Il marciume apicale è un problema che capita facilmente a chi coltiva pomodori nell’orto, si manifesta sul frutto, dove osserviamo marcescenze sulla parte finale del pomodoro (la punta). Scherzosamente il marciume apicale viene chiamato anche “culo nero” del pomodoro, un modo di dire diffuso a tal punto da poterlo considerare quasi un termine tecnico in agricoltura.
La cosa importante da sapere è che questa “botta nera” sul frutto non è sintomo di una malattia, ma è dovuta semplicemente a fattori di stress della pianta.
Porre rimedio al marciume è semplice e non richiede necessariamente l’impiego di prodotti chimici: una volta compresa la causa basterà intervenire restituendo alla pianta di pomodoro quello che serve per svilupparsi in modo equilibrato. Come vedremo più nel dettaglio le cause probabili del marciume sono squilibrio idrico e carenza di calcio, per cui una buona gestione delle concimazioni e delle irrigazioni è il miglior modo di prevenire e curare il “culo nero”.
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Riconoscere il marciume apicale
Il pomodoro è una pianta soggetta a varie malattie, anche disastrose, come ad esempio la peronospora. Molte di queste patologie si manifestano con il frutto che diventa nero e marcisce. Dobbiamo imparare prima di tutto a distinguere il marciume apicale da problemi di malattia fungina.
Tra i vari problemi dell’orto estivo, fortunatamente il marciume apicale rappresenta un’avversità meno grave e di più semplice soluzione. Tuttavia il “culo nero” se viene trascurato può comunque rovinare completamente il raccolto. Imparare a distinguere i sintomi è il primo passo per risolvere questa fisiopatia.
Il marciume apicale prima di tutto colpisce soprattutto il frutto, mentre in genere altri problemi si manifestano a partire dalle foglie, con chiazze nere e appassimenti. Il nero diventa coriaceo, non è molliccio e umido.
Possiamo distinguere il marciume apicale dalle scottature dovute al troppo sole: il marciume è di colore nero e localizzato all’apice del frutto, mentre la scottatura in genere forma una macchia biancastra sul lato esposto alla luce solare diretta.
Curare il marciume apicale
Ora scopriremo nel dettaglio come risolvere il nostro problema ai pomodori.
Per prima cosa un riassunto veloce, dedicato a chi sta leggendo questo articolo davanti a una pianta di pomodori mezzi marci e si sta chiedendo cosa può fare per curare il marciume apicale.
Il mio consiglio è di leggere fino in fondo, perché capire le cause del problema permette di evitare che si ripresenti in annate future.
In genere il marciume apicale nei pomodori è causato da carenza di calcio (Ca), nella maggior parte dei casi possiamo risolverlo fornendo alla pianta un concime biologico con alto contenuto di calcio che abbia cessione veloce.
In molti casi però il calcio nel suolo è presente, solo che la pianta non riesce ad assorbirlo correttamente. Oppure ancora non riesce a veicolarlo fino al frutto. In questo caso apportare calcio può rivelarsi poco efficace, oppure può essere utile solo nel breve periodo.
Per questo se vogliamo curare per davvero il “culo nero” dobbiamo identificare la causa precisa del mancato assorbimento. Spesso il motivo è legato all’acqua: carenza, eccesso o squilibrio idrico sono fattori scatenanti, come vedremo più avanti.
La coltivazione biologica del pomodoro. Per avere pomodori sani, evitando anche il marciume apicale, è utile coltivare bene questa pianta a 360 gradi, dalla preparazione del terreno al raccolto.
Come si manifesta
Il marciume apicale sui pomodori è inconfondibile e si manifesta solo sul frutto, mentre la pianta resta apparentemente sana.
Sul pomodoro ancora acerbo si notano delle macchie circolari, di colore inizialmente verde, che si scuriscono fino a necrotizzare man mano che le condizioni peggiorano. La zona colpita può arrivare a presentare una depressione, come fosse lesionata, come colore si presenta in un opaco grigio nero. Il punto in cui si verifica questa deformazione è quasi sempre la punta del pomodoro.
A essere maggiormente colpiti sono i pomodori allungati, mentre i ciliegini ne sono in genere immuni. Sulle varietà costolute possiamo notare marciumi anche a partire dall’interno della nervatura. Esiste anche l’analogo marciume apicale del peperone.
