Il macerato è un preparato vegetale che si realizza per estrarre sostanze dalle piante, ottenendo un liquido con proprietà utili. In genere si fanno macerare parti di pianta, soprattutto foglie, allo scopo di ottenere insetticidi naturali. Molte piante hanno essenze repellenti che servono a scacciare insetti e animali e quindi si possono usare per salvaguardare le piante dell’orto. Il principio del macerato è semplicissimo: si tratta di lasciare la sostanza vegetale in acqua qualche giorno, la preparazione non richiede calore a differenza del decotto che si ottiene scaldando l’acqua.
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Come fare la macerazione
La macerazione consiste nel lasciare parti di pianta a mollo nell’acqua a temperatura ambiente per un periodo di tempo abbastanza lungo, in genere dieci o quindici giorni. Per produrre correttamente il preparato bisogna usare acqua piovana. Se proprio non è disponibile l’acqua piovana si può utilizzare acqua del rubinetto, ma occorre lasciarla decantare qualche ora perché può contenere cloro che rovinerebbe il risultato finale. Il contenitore in cui macerare deve essere un materiale inerte, idealmente ceramica ma si può macerare anche in bidoni di plastica. Il contenitore non deve essere chiuso ermeticamente perché il circolo d’aria fa parte del processo, tuttavia bisogna coprire per evitare l’ingresso di insetti, foglie o altro. Durante la macerazione l’acqua si colora e inizia a schiumare, quando la schiuma smette di formarsi la sostanza è pronta all’uso. Periodicamente è opportuno mescolare la mistura, si può farlo ogni 3-4 giorni. Bisogna sapere che i macerati puzzano tremendamente per cui meglio non farli in prossimità dell’abitazione.
Come si usa il macerato
Il macerato si utilizza puro o diluito, a seconda della concentrazione di pianta inserita nella macerazione. Questo liquido si spruzza sulle piante in modo da irrorarle. Non si deve spruzzare nei momenti di pieno sole, per evitare che la rifrazione dei raggi solari sul liquido danneggi la pianta. E’ molto utile usare i macerati per prevenire problemi dell’orto, quindi bisogna trattare periodicamente.
Un intervento curativo per risolvere un problema è fattibile ma non sempre efficace: è fondamentale l’intervento tempestivo. I macerati sono prodotti naturali, senza chimica e generalmente non hanno tossicità, gli ortaggi spruzzati si possono quindi mangiare anche poco dopo il trattamento, consiglio per sicurezza di attendere comunque almeno 5 giorni e di lavarli molto bene.
Quali piante si possono macerare
Sono molti i vegetali che possono essere macerati per ottenere preparati utili all’orto biologico, ogni pianta ha specifiche proprietà, dosaggi e caratteristiche peculiari.
Ortica. Il macerato di ortica è il più utilizzato, si tratta di un ottimo insetticida naturale si ottiene con 100 grammi di pianta ogni litro d’acqua, basta una settimana per ottenere il preparato. Approfondimento: il macerato di ortica.
Equiseto. L’equiseto si usa come fungicida biologico, lasciando almeno 100 grammi di pianta ogni litro. Il macerato funziona bene, anche se per ottenere il meglio da questa pianta conviene effettuare un decotto.. Approfondimento: macerato di equiseto.
Aglio. Il macerato di aglio ha un odore terribile ma è perfetto per liberarsi dagli afidi e combattere le batteriosi delle piante. Si mettono 10 grammi di aglio schiacciato a mollo in ogni litro d’acqua piovana. Un macerato analogo si ottiene con la cipolla, con 25 grammi per litro. Approfondimento: macerato d’aglio.
Pomodoro. Dalle foglie di pomodoro si ricava un preparato utile a difendersi dalla cavolaia, la dose adatta è 250 grammi per litro. Approfondimento: macerato di foglie di pomodoro.
