acqua bollente, per ottenere un infuso di tabacco che può fare da insetticida meno potente del piretro ma anche meno nocivo.
Aglio e peperoncino. A questo proposito si possono usare il macerato d’aglio e il macerato di peperoncino, oppure anche combinare le sostanze utili di questi due vegetali in un unica macerazione. Quello che bisogna sapere è che con questo metodo si utilizza un repellente, sistema che limita il grosso dei danni a patto che venga usato tempestivamente e che il puzzolente macerato sia spruzzato regolarmente. Col tempo e in particolare con le piogge l’aglio e il peperoncino finiscono nel terreno e perdono efficacia.
Lotta biologica: antagonisti e feromoni
Sfruttare le dinamiche naturali degli ecosistemi per contrastare parassiti quali le cimici può essere un rimedio perfetto per l’agricoltura biologica, anche se non molto adatto a piccoli orti visto che richiede competenze avanzate e un costo iniziale alto.
Insetti antagonisti
Recentemente è stato scoperto che un piccolo insetto imenottero chiamato Ooencyrtus telenomicida è un efficace parassita delle cimici. Questo insettino infatti si ciba delle uova arrivando a eliminarne alte percentuali. Ovviamente questo rimedio non è utilizzabile in un piccolo orto, ma può essere prezioso per frutteti e coltivazioni biologiche professionali.
Trappole a feromoni
I feromoni contro le cimici sono un ottimo sistema da usare contro le cimici, si tratta di sostanze che simulano ormoni e sono in grado di attrarre in modo selettivo gli insetti verso apposite trappole, in genere appiccicose.
Purtroppo anche se esistono feromoni di cimice è sempre stato molto difficile reperirli sul mercato a prezzi equi e spesso sono inseriti in trappole poco efficaci nella diffusione della sostanza.
Aggiornamento. Una novità interessante sul versante trappole è Block Trap, una trappola contro le cimici che combina feromoni e attrattiva cromatica, consigliata anche da Tap Trap. Ritengo questa la soluzione biologica più valida per chi ha problemi concreti di cimici verdi o cimici asiatiche.
Tipi di cimice
Le cimici sono di varie razze, in particolare tra orto e frutteto troviamo tre specie: la cimice verde, la cimice asiatica e la cimice rossa e nera, questi tre insetti hanno in comune la brutta abitudine di bucherellare foglie e frutti delle piante.
Può essere utile saperle riconoscere, in modo da poter prendere per tempo l’eventuale minaccia e intervenire con la tempestività essenziale in agricoltura biologica.
La cimice verde
Le cimici di colore verde (Nezara Viridula) sono quelle da tempo diffuse nelle nostre zone, prima dell’avvento delle cimici asiatiche erano loro a farla da padrone. Questi insetti sono di colore verde intenso, con la caratteristica forma a scudo e una dimensione compresa tra il centimetro e il centimetro e mezzo. La cimice verde nidifica sulle foglie e anche i suoi individui giovani (in stato di neanide) sono fitofagi. I neanidi sono leggermente più piccoli degli adulti e molto diversi nell’aspetto, il loro colore è nero con puntini bianchi, hanno un corpo più tondeggiante e si trovano di solito in gruppo.
La cimice asiatica o cinese
Le cimici asiatiche o cinesi (Halyomorpha halys) sono state solo recentemente “importate” involontariamente dall’oriente e da noi hanno trovato un ambiente privo di predatori in cui proliferare. Questo disastro ecologico lo possiamo toccare con mano nelle ultime estati, quando hanno iniziato a comparire invasioni di questi parassiti negli orti, nei frutteti e persino nelle abitazioni. Come forma e dimensione sono molto simili alle cimici verdi, differiscono sostanzialmente per colore: la cimice asiatica è di colore marrone spento. Anche nel comportamento e nelle abitudini possiamo associare le cimici cinesi a quelle locali verdi.
