Il mese di maggio è importantissimo per l’orto: arrivano i primi raccolti delle piante seminate in primavera (insalate, carote, rapanelli) e la gran parte degli ortaggi estivi sono ormai in campo, in fase più o meno avanzata a seconda della zona climatica in cui ci si trova.

Ci sono alcuni problemi che tipicamente possono presentarsi in questo periodo dell’anno, ed è molto utile provare a ricordare quali sono i più frequenti.

insetti di maggio

Riconoscere in modo tempestivo queste minacce è fondamentale: infatti se si interviene alle prime avvisaglie si potrà “stroncare” l’infestazione di parassiti o la patologia sul nascere, anche usando metodi naturali che non hanno conseguenze negative sull’ambiente.

Ecco quindi elencati alcuni tipici “accidenti” dell’orto di maggio, con qualche rapido consiglio su come fronteggiarli. Potrete poi approfondire ciascuna di queste avversità leggendo l’articolo dedicato nello specifico, cosa che consiglio per poter decidere come difendere le proprie piante al meglio.

I pidocchi delle piante (afidi)

afidi

Capita spesso di trovare le piante invase da piccoli pidocchietti. Questi minuscoli insettini si chiamano afidi, ne esistono di molte specie, differenti per colore e per piante che attaccano Dall’afide ceroso che colpisce i cavoli agli afidi neri su fave e fagioli, ogni pianta ha la sua tipologia di afide.

Riconoscimento e danni

Non è difficile riconoscerli, si notano raggruppamenti di insetti molto piccoli e poco mobili, anche se spesso si nascondono sulla pagina inferiore delle foglie e diventa difficile per questo scorgerli.

Il danno che portano è legato al fatto che si nutrono di linfa della pianta e che producono una secrezione appiccicosa (la melata) che può togliere fotosintesi alla pianta. Inoltre trasmettono facilmente malattie virali.

Ad aggravare il problema di pidocchi delle piante sono le formiche, che li allevano. Alle formiche infatti interessa la melata e per questo trasportano afidi da una pianta all’altra.

Difesa dagli afidi

Sembra un controsenso ma meno insetticidi si usano nell’orto e meno afidi ci saranno. Esistono infatti una serie di predatori naturali di questi pidocchi, che se lasciati vivere sono in grado di contenere le infestazioni senza che il coltivatore debba intervenire, ad esempio le coccinelle.

Per tener lontani gli afidi dall’orto si possono usare macerati d’aglio e peperoncino, oltre a bloccare il transito di formiche se notiamo un’attività particolare di questi insetti sulle nostre piante.

Se l’infestazione aumenta si possono colpire i pidocchi con trattamenti a base di sapone molle di potassio.

L’oidio (in particolare su salvia e zucchine)

Quando vedete le foglie delle vostre zucche o zucchine coprirsi di una sorta di pulviscolo bianco è molto probabile ci sia in corso una patologia funginea chiamata oidio. Questo problema, detto anche mal bianco, è molto comune e interessa anche diverse altre piante da orto e da giardino, spessissimo lo riscontriamo anche sulla salvia.

La cosa migliore in un orto biologico è puntare sulla prevenzione, con tecniche di coltivazione corrette quali la rotazione colturale e una buona lavorazione del suolo, oltre a impiegare trattamenti di equiseto.

Se si manifesta il mal bianco possiamo contenerlo con bicarbonato di sodio o meglio bicarbonato di potassio. In casi più gravi si usa lo zolfo, che però seppur consentito dall’agricoltura biologica sarebbe meglio evitare.

Il grillotalpa

grillotalpa

Il grillotalpa è un animaletto che scava gallerie nel terreno e danneggia radici delle piante e tuberi. Si tratta di un insetto di buona dimensione, ma spesso non lo si vede perché abita sotto terra. Si possono però scorgere le gallerie e i fori di uscita, oltre purtroppo ai danni che effettua alle nostre coltivazioni.

Essendo abitudinario possiamo cercare di intrappolarlo.

Le lumache

limacce

In periodi umidi, che spesso con le piogge si verificano a maggio, limacce e chiocciole escono allo scoperto e soprattutto nelle ore notturne vanno a mangiare le foglie delle piante orticole.

I danni maggiori li portano sulle piantine giovani appena trapiantate, arrivando a defogliarle completamente.

I rimedi possibili sono svariati: barriere di cenere e fondo di caffè, trappole alla birra, esca lumachicida biologica. L’importante è evitare di usare la “lumachina” chimica a base di metaldeide, pericolosissima per l’ambiente e anche per eventuali animali domestici.

La dorifora (in particolare sulle patate)

dorifora

Se vedete svolazzare un coleottero giallo e nero nei pressi di piante di patata o melanzana, fate attenzione: quasi certamente si tratta di dorifora della patata. Questo insetto antipatico si nutre delle piante solanacee e può fare danni importanti alle coltivazioni di patate.

Per combatterlo è bene imparare a riconoscere le uova e le larve, facilissime da scovare sotto le foglie. Se si interviene per tempo basterà eliminarle manualmente per limitare i danni portati dall’insetto parassita, fino a renderli trascurabili.

In caso la dorifora riesca a proliferare lo spinosad è l’insetticida biologico più efficace, da usare con cautela e moderazione.

Il marciume apicale del pomodoro

Vi è mai capitato di vedere i frutti del pomodoro diventare neri all’estremità durante la maturazione?

Si tratta di un problema molto comune per chi coltiva pomodori nell’orto, è volgarmente detto “culo nero del pomodoro“, e colpisce soprattutto le varietà a frutto allungato e una simile avversità interessa anche il peperone (marciume apicale dei peperoni). In genere non si verifica a maggio ma nei mesi estivi, ve lo riporto comunque qui perché è adesso che conviene intervenire per prevenirlo.

Sfatiamo un mito: il marciume apicale non è una malattia.

Si tratta di una fisiopatia, ovvero di un problema dovuto a condizioni ambientali. In genere è legato a una carenza di un elemento importante per la pianta di pomodoro, il calcio. Questa carenza può essere legata anche a squilibri idrici.

Per prevenire il “culo nero” dei pomodori bisogna concimare in modo che non manchi il calcio disponibile nel terreno. Gusci di uova sminuzzati o farine di alghe (litotamnio) sono ottimi apporti in questo senso.

Le cimici

cimici

Negli ultimi anni le cimici sono diventate un vero problema per l’orto estivo, le loro punture fanno danni alle foglie ma soprattutto rovinano i frutti e sono particolarmente fastidiose per i pomodori.

Sono insetti incredibilmente resistenti ai trattamenti e per questo è molto difficile liberarsene anche usando insetticidi.

La cosa migliore è riconoscere per tempo i primi insetti e colpirli allo stadio giovanile (neanidi), in cui sono meno mobili ed è facile eliminarli manualmente. Proprio per questo è importante controllare le piante già a marzo e non aspettare i mesi successivi quando la presenza di cimici potrebbe diventare una vera e propria infestazione.

Articolo di Matteo Cereda. Illustrazioni di Marina Fusari.

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