Il compostaggio è un sistema estremamente utile a valorizzare residui organici della cucina, del giardino o del campo. Ci permette di trasformare rifiuti in una preziosa risorsa per le nostre coltivazioni.
Apportare compost al suolo, quindi sostanza organica, è indispensabile per la rigenerazione dei terreni, che in molti casi risultano depauperati di humus, minerali e microrganismi. Il compost aumenta il livello di sostanza organica e contribuisce a quei processi di rivitalizzazione del Suolo, indispensabile alla Vita ed indispensabile per tutti noi che dipendiamo imprescindibilmente dalla Terra.
Scopriamo qualcosa in più su questo processo, andando a indagare come avviene e come possiamo realizzare nel concreto un buon compost autoprodotto, una buona pratica economica ed ecologica che ognuno dovrebbe attuare.
Indice dei contenuti
Tipi di compostaggio
Esistono molti sistemi di compostaggio, e nella nostra guida valuteremo regole adatte ad ogni situazione e ad ogni materiale da processare.
Vale la pena però distinguere subito tra due grandi gruppi di compostaggio:
- Compostaggio domestico
- Compostaggio agricolo
Compostaggio domestico
Fare il compost domestico significa utilizzare tutti gli scarti organici prodotti nella vita quotidiana: sia di origine vegetale che di origine animale. Si tratta di una pratica generalmente casalinga, ma non solo, che si può effettuare in giardino, ma anche sul balcone, dotandosi di semplici compostiere.
Rappresenta un buon modo per tramutare rifiuti in prezioso ammendante da usare per l’orto o per le piante in vaso.
Compostaggio agricolo
Il compostaggio agricolo è fatto utilizzando esclusivamente residui vegetali, nella gestione di campo infatti si creano spesso scarti vegetali, quali residui di colture esaurite, rami potati e triturati, erba di sfalcio, foglie.
Si può compostare anche con sola materia vegetale e fare compost rappresenta un’ottima pratica di economia circolare e di ecologia applicata, da realizzare in azienda agricola o comunque nel campo che coltiviamo.
Dove fare il compost
La scelta del luogo è importante: il compostaggio deve essere fatto in un posto comodo di accesso e dove non disturbi. Se fatto bene il compost non puzza ma alcuni materiali possono comunque provocare odori.
Beneficia dell’ombra in estate e del sole in inverno, per questo l’ideale è farlo sotto una pianta che perde le foglie in autunno.
Possiamo farlo in tre modi:
- Cumulo. Il sistema più semplice perché non chiede strutture ed è correttamente aerato, richiede spazio (calcoliamo una base di circa 100 cm, lunghezza di almeno 100 cm, altezza 80 cm a sezione triangolare) e con il cumulo resta tutto a vista. Ottimo metodo in campo, per la sua semplicità.
- Buca. La buca è riparata esteticamente ma occorre fare molta attenzione che non vi siano ristagni di acqua, bisogna poi arieggiare il materiale. Altrimenti si incorre in marciumi e quindi cattivi odori.
- Compostiera. Usare una compostiera è ideale per il compostaggio domestico, non infastidisce esteticamente, limita gli odori e ottimizza gli spazi. Se ne trovano in commercio di diverse dimensioni, con costi anche ridotti, ma si può facilmente autoprodurre. Possiamo con una compostiera fare compost anche sul balcone.
Come avviene il processo di compostaggio
Principalmente in un ciclo di compostaggio, che dura tre o quattro mesi, dobbiamo seguire 3 indicatori principali al fine di ottenere un compost di qualità nei tempi indicati:
- Il rapporto tra il Carbonio e l’Azoto
- L’ossigenazione
- L’umidità
Con questi tre indicazioni potremmo semplicemente gestire il processo utilizzando tutti i tipi di scarti vegetali ed animali ed effettuando un compost domestico oppure agricolo; in base ai materiali, alle quantità e al relativo sistema scelto.
Approfondiamo i tre fattori di controllo da tenere d’occhio compostando.
Il rapporto tra carbonio e azoto
Il rapporto tra il carbonio e l’azoto è importante perché ci permette di preparare il corretto mix di residui in modo tale che sia appetibile ai microrganismi.
Infatti i batteri decompositori lavorano con certi livelli di queste sostanze indispensabili alla vita, e fornirgli un adeguato substrato semplifica e velocizza molto il loro lavoro, evitando rallentamenti che possono arrivare a fermare il processo.
