Quando si parla di trappole per vespe e calabroni, molti temono che si possa far danni anche alle api. Sappiamo che le api vanno salvaguardate, sono insetti importantissimi per l’impollinazione e oggi sono a rischio a causa di inquinamento e pesticidi.

In realtà le trappole alimentari utilizzate per limitare i calabroni sono uno strumento utile proprio per difendere le api, tanto che vengono impiegate dagli apicoltori professionisti a questo scopo.

trappola per calabroni

I calabroni sono predatori delle api e possono creare danni rilevanti alle arnie. Oltre al calabrone autoctono merita un discorso a parte il calabrone asiatico (vespa velutina), incautamente importato in Europa negli ultimi anni e particolarmente aggressivo verso le api.

Scopriamo quindi come usare le trappole alimentari per contrastare i calabroni e difendere gli importantissimi insetti pronubi.

I predatori delle api

arnia

Nella famiglia delle vespe troviamo vari insetti antagonisti delle api, i più famosi e diffusi nel nostro paese sono i calabroni comuni (vespa crabro), al Sud Italia troviamo anche la vespa orientale (vespa orientalis).

Negli ultimi anni si sta diffondendo in Italia il calabrone asiatico (vespa velutina) che rappresenta un maggior pericolo per le api, tanto da essere soprannominato calabrone killer.

Il fatto che i calabroni predino le api non deve farci pensare a questi insetti come dei nemici da sterminare. In natura è perfettamente normale che ci siano dinamiche di antagonismo, vespe e calabroni autoctoni sono insetti utili, con un proprio ruolo ecologico. Si interviene quando è il caso per limitarli, sempre nel rispetto della specie.

Il caso della vespa velutina è differente: essendo un insetto alloctono bisogna prestare particolare attenzione. La velutina deve essere monitorata e contenuta perché la sua presenza non è prevista nel nostro ecosistema, per cui non trova nemici in natura e riesce a diffondersi in modo incontrollato, a farne le spese sono proprio le api.

Calabroni autoctoni

I calabroni europei (vespa crabro) sono molto diffusi nel nostro paese, attaccano le api in particolare nel periodo estivo. L’insetto adulto in genere non si nutre di api, ma le sue larve sono carnivore, per cui preda le api per sfamare la prole.

Il calabrone tende ad attaccare le api bottinatrici mentre passano tra i fiori, oppure le attende nei pressi dell’alveare.

A volte i calabroni attaccano anche dentro l’alveare, attratti dal miele, in questo caso lo sciame si difende, ma si tratta di uno stress importante per l’arnia, che causa la moria di numerose api guardiane.

Anche la vespa orientale (vespa orientalis), nonostante il nome, è un insetto autoctono in Europa, in Italia la troviamo al sud, anche se negli ultimi anni è stata segnalata anche in Maremma e a Trieste. Come i calabroni anche queste vespe attaccano le api per nutrire le proprie larve.

La vespa velutina

vespa velutina

Vespa velutina: insetto adulto e larva.

La vespa velutina o calabrone asiatico è un insetto abbastanza simile ai calabroni comuni, anche se più piccolo, si distingue per le zampe gialle. La velutina attacca le api, sempre con lo scopo di nutrire le larve ed è decisamente più pericoloso degli insetti autoctoni (da cui il nome di calabrone killer).

A differenza del calabrone europeo sosta a volo di elicottero davanti alle arnie, puntando alle bottinatrici che rientrano. Questo può costringere le api a stare chiuse come fossero sotto assedio, impedendo all’alveare di ottenere cibo e risorse e indebolendo l’intero sciame.

Le api europee riescono a difendersi in modo meno efficace dagli attacchi di velutina, non hanno avuto modo di sviluppare strategie di protezione dell’arnia da questo nemico sconosciuto.

Come difendere l’alveare

Per difendere le api dai calabroni non possiamo ovviamente impiegare trattamenti insetticidi, che andrebbero a colpire tutti gli insetti, api incluse.

Gli apicoltori utilizzano soprattutto le trappole per calabroni, oltre alla distruzione di eventuali nidi nelle vicinanze delle arnie.

La difesa delle api è oggetto di un bel video realizzato da Bosco di Ogigia in collaborazione con Vittorio Ughetto, di Agraria Ughetto e Maura Rizzo di Tap Trap.

Trappole alimentari per calabroni

Il metodo della trappola è un buon sistema per limitare la presenza di un insetto senza utilizzare trattamenti. L’attrattivo alimentare è l’esca migliore per un trappolaggio selettivo ed economico, visto che si può autoprodurre con ricette fai da te.

Nel caso dei calabroni le trappole Tap Trap sono un metodo davvero efficace.

Tap Trap

trappola per calabroni

Le trappole si possono autoprodurre utilizzando delle bottiglie di plastica. Tuttavia consiglio di agevolarsi utilizzando le apposite Tap Trap.

L’acquisto del tappo trappola ci consente di avere un miglior attrattivo, sia per il colore giallo intenso che richiama l’attenzione dei calabroni, sia per la forma a campana, che è studiata per diffondere correttamente l’odore dell’esca.

Inoltre è molto comodo il sistema, per cui si utilizzano bottiglie di plastica con l’esca, che possono essere cambiate in modo rapido. La trappola per calabroni va cambiata ogni 2-3 settimane circa, per questo è importante la praticità.

Ricetta per l’esca

Per una trappola alimentare efficace occorre un attrattivo corretto, che sia interessante per i calabroni e non per le api. Sporcare all’esterno la trappola di miele ad esempio è un sistema pericoloso, che rischia di fare vittime anche tra le api.

Ecco tre ricette collaudate da Tap Trap per calabroni e velutina.

Ricetta all’aceto

  • 400 ml di acqua
  • Un bicchiere di aceto di vino rosso
  • 2 cucchiai di zucchero

Ricetta vino e sciroppo

  • 500 ml di vino bianco dolce (oppure addolcito con zucchero)
  • 20-30 ml di sciroppo di menta

Ricetta con birra

  • 500 ml di birra
  • 1 cucchiaio di zucchero

Le dosi di queste ricette sono per circa mezzo litro di esca, possiamo impiegare questa quantità per ottenere una singola trappola, utilizzando come contenitore una bottiglia di plastica da 1,5 litri e tappo trappola Tap Trap.

L’esca mantiene un’ottima capacità attrattiva per 15-20 giorni, è importante cambiare la bottiglia con l’attrattivo periodicamente per avere un trappolaggio efficace.

Intrappolare la regina

Nella difesa dai calabroni è particolarmente importante essere tempestivi, andando a disporre le trappole a inizio stagione (tra fine inverno e inizio primavera).

In questo modo si può intercettare le regine nel momento in cui vanno a formare una nuova colonia. Fermare una regina significa evitare che poi generi centinaia di calabroni.

Articolo di Matteo Cereda, in collaborazione con Tap Trap. Foto api e trappola con arnie di Filippo Bellantoni.

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