fragole senza malattieTra le specie da orto più amate dobbiamo sicuramente ricordare le fragole, frutti dolci e squisiti, di cui esistono tante varietà che offrono raccolti distribuiti tra maggio e la fine dell’estate. Le tipologie di fragole sono suddivise primariamente tra quelle uniflore, che producono abbondantemente ma una sola volta, e quelle rifiorenti, che continuano a fruttificare per molti mesi.

In ogni caso è importante prestare molta attenzione alla cura di queste piante generose, per evitare inconvenienti spiacevoli come il manifestarsi di malattie fungine o di attacchi parassitari. Che le fragole siano coltivate in vaso oppure in campo è bene conoscere le cause di possibili problematiche per saperle evitare e contrastare, sempre con trattamenti consentiti in agricoltura biologica.

La prima regola, in una coltivazione eco-compatibile, per il proprio consumo ma anche per la vendita, è puntare su una prevenzione efficace e ben organizzata, che descriviamo in questo articolo riferendoci in particolare alle possibili patologie.

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Difendere le fragole anche dagli insetti. Oltre alle malattie può essere utile approfondire anche i problemi dovuti agli insetti parassiti. Scopriamo quindi i principali nemici della fragola e i trattamenti insetticidi bio che si possono impiegare.

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Evitare le malattie delle fragole

In ottica di agricoltura biologica le misure preventive giocano un ruolo chiave contro le malattie delle fragole. Scopriamo quali accortezze durante la coltivazione possono aiutarci a evitare i problemi.

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  • Rispettare le giuste distanze di impianto. Le piantine di fragola non devono essere trapiantate troppo fitte, e tra una e l’altra bisogna lasciare uno spazio di almeno 20-25 cm; con un’intensità maggiore l’arrivo di malattie e la loro diffusione sono più probabili;
  • Evitare i ristagni idrici del terreno, che possono portare a marciumi radicali: per questo è fondamentale, nel caso in cui si disponga di un terreno molto argilloso, rialzare le aiuole, al fine di garantire il deflusso dell’acqua piovana.
  • Togliere tutte le foglie secche, soprattutto dopo la produzione. È facile, nell’orto, concentrarsi sulle colture nuove e lasciare momentaneamente da parte quelle che hanno già prodotto, ma dedicare un po’ di tempo alla pulizia delle piante di fragole anche dopo che è passato il periodo della raccolta previene la diffusione di eventuali patogeni, e arieggia le piante.

fragole coltivate correttamente

  • Togliere le piante figlie, generate all’apice degli stoloni, che se vengono lasciate crescere e radicare in loco, porterebbero ad un grande infittimento della coltura. È meglio asportarle e piantarle altrove alle giuste distanze. Si può leggere, a questo proposito, l’articolo dedicato alla moltiplicazione delle fragole.
  • Distribuire acqua solo sul terreno, senza bagnare le piante, e quindi preferire un sistema a goccia che evita di annaffiare a spruzzo con la classica canna.
  • Non concimare troppo, perché le piante troppo nutrite sono più facilmente soggette agli attacchi delle malattie fungine.
  • Distribuire al suolo prodotti a base di Trichoderma, fungo antagonista che compete con i funghi patogeni presenti nel suolo, e quindi aiuta molto nella prevenzione dalle patologie fungine;
  • Fare trattamenti preventivi con un decotto di equiseto, o con corroboranti. Il primo possiamo prepararlo autonomamente, ricercando la pianta lungo scarpate e fossi, ma anche acquistarlo come prodotto già pronto all’uso se nella propria zona non si trovasse facilmente. Questa specie infatti è ricca di silicio e stimola le piante ad essere più resistenti alle possibili malattie. I corroboranti invece sono prodotti di origine naturale che si trovano in commercio in libera vendita (non è necessario il “patentino” per comprarli) e svolgono la funzione preziosa di potenziare le difese naturali delle piante e di prevenire molte patologie e attacchi di insetti dannosi. Devono essere diluiti in acqua e irrorati con una certa regolarità, non basta una volta perché se ne possa apprezzare l’effetto. Tra i corroboranti comuni citiamo ad esempio le farine di roccia, la propoli, la lecitina.
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Preparare il macerato di equiseto. Un utilissimo rimedio preventivo, per aiutare le piante di orto e frutteto a essere più resistenti alle patologie, scopriamo come auto produrlo.

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Le più comuni malattie delle fragole

Le misure preventive suggerite, numerose ma non così difficili da applicare, valgono per prevenire le malattie delle fragole in generale. Tuttavia non è da escludere che queste si presentino lo stesso, soprattutto nelle annate molto difficili, ed è utile imparare a riconoscerle e sapere come difendere le piante con i prodotti naturali fai da te o con quelli ammessi in agricoltura biologica.

Vediamo quindi quali sono le più comuni patologie a carico delle fragole e come gestirle in una coltivazione a basso impatto ambientale.

Botrite della fragola

Il fungo Botrytis cinerea è capace di colpire molte specie vegetali, soprattutto durante le primavere molto umide e nelle coltivazioni in serra, dove si forma tanta condensa. La patologia che causa questo fungo è la botrite, può colpire anche i fiori, ma soprattutto i frutti in via di maturazione, che si trovano coperti dalla classica muffa grigiastra. Per questo la patologia prende il nome comune di muffa grigia.