Di solito questa fisiopatia colpisce in particolare nei mesi di giugno e luglio, periodi in cui ci sono poche piogge e la pianta è ormai grande, comincia a fruttificare e vegeta molto, chiedendo grandi risorse per sostenere lo sforzo.
Quando vediamo i primi pomodori presentare i sintomi del “culo nero” dobbiamo attivarci: la prima cosa da fare è eliminare i frutti che ne riportano i segni, poi bisognerà apportare calcio e curare le irrigazioni.
Fisiopatia: cosa vuol dire
Come anticipato, è importante sfatare un falso mito: il marciume apicale non è una malattia, si tratta di una semplice fisiopatia.
La fisiopatia è uno stato di sofferenza dovuto a condizioni ambientali avverse: qualcosa nella nutrizione della pianta non sta andando per il verso giusto e questo si riflette sulla sua crescita oppure, come nel caso dei nostri pomodori marcescenti, sui frutti che produce.
La grande differenza è che nella fisiopatia non c’è nessun microrganismo dannoso all’opera (virus, batteri, funghi), ma solo una difficoltà dell’organismo vegetale. Le cause del culo nero del pomodoro sono quindi da ricercarsi nelle condizioni in cui la pianta viene coltivata.
Questa malformazione del pomodoro può esser scatenata da vari motivi, capire la causa del marciume è importante per poter rimediare, oppure evitare che si ripresenti in futuro.
Le cause del marciume apicale
Approfondiamo nel dettaglio quali sono i fattori che scatenano la malformazione del frutto chiamata marciume apicale: non sarà difficile porre rimedio a ogni singolo fattore.
Un primo controllo utile quando notiamo i primi sintomi di marciume è misurare il ph del suolo, verificando che sia quello adatto al pomodoro, che vorrebbe un valore compreso tra 6 e 7. Se il pH è troppo acido possiamo decidere di correggere il terreno.
Il marciume per carenza di calcio
Il calcio (Ca) è un elemento importante per le piante.
Nella concimazione si parla soprattutto dei tre elementi principali, i famosi NPK (azoto, fosforo e potassio), ma la nutrizione di un organismo vegetale è ben più complessa e richiede una quantità di microelementi, naturalmente presenti nei terreni in quantità variabile. Tra questi c’è proprio il calcio, se viene a scarseggiare molte varietà di pomodoro lo manifestano con la malformazione del frutto.
Porre rimedio potrebbe sembrare semplice: basta fornire calcio alla pianta, quindi intervenire con una concimazione specifica. In effetti questo è un metodo spesso risolutivo. In agricoltura biologica l’apporto di calcio possiamo fornirlo in diversi modi ecosostenibili.
- Gusci d’uovo. Perché possano essere assorbiti più rapidamente vanno sminuzzati, in ogni caso non hanno un effetto immediato. Sono utili da impiegare preventivamente, incorporandoli al compostaggio ma non dobbiamo aspettarci un miracolo.
- Litotamnio. Si tratta di una polvere calcarea ottenuta a partire dalle alghe rosse, ricca di elementi utili e di origine totalmente naturale. Essendo micronizzato il prodotto agisce abbastanza rapidamente e per questo mi sento di consigliarlo contro il marciume apicale.
- Concimi biologici specifici con contenuto di calcio. La proposta sul mercato è ampia (potete vedere qui), si deve osservare sull’etichetta cercando un fertilizzante con un buon contenuto di calcio, certificato per il bio e a rapida cessione. Sono soluzioni molto efficaci per risolvere rapidamente il problema.
Ci sono numerose concimazioni consigliate contro questo problema, tra queste ad esempio il nitrato di calcio, che non è consentito in agricoltura biologica e pertanto ne sconsiglio l’impiego.
Marciume per carenza d’acqua
La mancanza di acqua è in generale nociva per la pianta: ostacola la circolazione delle sostanze utili all’interno dei tessuti vegetali, inoltre in un terreno arido i microrganismi che vivono in simbiosi con le radici e permettono alla pianta di nutrirsi sono in difficoltà.
Nel pomodoro se viene a mancare l’acqua anche il trasporto di calcio si interrompe. Il frutto è un organo che risente particolarmente della mancanza d’acqua, perché è il primo a cui viene sottratta se serve ad altri organi vitali.
