Anche le piante hanno un sistema immunitario, con cui si difendono dagli agenti patogeni in modo autonomo. Coltivando possiamo fare leva su queste difese naturali dell’organismo vegetale, per mantenere orto e frutteto sani senza impiegare pesticidi.
Esistono trattamenti corroboranti e biostimolanti, basati proprio sull’idea di rafforzare la pianta coltivata invece di intervenire gli organismi patogeni.
Tra questi ci sono gli elicitori, prodotti che agiscono “pungolando” il sistema immunitario della pianta per stimolarlo a sviluppare difese, un po’ come i vaccini. Un approccio innovativo e ancora poco sconosciuto, andiamo ad approfondirlo scoprendo come funziona Ibisco, il nuovo elicitore proposto da Solabiol per contrastare oidio e peronospora.
Indice dei contenuti
Elicitore: un vaccino per la pianta
L’organismo vegetale, come il corpo umano, risponde agli stress e agli attacchi dei patogeni, attivando meccanismi di difesa sviluppati nel tempo tramite l’evoluzione.
L’elicitore è un agente esterno che è in grado di stimolare il sistema immunitario della pianta, in modo che questa alzi le sue barriere difensive.
Il concetto è molto simile a quello della vaccinazione: si introduce in modo controllato un elemento che la pianta riconosce come potenzialmente pericoloso, in modo che l’organismo si prepari ad affrontare la minaccia dei patogeni.
Possiamo includere gli elicitori tra i biostimolanti, trattamenti che non sono mirati a risolvere una situazione specifica, ma che agiscono migliorando le caratteristiche della pianta. Solabiol lavora da tempo in quest’ambito, ad esempio abbiamo già parlato della molecola Natural Booster, in grado di stimolare lo sviluppo dell’apparato radicale delle piante. Ora con Ibisco propone un biostimolante pensato nello specifico per la difesa dalle malattie fungine.
Vantaggi degli elicitori
Il fatto di “vaccinare” le piante rendendole resistenti agli agenti patogeni è un ottimo modo per ridurre la necessità di trattamenti fitosanitari, lavorando sulla prevenzione.
Un elicitore come ibisco non ha alcuna tossicità per l’uomo e neppure fitotossicità sulla pianta, tanto da non richiedere nessun periodo di carenza tra trattamento e raccolto.
La sostanza non attacca direttamente il patogeno, per cui si evita che questo possa col tempo evolversi sviluppando una resistenza al trattamento, una differenza importante rispetto ai fungicidi tradizionali.
L’elicitore inoltre ha un effetto sistemico (ossia agisce sull’organismo della pianta), per cui non viene dilavato, come succede a molti trattamenti preventivi in uso in agricoltura biologica.
Come funziona Ibisco
Ibisco, il nuovo prodotto contro oidio e peronospora proposto da Solabiol è un complesso brevettato di origine naturale, frutto di ricerche approfondite.
Provare a comprendere come funziona questo elicitore è molto interessante, semplificando necessariamente un po’ il discorso per renderlo comprensibile.
Ibisco combina due elementi:
- Chitosano, estratte dall’esoscheletro dei crostacei.
- Pectine ottenute dalla buccia di mele e agrumi.
Il chitosano è una componente delle pareti cellulari degli organismi patogeni, mentre le pectine sono sostanze presenti nelle cellule vegetali, che quando vengono degradate da una patologia vengono rilasciate a frammenti.
La presenza combinata di questi elementi per la pianta è un segnale di pericolo, che innesca la reazione difensiva desiderata. La pianta risponde allo stimolo in modo molto rapido, cominciando un processo di autodifesa, arriva a sviluppare pareti cellulari più robuste e mette in circolo sostanze utili a contrastare i patogeni (enzimi, proteine).
Come usare Ibisco contro oidio e peronospora
Ibisco è la prima sostanza attiva a basso rischio autorizzata in Europa (con regolamento 543 del 2015) e si può impiegare in agricoltura biologica. Non ha alcun periodo di carenza.
Si tratta di un trattamento particolarmente indicato per la prevenzione dell’oidio.
Possiamo usarlo a questo scopo su vite, fragola, pomodoro e cucurbitacee (chi coltiva l’orto sa bene quanto zucca e zucchina siano soggette a mal bianco).
Risulta utile anche per proteggere lattuga e spinaci dalla peronospora.
I trattamenti con ibisco si possono fare sulle piante giovani (che abbiano sviluppato un apparato fogliare), per un miglior effetto conviene ripetere il trattamento ogni 2 settimane, effettuando da 3 a 5 interventi durante la coltivazione.
Ibisco è un prodotto ad azione preventiva, che riduce l’incidenza dei patogeni ma non azzera la malattia. Per questo possiamo valutare, dove è il caso, di utilizzarlo in sinergia con altri trattamenti. Nello specifico per la cura dell’oidio possiamo impiegare Vitikappa (bicarbonato di potassio), altro prodotto Solabiol completamente atossico.
Articolo di Matteo Cereda, sponsor Solabiol.
Non riesco a trovare il prodotto in vendita online e sul sito solabiol non viene indicato nemmeno il prezzo.
Ciao Salvatore. Ibisco è una novità, credo verrà distribuita a partire da settimana prossima. Non so dirti esattamente quando la troverai in commercio.