Empiricamente possiamo riprodurre il corretto rapporto tra C/N (24 a 1 per l’esattezza) utilizzando nel pratico uno stratagemma semplice: ogni volta che aggiungo un certo quantitativo di uno scarto prevalentemente azotato, ne aggiungo almeno 2 di un altro materiale che è prevalentemente carbonioso. Possiamo aiutarci con un contenitore di un certo volume e procedere di conseguenza utilizzandolo ad ogni aggiunta.
Un’altra semplificazione per riconoscere il contenuto dei materiali in base al loro colore è questa:
- Verde = Azoto
- Giallo/Beige = Carbonio
Questo è molto generico, ma utile. Inoltre esistono i dati tecnici per i vari materiali.
Materiali verdi | Rapporto C/N (indicativo) |
Foglie e fusti freschi | 15-35 |
Residui radicali | 25-35 |
Letame fresco | 25-35 |
Materiali secchi | Rapporto C/N (indicativo) |
Paglia di cereali | 80-100 |
Materiali legnosi | 250-500 |
Stocchi mais | 50-60 |
Dati rapporto carbonio-azoto: fonte.
Ossigenazione del compost
Il compostaggio è generalmente un processo aerobico, richiede aria, in particolare ossigeno per il suo corretto svolgimento. Per questo è necessario controllare spesso il nostro mix e movimentarlo costantemente.
Questo permetterà anche un corretto controllo delle temperature e rifornirà i batteri aerobici, i nostri principali alleati, grandi utilizzatori dell’ossigeno indispensabile al loro metabolismo.
A questo proposito si effettuano periodici rivoltamenti del cumulo o rimescolamenti in buca o bidone.
L’umidità nel processo
Il nostro “impasto” deve essere sempre umido, quindi il grado di umidità dovrà essere il più uniforme possibile in tutto il mix.
Mantenerlo sempre idratato, ma non bagnato, sarà molto importante al fine della degradazione della sostanza organica, soprattutto nei periodi estivi, quando ci sono temperature elevate.
Con questa corretta gestione di umidità e altri fattori otteniamo una forma di prevenzione da insetti indesiderati (in primis le formiche).
Cosa possiamo mettere nel compost
Nel compostaggio possiamo apportare scarti organici di ogni tipo.
Dai rifiuti della cucina, che comprendono bucce di verdura e avanzi di cibo, a residui di campo e giardino, quali ramaglie e sfalcio d’erba. Anche carta e cartone, se non trattati con inchiostri o plastificazioni, sono materia carboniosa utilizzabile.
Tutto questo può essere aggiunto, ricordando sempre il giusto rapporto tra “materia verde” e “materia marrone”.
Materia verde (N)
- Bucce e scarti di verdura
- Sfalcio d’erba
- Avanzi di cibo
- Pasta (cruda o cotta)
- Pane raffermo
- Parti di piante verdi
- Buccia di agrumi
Materia marrone (C)
-
- Foglie secche
- Ramaglie triturate
- Noccioli e gusci (tritati)
- Segatura di legna (non trattata)
- Carta
- Paglia
- Fondi di caffè
Inoltre bisogna avere l’accortezza di triturare i materiali più resistenti, come i gusci di noce o le ramaglie, che impiegherebbero altrimenti troppo tempo a degradarsi.
Per i residui di potatura un biotrituratore permette di ridurli in pezzetti piccoli, adatti a un compostaggio veloce. Questo evita anche la pratica inquinante di bruciare sterpaglie.
Nell’insieme dei materiali che possiamo processare, ce ne sono alcuni a cui è importante prestare particolare attenzione.
Scarti animali nel compost domestico
La carne e più in generale i residui animali, anche cotti, potrebbero alterare il processo, poiché essendo molto ricchi di azoto, tendono ad essere molto putrescibili. Il risultato potrebbe essere di richiamare animali nei dintorni (cani, gatti in genere) e se questi residui sbilanciano il rapporto carbonio azoto anche di favorire marciumi sgradevoli nell’odore e insani.
Per ovviare a queste problematiche è opportuno sminuzzare/triturare e omogeneizzare il materiale in questione aumentando la quantità di materiale secco (carbonioso).
A chi non ha molta esperienza si consiglia nel dubbio di non compostare residui animali, cominciando con un compostaggio vegetale. Col tempo si imparerà meglio e man mano si potranno introdurre piccole aggiunte di rifiuti animali.
Cenere di legna
Un altro elemento a cui occorre prestare attenzione è la cenere di legna. Elemento molto importante poiché aggiunge importanti minerali al compost, e quindi in futuro al nostro Suolo. Dovrà essere utilizzata con aggiunte graduali e controllate.
Il motivo è che la cenere influisce significativamente sul PH, essendo molto alcalina (alza il PH, contiene idrossido di sodio). Quindi il consiglio è di utilizzarla in bassi dosaggi, indicativamente 5 kg al metro cubo.
