La popillia japonica è un insetto veramente devastante per il giardino, nelle zone in cui si è diffusa è diventato un problema incontrollabile.

Per contrastarla un metodo che consente di eliminare molti insetti è il trappolaggio, in particolare con trappole a feromoni e cairomoni, che sono in grado di attrarre questo colettero giapponese ed effettuare una cattura massale.

trappole popillia

Prima di mettere le trappole però è importante sapere come funzionano e conoscere gli effetti che potrebbero avere in una zona in cui la popillia è presente.

Le trappole funzionano?

Le trappole sono un metodo che funziona estremamente bene: si possono catturare letteralmente centinaia di individui, hanno però un grande problema: sono in grado di attrarre la popillia da centinaia di metri di distanza.

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Il forte potere attrattivo dei feromoni quindi è garanzia di successo in termini di catture, ma rappresenta anche un problema, perché la trappola rischia di attrarre molti più insetti di quanti ne riesca a catturare.

Per questo in un piccolo giardino non consiglierei di utilizzare trappole.

Come usare le trappole

Le trappole a feromoni andrebbero utilizzate come metodo globale: non una trappola isolata ma una rete diffusa, per monitorare la presenza dell’insetto e ridurne la popolazione su un intero territorio. A questo scopo vengono usate direttamente dall’ente fitosanitario regionale, ad esempio in Lombardia, dove la popillia è diffusa in varie zone del parco Ticino e in Monza e Brianza.

Prima di installare una trappola nel proprio giardino privato è meglio valutare bene la situazione: bisogna tenere conto che le trappole devono essere ad almeno 10 metri di distanza dalle piante da proteggere.

Mettere una trappola vicino a una pianta significa nel breve periodo portare insetti aggiuntivi ad attaccarla. Il trappolaggio è un metodo da applicare con consapevolezza, adatto a chi ha superfici idonee.

Personalmente ho ottenuto buoni risultati con l’uso della trappola, mettendola in una zona marginale, tra conifere. C’è però voluto più di un mese per riscontrare un effettiva diminuzione di popillia sulle piante che volevo difendere (susini, rose, vite) e nonostante un numero impressionante di catture la popillia è ancora presente nel mio terreno.

Dove posizionarle

La cosa principale da tenere conto rispetto al posizionamento, è bene ripeterla: le trappole devono stare ad almeno 10 metri di distanza dalle piante che ci interessa salvaguardare. Altrimenti si può valutare di proteggere le piante vicine alla trappola con apposite reti anti insetto.

Dopo aver messo la trappola (appesa a 20 cm da terra) bisogna controllarla per svuotarla in caso si riempia di insetti e cambiare l’attrattivo periodicamente (indicativamente ogni 4-6 settimane, ma consiglio di seguire le indicazioni del prodotto).

Quali trappole scegliere

Esistono in commercio diversi modelli di trappole per popillia, tutte basate sull’attrattivo specifico di feromoni e cairomoni.

Ho sperimentato Sayonara Trap di Verde Vivo, tramite perfarelalbero.it, vedo anche questa trappola che dalle recensioni sembrerebbe idonea ed efficace.

Alternative all’uso di trappole

Purtroppo non ci sono molti sistemi per proteggersi dalla popillia japonica.

Invito a leggere l’articolo completo di Sara Petrucci per conoscere la popillia e le soluzioni possibili, ecco in sintesi ecco cosa si può fare:

  • Raccolta ed eliminazione manuale dell’insetto
  • Uso di olio di neem come repellente
  • Uso di reti antinsetto per proteggere le piante

Articolo di Matteo Cereda