Anche quando la scarsità d’acqua non è causa unica del marciume apicale può facilitarlo molto in presenza di altri fattori quali scarsità di calcio o concimazioni azotate.
Marciume per eccesso o squilibrio d’acqua
L’acqua non deve essere né poca, né troppa, anche un eccesso provoca squilibri nel nutrimento della pianta.
A parte il marciume apicale l’umidità è forse la maggior causa di malattia per i pomodori: se concentrata in un punto del frutto (ad esempio all’apice, oppure tra le righe dei pomodori costoluti) provoca facilmente necrosi dei tessuti, se stagna nel terreno mette la pianta in difficoltà in vari modi e induce marciumi e patologie funginee come la peronospora.
Marciume per eccesso di azoto o potassio
Una concimazione eccessiva può dare problemi alla pianta, in particolare in relazione ad azoto e potassio. Troppo azoto può spingere eccessivamente l’attività vegetativa della pianta, aumentando lo squilibrio nutritivo, il potassio più direttamente può interferire nell’assorbimento del calcio. Gli eccessi di concime in genere si verificano impiegando fertilizzanti liquidi o pellettati, essendo concentrati è molto più facile sbagliare il dosaggio ed esagerare.
Calore e aridità
Nei mesi estivi il calore e la siccità possono diventare problemi gravi per l’orto e possono anche favorire il marciume apicale. A volte non basta avere calcio nel terreno e irrigare spesso, se per via delle alte temperature l’acqua evapora rapidamente. In questi casi consiglio di ombreggiare i pomodori per proteggerli.
Prevenire il marciume apicale
L’ideale per chi coltiva pomodori sarebbe di non dover mai trovarsi a curare il culo nero, ma evitarlo fin dal principio. Non è particolarmente difficile far sì che non si verifichi il problema, una corretta pratica di coltivazione può aiutare.
I modi per prevenire il marciume apicale sono questi:
- Effettuare una buona lavorazione del terreno che garantisca drenaggio.
- Concimare correttamente, in particolare nella concimazione di fondo.
- Irrigare nel modo giusto, con costanza e senza eccessi.
- Ombreggiare l’orto nei periodi di maggior caldo.
- Eventualmente scegliere varietà di pomodoro resistenti al marciume apicale
La lavorazione del terreno
Come abbiamo già spiegato se ci sono squilibri nella presenza di acqua disponibile nel suolo può verificarsi la fisiopatia, per evitarla dobbiamo quindi cominciare con una lavorazione adeguata del suolo, rendendolo drenante tramite profonde vangature preparatorie. Se necessario possiamo anche rialzare l’aiola di coltivazione, in modo che la pendenza creata faciliti il deflusso dell’acqua.
La lavorazione perfetta. Scopriamo come preparare il terreno dell’orto alla perfezione, tutti i consigli necessari per impostare una coltivazione ben fatta.
La concimazione di fondo
La concimazione di fondo è quella che si effettua prima di trapiantare le piantine di pomodoro nell’orto. Per la prevenzione del marciume apicale sono importanti due fattori.
- Aumentare la capacità di ritenzione idrica del terreno, tramite l’aggiunta di sostanza organica matura (letame, compost, humus di lombrico).
- Fornire alla pianta tutti gli elementi, in particolare il calcio, tramite l’uso di concimazioni complete (ancora letame, compost, humus, ma anche litotamnio, farine minerali, e altre sostanze utili).
- Evitare eccessi di azoto e potassio, che come abbiamo visto interferiscono negli equilibri della pianta di pomodoro.
Come concimare i pomodori. Approfondiamo il tema della concimazione della pianta di pomodoro, imparando a nutrire questa coltura nel migliore dei modi, e con solo concimi naturali.
La giusta irrigazione
Dopo aver trapiantato è fondamentale controllare la quantità d’acqua somministrata, visto che abbiamo imparato che una sovrabbondanza o una carenza di acqua è fattore determinante del culo nero. La cosa migliore è certamente predisporre un impianto a goccia, che permette di bagnare i pomodori poco e spesso, mantenendo il terreno umido senza mai eccedere. Importante anche l’orario di irrigazione: quando il pomodoro forma i frutti non deve essere irrigato mai nelle ore più calde del giorno, andrebbe bagnato prima dell’alba.