La cimice dei cavoli rossonera
Esiste anche una varietà di cimice di colore rosso e nero, con eleganti motivi sulla corazza superiore esterna. Queste sono le cosiddette cimici dei cavoli ( Eurydema ventralis ), più piccole rispetto alle loro cugine che abbiamo già visto: l’adulto non supera il centimetro di lunghezza. La cimice rossa e nera attacca più spesso le foglie che i frutti e viene attratta soprattutto dalle piante di cavolo, la troviamo per questo più spesso nell’orto che nel frutteto. Si tratta di un insetto abbastanza stupido e lento, semplice da catturare con la raccolta manuale.
Articolo di Matteo Cereda
Articolo interessante, specie in questo periodo.
Ho notato in questi giorni la presenza di cimici grigie (credo siano quelle cinesi) su pomodori e anche su peperoncini piccanti: di questi ho anche delle varietà estremamente piccanti (ad esempio lo Scorpion) e ho trovato questi animali anche sui frutti di questi peperoncini. Nella maggior parte dei casi ho visto che i danni causati sono delle parti giallastre e come abrase invece che col colore rosso del frutto, in un paio di casi invece ho trovato veri e propri buchi del diametro di 3mm circa. Credo che siano state proprio queste cimici, dato che osservo ogni giorno le piante e altri animali non ne ho visti (a parte qualche farfalla cavolaia e qualche ragnetto che non credo vadano a danneggiare i frutti).
Quindi credo non sia vero che le cimici vengano dissuase dalla capsaicina. Come non mi pare vero che le lumache vengano allontanate dalle ortiche come ho letto varie volte su vari siti, dato che trovo sempre varie lumache che di giorno si rifugiano proprio sotto le ortiche o addirittura attaccate ai loro fusti.
Per fortuna ho due taniche da 20 litri di macerato di aglio già pronto, preparato un paio di mesi fa. Lo userò sia sui peperoncini sia sui pomodori. Da specificare che se lo si vuole usare con uno spruzzino va filtrato ben bene (io per fare ciò uso le retine con cui l’aglio viene venduto e un colino più fine), altrimenti dopo poche spruzzate lo spruzzino si intasa con le impurità e si blocca. Anche volendolo usare con un bagnafiori a pioggia va filtrato, dato che finirebbe per ostruire i fori del bagnafiori dopo pochi minuti.
Dimenticavo: se non vado errato, è opportuno dare il macerato di aglio alla mattina presto o la sera, altrimenti potrebbe avere un’azione ustionante su foglie e frutti nel caso lo si usasse con le piante esposte al sole. Del resto questo dovrebbe valere anche per la semplice acqua, figuriamoci per un macerato di aglio. Mi conferma?
confermo, Gianlorenzo. Il macerato viene dato sulle foglie, l’effetto di rifrazione delle gocce può dar problemi se si tratta quando il sole è alto.
Sono appena tornato dall’orto, in cui sono andato a dare di spruzzino nebulizzando il macerato di aglio sui pomodori, il basilico e i peperoncini. Sui pomodori c’erano varie cimici sia verdi che grigie o nere, su ogni pianta, e un paio di secondi dopo che ricevevano la spruzzata di macerato (anche a distanza non ravvicinata, quindi escludo la pressione dello spruzzino come responsabile) cadevano via dai frutti, non so se per l’azione repellente del macerato o semplicemente perchè scivolavano sul bagnato sulla buccia. Domani mattina, visto che qui non si prevede pioggia e quindi il macerato non verrà dilavato via, andrò a controllare se troverò delle cimici o meno sui pomodori per avere conferma di questo sistema di difesa.
Ottimo articolo
Buongiorno,chiedo un consiglio,
Ho diverse cimici nere ferme all’ interno dei fiori delle piante di mele .
L’ olio di bene posso valorizzarlo anche sulla pianta già fiorita ,o è dannoso per i futuri frutti che cresceranno?
Grazie
Sulla pianta fiorita consiglio di non fare trattamenti, anche l’olio di neem per quanto naturale può avere effetto repellente su insetti e scoraggiare gli impollinatori. Detto questo non crea invece nessun problema ai frutti futuri.