Fortunatamente per la fragola è registrato l’utilizzo di un prodotto molto ecologico ed efficace, a base del Bacillus subtilis, che svolge azione fungicida e con un ridotto tempo di carenza, ovvero l’intervallo minimo di tempo che deve passare tra il trattamento e la raccolta, in questo caso di 3 giorni. Ciò significa che il trattamento potrebbe essere fatto anche poco prima della maturazione delle fragole, alla comparsa dei primi sintomi, per evitare che questi si diffondano sui frutti ancora sani. Anche se il prodotto è innocuo per la nostra salute, è importante leggere tutte le indicazioni riportate in etichetta o sul foglio illustrativo prima di usarlo. Altro prodotto simile, contro la botrite della fragola, è a base del Bacillus amyloliquefaciens.

Oidio sulle fragole

L’oidio o mal bianco nel caso della fragola è causato dal fungo patogeno Sphaerotheca macularis, favorito dall’umidità e da temperature di 20-25 °C, quindi primaverili. I sintomi sono simili a quelli di altri funghi che determinano l’oidio su altre specie, chi fa orto avrà visto il mal bianco su zucche e zucchine: si manifesta con chiazze biancastre polverose, che in questo caso virano poi al rosso violaceo. La patina biancastra può coprire anche i frutti.

Contro l’oidio è molto utile irrorare sulle piante di fragola del comune bicarbonato di sodio, tipo 10-15 grammi/litro di acqua, e ripetere più volte il trattamento se necessario. Ancora meglio si può impiegare il bicarbonato di potassio, che però, a differenza del bicarbonato di sodio, è a tutti gli effetti un prodotto fitosanitario utilizzabile ad intervalli di 7-10 giorni. Interessante anche un prodotto fitosanitario a base di olio essenziale di arancio dolce, registrato per le fragole su oidio e anche contro i tripidi, svolgendo quindi contemporaneamente azione fungicida e insetticida. Anche questo prodotto è ammesso nella difesa biologica certificata, e chi vuole ispirarsi a tale metodo per le proprie coltivazioni può sceglierlo.

Contro l’oidio anche in questo caso è possibile fare trattamenti con prodotti a base di zolfo, previa lettura attenta di tutte le indicazioni riportate sull’etichetta.

I prodotti fitosanitari, anche quelli ammessi in agricoltura biologica, si possono acquistare se si è in possesso del “patentino”, ovvero il Certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo, che si ottiene frequentando un corso di 20 ore e superando il relativo esame.

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Bicarbonato di sodio e di potassio. Impariamo a contrastare le malattie delle piante usando il bicarbonato: ecco una guida approfondita.

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Vaiolatura

Questa patologia può manifestarsi sulle fragole soprattutto in autunno e in primavera, quando le piogge sono frequenti e le temperature attorno ai 20 °C.

Possiamo riconoscere la vaiolatura notando sulle foglie delle fragole delle piccole macchie brune circolari, che diventano chiare al centro e attorniate da un bordo scuro. Se non si interviene, le foglie possono andare incontro a completo disseccamento, quindi è importante eliminare tutte le parti colpite quando la malattia è ancora agli stadi iniziali, e in casi di forre umidità si può valutare se trattare con un prodotto rameico come gli ossicloruri di rame. Importante rispettare le dosi e fare il trattamento nelle ore più fresche della giornata. Nel caso della fragola, il tempo di carenza che si legge in etichetta è di soli 3 giorni. Come anticipato sopra, conviene però puntare molto sulla prevenzione e trattare regolarmente con equiseto e corroboranti.

fragola: vaiolatura sulle foglie

Vaiolatura delle fragole. Foto di Sara Petrucci.

Antracnosi del colletto

Si tratta di una patologia data dal fungo Colletotrichum acutatum, particolarmente favorita dall’umidità del terreno, e che si può manifestare su tutti gli organi della pianta, come piccioli, stoloni e peduncoli che mostrano lesioni incavate e scure, che possono diventare vere e proprie strozzature in quei punti. Sui frutti possiamo notare macchie brune tondeggianti ed infossate.

Alla comparsa dei primi sintomi di antracnosi del colletto sulla fragola è fondamentale eliminare ed asportare tutte le parti colpite e anche in questo caso valutare di fare un trattamento, per esempio con la poltiglia bordolese.

Scheda riassuntiva

Malattie della fragola

Principali malattie della fragola:

  • Botrite o muffa grigia. Trattamenti: bacillus subtilis.
  • Oidio o mal bianco. Trattamenti: bicarbonato di sodio o di potassio, zolfo.
  • Antracnosi del colletto. Trattamenti: rame.
  • Vaiolatura. Trattamenti: rame.

Pratiche per prevenire:

  • Mantenere distanze tra le piante.
  • Terreno drenante.
  • Togliere foglie secche e piante figlie.
  • Innaffiare sul terreno.
  • Concimazione moderata.
  • Usare equiseto.

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Articolo di Sara Petrucci

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