Durante la coltivazione sono da evitare appunto gli eccessi, ma anche l’aridità estrema e gli squilibri.
Altre buone pratiche colturali
In corso di coltivazione oltre a irrigare ci sono altre buone pratiche che possono ridurre ulteriormente le possibilità di malformazioni ai pomodori. Tra queste ricordiamo la pacciamatura, preferibilmente di paglia, che può aiutare a tenere umido il suolo e la sfemminellatura, che evita di dissipare energie ed elementi nutritivi su parti della pianta che non fruttificano. Risulta positivo anche distribuire macerati di ortica o consolida a scopo fertilizzante in corso di coltivazione.
Sfemminellatura senza segreti. Ecco come e quando potare la pianta di pomodoro per ottenere i risultati migliori.
Varietà di pomodoro resistenti
Non tutti i pomodori subiscono il marciume apicale: esistono varietà di pomodoro più resistenti e altre più soggette al problema.
Come abbiamo visto non dobbiamo farci spaventare: il culo nero è una fisiopatia che con un poco di attenzione possiamo evitare tranquillamente. Solo in zone in cui il terreno ha caratteristiche particolarmente ostili consiglio di evitare varietà soggette a questa problematica, restringendo la scelta ai pomodori resistenti al marciume.
Le varietà più sensibili sono in genere quelle dalla forma allungata, che si sviluppano a punta, e quelle che hanno rientranze tipo costolature, I tipi di pomodoro tondi di taglia media a buccia liscia sono invece i più resistenti.
Alcune varietà resistenti: sarno, ciliegina, ace, rosa di Berna.
Alcune varietà particolarmete sensibili: San Marzano, cuor di bue, costoluto fiorentino, lampadina.
Altri problemi sui pomodori? Scopriamo tutte le malattie della pianta di pomodoro: ci sono patologie ben peggiori del marciume apicale, è importante saperle riconoscere e intervenire correttamente.
Articolo di Matteo Cereda
alcuni dei miei pomodori hanno il marciume apicale, niente pacciamatura , sono irrigati tramite ala gocciolante nelle ore mattutine una volta a settimana per 2-3 ore e con bassa pressione a caduta da un serbatoio con dislivello di un metro. Dove sbaglio ?
Impossibile dirlo da qui. La frequenza di irrigazione dipende dal clima, il marciume può essere causato anche da carenza di calcio, eccesso di azoto o di fosforo. In particolare l’eccesso di azoto può esser conseguenza di troppa concimazione.
Ho piantato i pomodori tutti nello stesso periodo quindi nello stesso giorno, ma a differenza di posizione e di qualità il pomodoro insalataro sito al centro del terreno, si è praticamente ammalato già da quando era piccolo cioè verde. Ad oggi raccolgo questi pomodori tutti col “culo nero”. L’acqua la dò ogni 2/3 giorni in tarda sera, sempre nello stesso dosaggio anche perché non ho attualmente acqua corrente…. Biologico all’eccesso non uso concimi o letami… Quindi nel mio caso “il culo nero” da cosa è dovuto”? Grazie per la pazienza…
Potrebbe essere carenza di calcio, oppure carenza di acqua (non so com’è il clima).
Molto interessante chiaro
Per diminuire la carenza di calcio se metto a macerare delle bucce di fico con acqua poi irrigo le piante farò bene grazie
Non saprei risponderti. Io in genere uso cenere di legna e gusci di uova triturati, non so se le bucce di fico contengono calcio. Idea da provare, nel caso!
Ciao buonasera. Ho piantato delle piante di pomodoro, però nei vasi. Si è presentato questo marciume nero, acqua due volte al giorno abbondante, mattino e sera. Non so forse gli mancherà un po’ di sostanza.
Ciao Gabriele, probabilmente manca il calcio, se si presenta questo problema. L’acqua due volte al giorno in abbondanza potrebbe anche esserne in eccesso, io proverei a irrigare solo la sera.
Sarebbe ottimale anche una costante defogliaziome onde permettere un’ottima le areazione delle piante e dei pomodori.
Questa è un’ottima precauzione generale, per il benessere della pianta. Bisogna però defogliare con criterio, in particolare con la sfemminellatura, evitando di privare la pianta di foglie utili alla fotosintesi.
