Mulching è una parola inglese con diversi significati: vuol dire “copertura del terreno” ma anche “concime”. Nel giardinaggio indica una tecnica di taglio erba che prevede di non raccogliere il materiale di sfalcio: il tosaerba lo sminuzza in piccole parti che verranno lasciate nel terreno, a reintegrare sostanza organica.
Si parla di mulching anche in ambito agricolo, quando vengono sminuzzate piante o altro materiale vegetale da lasciare sul terreno, per formare uno strato nuovo. Questa pratica è virtuosa a livello ecologico e rappresenta l’opportunità per arricchire un terreno tramite il suo stesso manto erboso. A volte la parola “mulching” viene usata anche per descrivere la semplice pacciamatura, in questa sede approfondiamo però la tecnica nella cura del prato.
La pratica del mulching è nata negli USA all’inizio degli anni 90, per ridurre i residui erbosi da smaltire nelle discariche. Da tempo il mulching è diffuso anche in Italia, grazie anche a rasaerba sempre migliori, appositamente studiati per sminuzzare il materiale vegetale di risulta durante il taglio. Per questo sta diventando una tendenza nel giardinaggio.
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Cosa significa taglio erba mulching
Il taglio mulching consiste semplicemente nel lasciare sul posto l’erba rasata, per effettuarlo serve un tosaerba privo di cestello, che rilascia direttamente il materiale vegetale sul terreno.
Nel giardinaggio si esegue un mulching polverizzante, visto che più lo sminuzzamento è accurato e più la decomposizione dell’erba risulterà veloce, evitando l’effetto feltro e in generale difetti estetici al manto erboso. Con “effetto feltro” si intende la formazione di uno strato di materia vegetale morta che a lungo andare secca e crea una copertura dannosa per l’erba viva del prato.
Un buon mulching richiede quindi un tosaerba che sia predisposto per lo sminuzzamento fine e tagli abbastanza frequenti.
Un corretto taglio mulching ha un effetto molto positivo sul suolo: riportando il materiale si concima in modo naturale. Nel taglio classico si asporta materia vegetale, impoverendo gradualmente il terreno. Restituendo alla terra quanto tagliato si mantengono acqua ed elementi nutritivi sul posto. Questo rende sano e uniforme il manto erboso e permette di risparmiare sui concimi e anche sulle irrigazioni.
Come fare mulching per un prato sano
Il taglio mulching è un concetto estremamente semplice: l’erba tagliata si lascia sul posto, per cui una volta tagliato si decomporrà sul posto.
Una buona gestione del prato richiede in primo luogo tre importanti accortezze:
- Il tosaerba deve essere predisposto a sminuzzare finemente quanto tagliato. L’uso di un attrezzo di alta qualità è fondamentale.
- Il prato deve essere tagliato spesso. Non è pensabile fare mulching con erba alta, un taglio frequente è necessario.
- L’erba va tagliata quando è asciutta, per evitare che il triturato si compatti impastando la macchina rasaerba.
Inoltre altri due consigli utili sono controllare con frequenza che la scocca dell’attrezzo tosaerba sia pulita, eliminando eventuali residui e variare la direzione di taglio in modo da rendere più omogeneo il lavoro.
Quali sono i materiali da triturare
Nel giardinaggio il mulching viene sempre effettuato con la stessa erba che si taglia. Potremmo sminuzzare anche foglie e fieno, ma in un contesto di manto erboso non si può aggiungere ulteriore materiale.
Nel caso in cui si voglia fare mulching con corteccia, paglia o cippato di ramaglie è bene procedere con attenzione, perché sono materiali che non contengono azoto e decomponendosi lo sottraggono al suolo.
Quando va eseguito il taglio
Nella cura del prato è molto importante quanto spesso tagliare l’erba. Il taglio mulching, deve essere fatto frequentemente e nei periodi adeguati. L’erba cresce di più nella bella stagione, per cui con la primavera i tagli devono essere effettuati regolarmente, in certi momenti anche con cadenza settimanale.
Come già accennato è importante che l’erba sia abbastanza asciutta.
In autunno vale la pena spesso sospendere il taglio mulching, perché da un lato è difficile trovare momenti in cui il prato è asciutto, dall’altro le temperature che si abbassano non consentono una buona degradazione dei residui e vi è il rischio di sviluppare marciumi nel tappeto erboso. In generale il mulching va effettuato quando i microrganismi del suolo sono in piena attività, quindi con una temperatura superiore ai 10° C.
Vantaggi del mulching
Il mulching ha molti lati positivi, che è bene elencare uno per uno.
- Consente un risparmio d’acqua per l’innaffiatura, grazie alla riduzione dell’evaporazione e all’apporto di sostanza umida.
- Richiede minor fatica nel lavoro di taglio erba e minor tempo: non serve fermarsi durante il taglio per svuotare il cestello.
- Mantiene il manto erboso rigoglioso, anche senza concimazione: l’erba che si deposita dopo essere stata finemente sminuzzata, rilascia sostanze nutritive nel terreno e rende il prato florido.