Assenzio. Questa pianta officinale si macera in dose di 30 grammi a litro e si usa per respingere formiche, afidi, nottue e arvicole.
Tanaceto. Il macerato di tanaceto si prepara usando 40 grammi a litro, è repellente a ragnetto rosso, nematodi e larve in generale (soprattutto nottue e cavolaia).
Peperoncino. La capsaicina contenuta nei peperoncini piccanti repelle i piccoli insetti (cocciniglia, afidi e acari), si macerano 5 grammi di peperoncino secco per litro.
Menta. Per liberarsi dalle formiche si può usare il macerato di menta, servono 100 grammi di pianta fresca ogni litro d’acqua. Approfondimento: macerato di menta.
Felce. Ha un uso analogo al macerato di peperoncino, si ottiene con 100 grammi a litro. Per maggiori informazioni leggi come macerare la felce.
Rabarbaro. L’acido ossalico delle foglie di rabarbaro è utile contro gli afidi, il dosaggio è di 100/150 grammi di pianta fresca per litro.
Sambuco. Il macerato di sambuco non piace a topi e arvicole, si usano le foglie della pianta in proporzione di 60 grammi ogni litro.
Pregi e difetti del macerato
Tra i preparati vegetali il macerato è comodo da fare perché non richiede l’uso di calore, si evita quindi di dover fare un fuoco o usare la cucina, basta un semplice bidone in cui lasciare le sostanze vegetali e l’acqua. Il macerato ha il pregio di essere auto prodotto senza costi e di essere completamente naturale, quindi innocuo per l’ambiente. Lo svantaggio è che richiede un tempo di infusione, di solito almeno 10 giorni, per cui se si verifica un problema e non è pronto il preparato non sarà possibile intervenire tempestivamente.
I macerati sono anche gli insetticidi naturali più puzzolenti, il cattivo odore è necessario a scacciare gli insetti e non si può evitare. Si tratta di prodotti utili a dissuadere e molto funzionali come prevenzione, su infestazioni già in essere non hanno l’efficacia di prodotti come il piretro e il neem.
Articolo di Matteo Cereda
Ciao, una domanda: ma i macerati si possono spruzzare sulle parti destinate ad essere mangiate, cioè le foglie (bieta, insalate ecc), i frutti ( pomodori, melanzane ecc), oppure c’è l’eventualità, visto che vanno riutilizzati a più riprese, che vengano assorbiti dalle parti commestibili, ritrovandoci così degli ortaggi già … piccanti? …
Grazie e buon proseguimento.
Andrea
Ciao Andrea. I macerati non vengono assorbiti dalla pianta e si possono spruzzare senza problemi. Il macerato di ortica richiede di osservare qualche giorno di carenza per sicurezza prima di essere mangiato.
anche quello di assenzio e sambuco, se non erro, hanno tempi di carenza.
Ciao, vorrei sapere per quanto tempo si può conservare il macerato finito?
Dipende da quale macerato, io comunque cerco di usarli entro una settimana dalla macerazione. Piuttosto che conservare il macerato (che puzza maledettamente), meglio conservare la pianta secca che permette di farlo.
Ciao Matteo,
innanzitutto grazie per i consigli sempre preziosi e complimenti. Leggo da più parti dell’uso dell’erba medica in pellet come fertilizzante, pensi sia possibile impiegarla anche per i macerati ? Grazie
Ciao Alberto, non ho alcuna esperienza in merito e quindi onestamente non ti so dire. Penso però che sia molto prezioso l’apporto di sostanza organica che puoi ottenere impiegando erba medica (anche semplicemente compostata) e questo con il macerato si perde.
Buongiorno, vorrei sapere se il macerato di peperoncino, aglio e sapone di Marsiglia , una volta preparato va filtrato e se si può usare subito sulle piante di pomodoro infestate. Grazie
Ciao, i macerati vanno sempre filtrati (anche per non intasare gli ugelli del nebulizzatore), confermo che puoi usare subito.