I più fortunati di noi hanno un giardino. Può essere anche piccolo e un penalizzato in quanto a esposizione al sole, ma questo non toglie che possa ospitare ortaggi e che questi possano essere coltivati con i bambini cogliendo numerose opportunità educative.
Arricchire il nostro spazio verde con piante che producono alimenti può migliorare la qualità della nostra vita e il nostro rapporto col cibo. Per esempio, può farci comprendere meglio la stagionalità di alcuni ortaggi indirizzando le nostre scelte di spesa alimentare.
In questo articolo scopriremo come realizzare un edible garden, ossia un giardino commestibile, e in particolare come farlo insieme ai bambini, a scopo didattico ma anche e soprattutto per passare del tempo con loro, coinvolgendoli in un’attività all’aria aperta e a contatto con la natura.
Indice dei contenuti
Edible garden: di cosa si tratta
L’edible garden (letteralmente: giardino commestibile) non è altro che un giardino che ospita piante edibili. Non richiede quindi altra rivoluzione che quella di decidere di aggiungere nel nostro giardino “tradizionale” ortaggi o altre piante a uso alimentare.
Oltre alle piante da orto, che non hanno bisogno di una presentazione, possiamo scegliere viti, lamponi, ribes, corbezzoli, rovi senza spine, uva spina, mirtilli, fragole o fragoline di bosco e altro adatto alla coltivazione nel nostro ambiente. I piccoli frutti sono anche particolarmente graditi ai bambini e quindi molto adatti per essere coltivati con loro.
Le piante orticole se vengono gestite con cura possono portare un valore estetico allo spazio verde e quindi nulla togliere alla funzione ornamentale del giardino.
Cosa serve per realizzare l’edible garden
Per inserire in giardino piante da orto serviranno alcuni attrezzi molto semplici e il materiale di propagazione vegetale (in parole povere semi, bulbi, tuberi o piantine).
Gli attrezzi
Le attrezzature per fare l’orto coi bambini sono semplicissime: non occorre una motozappa, che sarebbe pericolosa e rumorosa. Tutti i lavori li faremo a mano, visto che tanto per coinvolgere i più piccoli le nostre coltivazioni saranno necessariamente in piccola scala.
Procuriamoci quindi una paletta da trapianto e una zappa. L’ideale sarebbe averne anche a misura di bambino, in modo che i piccoli possano lavorare al pari degli adulti.
Evitiamo gli attrezzi finti di plastica: stiamo proponendo un lavoro reale e sarebbe penalizzante affidare ai bambini strumenti non in grado di compierlo.
Dove trovare semi, bulbi, tuberi e piante
I semi per il nostro giardino commestibile possiamo acquistarli in negozi specializzati prestando attenzione alle indicazioni di coltivazione presenti in etichetta e, soprattutto, alla presenza del logo che rende riconoscibili quelle utilizzabili in agricoltura biologica.
Alcuni semi di ortaggi li abbiamo in dispensa. Stiamo parlando, ad esempio, dei legumi secchi, quali fagioli, ceci, lenticchie,… Possiamo utilizzare anche gli spicchi dell’aglio, i tuberi di patata o i rizomi di topinambur.
Per sapere quando seminare può essere utilizzato il nostro “calcolatore di semina”.
Le piante possiamo ottenerle realizzando un semenzaio domestico, sempre coinvolgendo i bambini, oppure acquistandole. Preferiremo, naturalmente, quelle coltivate con le tecniche dell’agricoltura biologica.
Piantare e seminare l’edible garden
Come anticipato, per realizzare un edible garden non dobbiamo fare altro che inserire piante ortive o di interesse alimentare nel giardino che già abbiamo.
Per avviare questa trasformazione occorre solo qualche indagine riguardante le piante che meglio si adattano all’ambiente in cui viviamo, per cui verificare il tipo di terreno e soprattutto la presenza di luce e gli spazi disponibili.
Bisogna quindi procurarsi semi, piantine o altre parti di pianta che ne consentono la moltiplicazione e procedere a semina e trapianto nel periodo corretto.
Alcune piante, come i legumi, si possono seminare direttamente nei settori del giardino in cui intendiamo inserirli, per altre è meglio mettere piantine già formate.
Dopo aver scelto la localizzazione delle nostre piante sparse, ecco cosa fare:
- Smuovere la terra con una paletta.
- Fare dei buchi profondi 3-4 cm
- Interrare qualche seme
- Ricoprire e dare un po’ d’acqua.