Le diverse varietà di pomodoro che coltivo nel mio orto godono di un terreno calcareo in cui il calcio sicuramente non manca. Mantengo il terreno con un tasso di umidità ottimale. Faccio un uso moderato di concime (a lenta cessione) e di letame (di cavallo e coniglio) e, di proposito, non li uso su tutte le cultivar, proprio per verificare i risultati nelle differenti situazioni, naturali e indotte. Con la punta, senza punta, grosso, piccolo,costoluto, liscio, ecc, non c’è pianta che non mi regali qualche culo nero. Bando alle chiacchiere, non credo che qualcuno sia riuscito a determinare le vere cause del marciume, né tanto meno i rimedi. Credo di poter dire, per esperienza personale (ortolano per passione viscerale, ex insegnante pensionato), che quando va bene sia merito solo del fattore C, non quello nero. Buon orto a tutti.
Ciao Ludovico, non sono d’accordo. Il marciume apicale può avere diverse cause e quindi non sempre è semplice rilevare quale sia, ma si tratta di una fisiopatia che può essere “intercettata” e risolta. Nel tuo caso specifico non dare per scontato che il terreno calcareo abbia calcio: potrebbe essere che le piante abbiano difficoltà ad assimilarlo. Tieni conto che non basta avere tutti gli elementi nel suolo: devono essere disponibili per l’apparato radicale. Consiglio anche di tenere d’occhio il ph del tuo suolo. Un saluto!
Ho diversi pomodori affetti da marciume apicale, con danni ingenti. Mi approccio da poco alla tematica, volevo pertanto una informazione. Prima di mettere a dimora le piante di pomodoro, ho creato una scolina di circa 30 cm, riempita con un misto di terra e cenere, avendo letto che la cenere depaupera il terreno di calcio e apporta potassio in grandi quantità, può derivare da questa mia errata pratica la comparsa del marciume? E poi, innaffio abbondantemente una volta al giorno alla sera. Possibile che lo stress idrico e la repentina distribuzione di acqua abbia ingenerato la fisiopatia? Grazie.
dimenticavo, si può somministrare calce idrata per arginare quanto meno il fenomeno? Se sì è possibile conoscere il dosaggio adatto in soluzione?
La calce idrata è un valido correttivo del ph del suolo, consentito in agricoltura biologica. Rende il terreno meno acido e questo favorisce in genere l’assimilazione di calcio (quindi può esser positivo). Il dosaggio dipende da quanto bisogna correggere, conviene partire misurando il ph e poi provare a recuperare gradualmente. Importantissimo fare attenzione perché un terreno troppo alcalino non è indicato per l’orto.
Ciao Giovanni, la fisiopatia del marciume apicale può dipendere sia dal calcio che da stress idrico. Riguardo al discorso della cenere: la cenere varia il ph del terreno, puoi facilmente verificarne il valore con una cartina tornasole. Il ph è importante che sia corretto perché garantisce che ci siano le giuste condizioni perché le piantine assumano elementi nutritivi nel suolo.
Ho riscontrato questo problema ieri dopo che avevo pacciamato con paglia i pomodori (fino a tre giorni fa mi sembravano in salute).
Innaffio ogni due sere e una volta a settimana con macerato di ortica (1:50), tra l’altro i miei pomodori sono a dimora su una zona di terreno inutilizzata da due anni. Cosa sbaglio?
Grazie :)
Il marciume apicale è dovuto in genere a carenza di calcio, verificherei il ph del terreno e poi andrei a fornire una concimazione specifica, come il litotamnio.
Buongiono, ho le mie coltivazioni di rio grande e cuori di bue affette da marciume apicale!! come posso porre rimedio nell’immediato? grazie
Ciao Bruno, in genere la via più rapida è l’apporto di calcio, come consigliato nell’articolo. Ti serve quindi un concime specifico.
Buongiorno, grazie per la risposta. volevo chiederti se la concimazione è piu efficace per via fogliare o radicale .
Dipende dal prodotto.
Buonasera,per il marciume apicale mi hanno venduto (edit: un prodotto chimico), mi hanno detto di spruzzarlo sulla pianta,in quantità di 30 ml ogni 10 litri, ma guardando le istruzioni mi sono spaventata,non sembra per nulla innocuo. Non vorrei quindi che i pomodori ne venissero avvelenati, voi cosa ne pensate?
