Non è facile coltivare alberi da frutto con metodi biologici: gli insetti che possono danneggiare il raccolto, tra tignole e mosche della frutta sono davvero numerosi.
Bisogna quindi pensare a strategie di difesa efficaci ed ecologiche. Gli insetticidi non possono essere l’unica soluzione perché hanno una serie di controindicazioni: hanno tempi di carenza (non si possono usare in prossimità del raccolto) uccidono spesso anche insetti utili come le api (non si possono usare in fase di fioritura).
Un’ottima strategia alternativa per salvaguardare le piante da frutto è quella delle trappole alimentari, di cui abbiamo già parlato diffusamente. Vale la pena sapere come usarle e da quali parassiti possono proteggere le nostre colture.
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Trappole nel frutteto
Se nell’orto le colture stanno in campo un periodo relativamente breve, nel frutteto abbiamo specie perenni, che possono essere particolarmente attrattive per lo stanziamento di colonie di parassiti dannosi.
Per questo motivo installare dispositivi come le bio trappole Tap Trap in grado di catturare insetti nocivi è particolarmente utile.
La trappola può aver valenza di monitoraggio ma anche di cattura massale, in particolare se viene disposta nel periodo dei primi voli ed è quindi in grado di intercettare la prima generazione di insetti.
Tipi di trappola
Esistono tre tipologie di trappola:
- Le trappole cromotropiche adesive o a colla (attrattiva basata esclusivamente sul colore), che attraggono una vasta gamma di specie d’insetto, non sono selettive e catturano spesso insetti utili.
- Le trappole a feromoni (attrattiva sessuale), che sono specifiche per una specie, quindi si tratta di un metodo altamente selettivo. Lo svantaggio in genere è il costo dell’attrattivo, che viene realizzato in laboratorio.
- Le trappole alimentari (attrattiva alimentare), che attraggono una determinata tipologia di insetti, accomunati dalla stessa alimentazione e sono quindi abbastanza selettive. Il vantaggio è che l’esca si può autoprodurre a costi irrisori con semplici ingredienti da cucina. Non tutti gli insetti possono essere catturati con le trappole alimentari, ma per alcune categorie come i lepidotteri ci sono esche davvero efficaci.
Insetti dannosi al frutteto
I potenziali parassiti delle piante da frutto sono molti, alcuni specifici di una specie, altri polifagi. Ci sono insetti che rovinano i frutti, ovificando all’interno e generando larve che ne scavano la polpa, ad esempio la carpocapsa del melo. altri rovinano altre parti della pianta (foglie, germogli, fusto), dal rodilegno alle minatrici fogliari.
Ai parassiti autoctoni del nostro paese purtroppo si aggiungono varie specie esotiche, incautamente importate da altri ecosistemi, come la popillia japonica e la drosophila suzukii.
Scopriamo quali insetti si possono contrastare mediante le trappole alimentari Tap Trap o Vaso Trap, e le ricette delle relative esche.
Le trappole realizzate in questo modo vanno disposte a inizio stagione (in primavera), al fine di catturare gli insetti fin dai primi voli e intercettare la prima generazione.
Lepidotteri dannosi al frutteto
Ecco i principali lepidotteri che possono colpire le piante da frutto:
- Lepidotteri caratteristici delle pomacee: Carpocapsa (cydia pomonella), Cemiostoma del melo (leucoptera malifoliella), Iponomeuta del melo (hyponomeuta malinellus), Sesia del melo (synanthedon myopaeformis).
- Lepidotteri delle drupacee: Tignola del pesco (anarsia lineatella), Tignola del susino (cydia funebrana), Tignola orientale (cydia molesta).
- Lepidotteri dell’olivo: Piralide o margaronia dell’olivo (palpita unionalis) , Tignola delle olive (prays olea).
- Lepidotteri della vite: Tignola della vite (eupoecilia ambiguella), Tignoletta della vite (lobersia botrana), Zigena della vite (theresimima ampelophaga).
- Lepidotteri degli agrumi: Minatrice serpentina (phyllocnistis citrella), Tignola degli agrumi (prays citri).
- Lepidotteri polifagi: Ifantria americana (hyphantria cunea), Nottue (agrotis e varie specie), Piralide del mais (Ostrinia Nubilalis), Ricamatori fogliari (varie specie: tortrici, eulia, capua, cacecia,…) Rodilegno giallo (zeuzera pyrina), Rodilegno rosso (cossus cossus).
Ricetta dell’esca per lepidotteri: 1 litro di vino, 6 cucchiai di zucchero, 15 chiodi di garfoano, 1 stecca di cannella.
Mosche della frutta
- Mosca mediterranea della frutta (ceratitis capitata)
- Mosca del ciliegio (rhagoletis cerasi)
- Mosca dell’olivo (bactrocera oleae)
- Mosca delle noci (rhagoletis completa)
Ricetta dell’esca per le mosche della frutta: ammoniaca liquida e scarto di pesce crudo.
Moscerino dei piccoli frutti (drosophila suzukii)
La drosophila suzukii è un parassita di origine orientale che colpisce in particolare piccoli frutti, ma anche diverse piante drupacee quali susino, ciliegio, pesco, albicocco.
Per questo genere d’insetti è bene usare una trappola specifica, che abbia oltre all’esca l’attrattivo del colore rosso: Tap Trap e Vaso Trap vengono prodotti in versione rossa, calibrata specificamente per questo insetto.
Ricetta dell’esca per la drosophila: 250 ml aceto di mele, 100 ml vino rosso, 1 cucchiaio di zucchero.
Articolo di Matteo Cereda
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