In funzione delle dimensioni del giardino e del tipo di piante presenti, nel caso dei piselli e dei fagioli si potranno scegliere varietà rampicanti o nane. Un criterio di scelta per i fagioli potrebbe essere quello del colore e della bellezza del fiore o del legume.
Per gli ortaggi di stagione, per i quali è facile reperire le piantine, potremo procedere in modo analogo, salvo scavare una buca sufficientemente ampia per ospitare la zolla di terra che accompagna la pianta. Nella logica dell’edible garden eviteremo, anche in questo caso, di porre molte piante le une vicine alle altre, ma le disperderemo nel giardino quasi a dissimularne la presenza.
La stessa cosa può essere fatta con i bulbi di aglio, cipolla, scalogno e porro, nonché con i rizomi del topinambur o con le piante di piccoli frutti o con aromatiche erbacee, quali basilico e prezzemolo. Il primo potrebbe essere accolto nel giardino con più varietà, come quelli genovese, greco e violetto. Non dimentichiamo che il topinambur potrebbe unire la presenza di fiori in tarda estate – inizio autunno e la necessità di scavare per raccogliere i rizomi.
Un aiuto per la memoria
In un contesto in cui le piante da orto vengono piantate in giro per il giardino è importante tenere traccia di dove vengono messe, per potercene prendere cura regolarmente e non fare confusione tra le diverse specie presenti. A questo scopo possiamo piantare dei picchetti a cui applicare delle targhette.
La realizzazione di questi cartellini può essere un’altra attività da fare coi bambini, diventa occasione di esprimere creatività artistica.
Coltivare con i bambini: cosa fare in base all’età
Le occasioni di apprendimento per i bambini in un giardino commestibile sono molte, sia svolgendo allestimento e cure colturali, sia tramite l’osservazione quotidiana che consente ai bimbi una conoscenza intima delle piante e dei molti animali che si muovono nei loro dintorni, parassiti inclusi.
Dare l’acqua è molto coinvolgente e suggerire loro di bagnare la terra e non le foglie consentirà, oltre che di evitare malattie, di far comprendere che l’acqua viene assorbita dalle radici.
Coltivare con i bimbi piccoli
Quando i bambini sono piccoli è importante coinvolgerli offrendo loro la possibilità di giocare con la terra, sia per far vivere esperienze sensoriali, sia per fargli sperimentare questo materiale solitamente ritenuto “sporco” e da evitare. Il momento della piantagione è indicato per questo.
Mentre si svolgono le varie operazioni, è utile ripetere più volte il nome dei materiali e degli attrezzi usati, così rendere familiari i termini “paletta”, “bulbo”, “terra”, “seme”, “pianta” e i nomi delle piante (fagiolo, fragola, ecc.).
Coltivare con i bimbi di 6+ anni
Le operazioni di scavo delle buche per l’edible garden è fattibile facilmente da bambini di 6 anni o più, con la supervisione di un adulto. Possiamo dare importanza al loro parere rispetto alla scelta della posizione delle piante.
I bambini che sanno scrivere possono realizzare i cartellini identificativi delle piante, ed è importante sollecitare ricerche o fornire nozioni sulle piante che si vanno a coltivare.
Fotografare i risultati del proprio lavoro è un altro fattore di coinvolgimento, che può portare anche un passa parola positivo, mostrando a parenti e amici le proprie piante edibili in giardino.
E dopo l’allestimento?
Dopo aver piantato le piante in giardino bisogna seguirle, a cominciare dall’irrigazione. Questo sarà un primo divertimento per i bimbi, ma anche un compito che richiede costanza.
Nella gestione di alcune piante, come per i legumi rampicanti, sarà necessaria una collaborazione con gli adulti, anche questa occasione di stampo educativo, e la stessa cosa potrebbe accadere per le cure colturali. La sfemminellatura dei pomodori, cioè l’eliminazione dei rami supplementari che nascono alla base delle foglie, o la legatura del fusticino al tutore, oltre a sollecitare tale collaborazione bambino-adulto, offrirà occasioni di apprendimento, come imparare a fare i nodi.
L’aggiunta periodica di un fertilizzante liquido per l’agricoltura biologica manterrà fertile l’orticello e potrebbe permettere ai bambini più grandi di scoprire il criterio della diluizione divertendosi a fare qualche calcolo.
Articolo di Emilio Bertoncini
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