Ciao Daniela, ho rimosso dal tuo commento il nome del prodotto per evitare di far pubblicità o comunque citare prodotti commerciali non bio. Il fertilizzante che ti hanno consigliato, come avrai intuito, non è biologico, è dannoso e inquinante. Per questo motivo ti sconsiglierei di usarlo.
Buongiorno,
Grazie per l’articolo molto chiaro.
Avrei un dubbio: nei miei pomodori costoluto fiorentino e cuore di bue si forma una specie di marciume dentro il pomodoro, dentro una costa. Fino ad adesso li ho consumati scattando la parte bruna. Oggi però ne ho trovati due marci senza che fossero giunti a maturazione. Potebbe essere che un insetto ” li punga” oppure è una forma di marciume? Ho avvistato solo un paio di cimici…
Grazie
Possono essere insetti o un altra malattia (direi non marciume apicale). Le cimici pungono i pomodori provocando tacche che possono marcire.
Complimenti ottima spiegazione in tutti i dettagli.
I vostri consigli sono molto interessanti e utili. Servono a risolvere alcuni problemi anche semplici ma da noi a volte sconosciuti. Grazie!
dopo diverso tempo che coltivo un piccolo orto non mi è mai capitato di avere piantine di o fagiolini nani che le foglie si arrotolano come se stessi facendo una sigaretta nessuno mi sa dare una spiegazione cosa posso usare per debellarne grazie gigi
ciao, sarebbe da vedere. Spesso succede in presenza di afidi. Le foglie possono arricciare anche per carenza di microelementi nutritivi.
Ho osservato dei pomodori coltivati in vaso con dei problemi, alcuni di loro hanno questa macchia sullamparte bassa. Un amico mi ha detto che potrebbe essere marciume apicale, io non me ne intendo ma ci sono alcuni punti che non combaciano:
La macchia è bianca e non nera
Non è su tutti i pomodori della pianta, alcuni sono sani
I pomodori non sembrano del tipo più resistente al problema.
Grazie
Ciao, ho tolto la foto per ragioni tecniche (il tipo di link inserito), ti confermo anche secondo me si tratta di marciume apicale, nonostante il biancore un po’ anomalo mi sembra proprio la necrosi tipica di questa fisiopatia. Il fatto che alcuni pomodori siano sani può essere: in genere il marciume è determinato da problemi nella distribuzione di calcio e non è scontato che interessi nello stesso momento tutta la pianta.
Ho appena trattato per via fogliare Pomodori Fragole e altre orticole con un prodotto composto da solfuro di calcio 12%+boro, … sul foglietto illustrativo non ho trovato indicazioni circa il periodo di carenza da rispettare, devo dedurre che non ne abbia e già dal giorno successivo si possono consumare i frutti? …(es: Fragole)
Grazie molte
Buona giornata!
Mi correggo… (Cloruro e non solfuro)!
Ho appena trattato per via fogliare Pomodori Fragole e altre orticole con un prodotto composto da cloruro di calcio 12%+boro, … sul foglietto illustrativo non ho trovato indicazioni circa il periodo di carenza da rispettare, devo dedurre che non ne abbia e già dal giorno successivo si possono consumare i frutti? …(es: Fragole)
Grazie molte
Buona giornata!
Veramente chiaro…unaa grande mano per chi come me è ai primi approcci!
Grazie
Complimenti per il linguaggio molto chiaro e semplice ed esaustivo. Grazie
Ciao, ho diverse piante di pomodoro (lunghi) apparentemente sane ma appena i frutti iniziano a colorarsi vanno in marciume apicale ( o così mi pare a vederli). Finora tutti, sistematicamente. Annaffio ogni sera con abbeveratoio, pianta x pianta. Seguendo i consigli anche di questo sito ho preso il litoamnio ma non capisco come somministrarlo, sulla confezione è spiegato come usarlo per preparare il terreno ma non direttamente sulla pianta. Va nebulizzato sulle foglie? Quanto diluito? Oppure ho sbagliato prodotto? Grazie!
Ciao Gabriele, il litotamnio non è un concime fogliare, devi usarlo a inizio coltivazione. Ora meglio se cerchi un concime liquido con contenuto di calcio, in modo da intervenire rapidamente.