Gli ortaggi sono ricchi di sali minerali e vitamine, quando le verdure vengono cucinate alcune di queste sostanze restano nell’acqua di cottura. Per questo motivo è una buona idea riutilizzare l’acqua per l’irrigazione.
L’acqua di cottura è comoda in particolare per le piante in vaso, che in genere sono vicine alla cucina e andrebbero comunque irrigate. La coltivazione in vaso inoltre, non avendo la ricchezza di un ambiente in cui far crescere la pianta, è quella che più beneficia di un apporto di sostanze.
Non bisogna pensare che l’acqua delle verdure bollite sia un vero e proprio concime, ma nell’uso quotidiano qualche nutrimento lo apporta ed è per questo una buona pratica utilizzarla nell’irrigazione. I sali minerali e gli altri microelementi che fornisce sono di origine vegetale, per cui certamente utili alle colture dell’orto o del balcone. Dal punto di vista ecologico è vero che è un’azione molto piccola: comporta semplicemente il risparmio di qualche litro d’acqua. Si tratta di uno dei tanti ricicli possibili nella vita quotidiana, che se imparassimo tutti a mettere in atto diminuirebbe l’impatto sull’ambiente del nostro stile di vita. Inoltre non costa nulla, per cui perché non farlo?
Alcune accortezze per non danneggiare le piante
Non sempre l’acqua di cottura è ottimale da usare, bisogna avere alcune attenzioni per evitare di danneggiare le piante. Sono quattro semplicissime precauzioni che vediamo qui di seguito.
- Senza sale. Se le verdure sono state lessate in acqua salata non bisogna assolutamente utilizzarla per le piante, si rischierebbe di danneggiarle in modo irreparabile.
- Evitare l’acqua delle patate. Le patate rilasciano molto amido nella loro acqua di cottura, meglio quindi evitare di usarla per irrigare le piante.
- Solo ortaggi bio. Se le verdure non sono biologiche possono rilasciare nell’acqua tossine provenienti da pesticidi o altri prodotti chimici utilizzati nella coltivazione. Ovviamente si tratta di residui minimi, ma chi vuole coltivare l’orto con metodo totalmente biologico dovrebbe evitare.
- Temperatura ambiente. Ovviamente non bisogna innaffiare i vasi direttamente con l’acqua bollente: l’ideale è dare alle piante acqua a temperatura ambiente, per cui occorre lasciarla raffredare.
Articolo di Matteo Cereda
Ho sempre desiderato non buttare l’acqua di cottura delle verdure, ma ovviamente essendo salata non l’ho mai utilizzata per annaffiare. Quale alternativa? Cuocere le verdure senza sale e condirle successivamente? Si ottengono gli stessi risultati in termini di sapore della verdura cotta?
Non ci sono molte alternative: consiglio di usare l’acqua solo quando non si sala in cottura. Salando dopo la differenza si sente a mio parere e non val la pena evitare di farlo solo per preservare l’acqua.
Vedo che qui non si rammenta l’acqua di cottura della pasta. È possibile utilizzarla? Oppure come quella delle patate potrebbe essere dannosa?
Il punto principale sull’acqua della pasta è che in genere viene salata, a quel punto il problema principale diventa il sale. Se non salata come per le patate si può usare senza eccessi (non sempre).
si può utilizzare l’acqua di ammollo dei legumi per irrigare le piante?
Si, usala pure.
Acqua di scarto cottura pomodoro non salate è buona per irrigare piante in vaso?
Grazie
Direi di si, se non salata e ovviamente temperatura ambiente.