- Valore ambientale. Quando si falcia l’erba, si priva il prato di 1/3 delle sostanze nutritive, poiché il tessuto di erba rimosso, contiene sostanze utili per il terreno. Usufruendo della tecnica del mulching, è possibile recuperare fino al 20% del fertilizzante applicato in precedenza, riducendo così gli sprechi inutili.
- Un terreno vivo e attivo. L’erba sminuzzata rimasta sul terreno lo rende umido e ricco di materia organica, questo aiuta la presenza di organismi che lo renderanno soffice, il tutto senza spendere soldi per il fertilizzante.
- Prato verde anche in estate. Il mulching permette di avere un prato più resistente a calore estivo e siccità.
Svantaggi del mulching
Il mulching non si può fare ovunque e in particolare non si adatta a prati inglesi e giardini di erba fine e curatissima, dipende quindi dal tipo di erba. Questo metodo è ottimo per contesti di erba rustica, mentre ci sono contesti in cui i residui di sfalcio risalterebbero alla vista.
All’estremo opposto anche su prati non curati è sconsigliabile: dove il manto erboso è trascurato la copertura del suolo può favorire la crescita di erbe infestanti e lo svilupparsi di patologie, per cui è importante attuare il mulching solo per prati gestiti.
Possiamo considerare svantaggio anche il fatto che questa tecnica richiede una maggior frequenza di taglio: bisogna intervenire spesso e non lasciar mai crescere troppo l’erba, altrimenti non si riuscirà a tagliarla lavorandola adeguatamente. D’altra parte anche se si taglia spesso è vero che l’operazione richiede minor tempo, per cui si compensa il lavoro.
Inoltre è utile sapere anche che il tosaerba mulching ha un maggior consumo di energia elettrica o di carburante, se parliamo di tagliaerba a scoppio. Infatti deve fare un lavoro doppio: oltre al taglio anche sminuzzare l’erba.
La scelta del rasaerba mulching
Scegliere il giusto tosaerba rende il lavoro di giardinaggio piacevole e soddisfacente e consente di risparmiare tempo. La scelta di un tagliaerba mulching non è semplice: bisogna considerare tutte le caratteristiche, prestare molta attenzione alla qualità del taglio e del motore, ma anche alla capacità di sminuzzare in parti minuscole. Il rasaerba in un unico passaggio svolge contemporaneamente tre compiti: taglia l’erba, la sminuzza e la riposiziona sul prato stesso.
Proprio per questa complessità vale la pena selezionare un prodotto di alta qualità, rivolgendosi a un marchio conosciuto e affidabile. Ad esempio i rasaerba STIHL, che ereditano anche la tradizione degli attrezzi Viking, sono una garanzia.
L’acquisto di un rasaerba mulching ha indubbi vantaggi, come abbiamo visto, e permette di evitare di avere un cestello da svuotare periodicamente durante il lavoro e, a fine taglio, dei cumuli di erba da smaltire.
Possiamo optare sia per un rasaerba classico con funzione mulching che per un robot tosaerba automatico.
Tagliaerba mulching classico
Esistono degli ottimi tagliaerba pensati per effettuare il mulching, rispetto ai modelli a cestello sono abbastanza riconoscibili: hanno una campana di taglio più alta e un lama con una contro elica, che permette di mantenere l’erba sospesa e fare un taglio più omogeneo. Inoltre non presentano fori di scarico e cestello di raccolta. Ci sono poi modelli combinati, dove si può decidere se raccogliere o lasciare sul terreno l’erba triturata.
Robot tagliaerba
Il robot rasaerba è un attrezzo davvero utile per chi non ha tempo e voglia di gestire il taglio prato. Si tratta di piccoli dispositivi motorizzati che sono in grado in autonomia di percorrere tutta la superficie di prato, tagliando al loro passaggio. Il concetto è analogo ai vari robot aspirapolvere in uso negli interni.
Automatizzare l’operazione di taglio significa potersi permettere di farla molto spesso e avere un prato sempre perfetto. Questa condizione è l’ideale per il mulching, perché la materia sminuzzata viene distribuita in modo molto graduale e ha così tempo di degradarsi.
Praticamente tutti i robot tosaerba prevedono di praticare mulching, visto che sarebbe difficoltoso dotarli di un cestello per la raccolta. Per questo i robot sono un grande mezzo di diffusione di questa pratica nel giardinaggio.
Possiamo distinguere tra i rasaerba a rasoio e quelli con lame. Le lame hanno una precisione di taglio notevole, tagliando continuamente piccole porzioni di erba. I modelli a rasoio faticano durante il primo taglio stagionale o quando l’erba è alta, mentre quelli a lame non hanno problemi anche in condizioni di erba alta.
Articolo di Elina Sindoni e Matteo Cereda
Ma secondo voi lasciare gli aghi di pino sminuzzati dal taglio di un robot taglia erba sul prato, può danneggiare il prato stesso ?
Ciao Simone, gli aghi di pino acidificano, contengono tannini. In buona quantità e costantemente possono danneggiare il prato. Poi dipende da che tipo di prato e quali sono i tuoi standard.