Inoltre se disponiamo di molta cenere potremmo anche spargerla direttamente in campo/giardino/orto, nella misura di 100 grammi al metro quadrato, per un apporto consistente da praticare annualmente.
Bucce di agrumi
Le bucce di arancia, limone e altri agrumi sono un po’ lente a degradarsi, per via di sostanze cerose anche naturali che creano una patina, inoltre si tratta di un materiale per sua natura acido.
Per questo motivo è diffuso il pregiudizio che non vadano compostate. In realtà è sempre sostanza organica che può essere impiegata nella compostiera o in cumulo. L’importante è sminuzzare le bucce, per accelerare il processo, e regolare il dosaggio, evitando eccessi.
Gestione del compost
Aria, acqua e corretto mix di partenza: questa è la migliore strategia per controllare il processo, indipendentemente se utilizzate una compostiera, un cumulo, o una fossa per il vostro compostaggio.
Con queste regole base possiamo fare quello che tecnicamente è definito un compostaggio termofilo. Infatti è un processo che chimicamente produce calore e si compone di tre fasi:
-
-
- fase di colonizzazione
- fase termofila
- fase di maturazione
-
Durante il processo gestire il cumulo non significa altro che assicurare che i tre fattori spiegati siano in equilibrio: per questo dobbiamo curare il materiale che apportiamo (rapporto carbonio azoto), rivoltare e mescolare (ossigenazione) e bagnare all’occorrenza in caso di periodi siccitosi (umidità).
Quando è pronto il compost
Un compostaggio ben gestito non richiede molto tempo: con le giuste condizioni in 3/4 mesi il processo è ultimato. Naturalmente se abbiamo fatto compost domestico, continuando ad aggiungere materiale, dobbiamo conteggiare i mesi a partire dagli ultimi apporti perché tutto sia processato. Per questo nella gestione dei rifiuti organici è utile valutare di usare due compostiere.
Un buon compost si riconosce dall’aspetto: si presenta come terriccio piuttosto uniforme, non ha puzza ma piuttosto un odore di sottobosco. Se necessario possiamo vagliare il materiale prima di impiegarlo.
Teniamo conto nel calcolare le tempistiche che un periodo di freddo invernale o di aridità estiva può rallentare il processo. Se non siamo sicuri del risultato possiamo attendere qualche mese in più e utilizzare dopo 6-9 mesi il compost.
Come usare il compost
Il compost ottenuto si può usare nell’orto, in giardino o mescolandolo alla terra del vaso. L’ideale è incorporarlo utilizzando un areatore stellare nello strato superficiale del terreno, oppure in maggiore profondità con una forca-vanga o grelinette. Spesso si utilizza anche la zappa per un lavoro rapido e più superficiale. Anche le attrezzature usate sono importanti per ottimizzare il risultato.
Si può impiegare sia nella concimazione di fondo che in corso di coltivazione, dosando la quantità correttamente.
Facciamo attenzione però di apportare sempre compost ben maturo e non materia ancora indecomposta. Se vi sono dubbi ed incertezze sullo stadio di maturazione del nostro compost prodotto, è buona pratica stoccarlo per altri 20/30 giorni e arieggiandolo una volta a settimana prima di utilizzarlo definitivamente.
BUON COMPOSTAGGIO!
Articolo di Cristiano Gallinella
Ottimo, e molto esaustivo
buonasera , abbiamo un piccolo spazio che proviamo a coltivare in maniera assolutamente bio. come fare x trovare uno stallatico pellettato e non assolutamente e certamente bio? grazie
La cosa migliore è comprare letame da un allevamento bio certificato. Riguardo allo stallatico trovi indicato sul sacco se è consentito in agricoltura biologica.
posso comprare lombrichi e aggiungerli nel compost?
Puoi farlo, la cosa ideale è pensare al compostaggio in funzione dei lombrichi a questo punto (in pratica fare una piccola lombricoltura).
Chiaro semplice essenziale
Ho smesso di produrre il compostaggio perché sul fondo si creavano delle nidiate ( centinaia ) di larve di maggiolino.
Il maggiolino è un vero problema in questi casi, l’unico metodo per ridurlo è rivoltare molto spesso e se hai delle galline lasciarle razzolare un po’ quando lo fai.
Come posso ricavare azoto e ferro biologicamente . X me mie piante da fiore?
ciao,in un compost misto sono naturalmente presenti sia azoto che ferro. Anche il macerato di ortica può essere ottima fonte di ferro.
Anch’io trovo moltissime larve di maggiolino, ma per me non ha rappresentato finora un problema probabilmente perché passo al setaccio la terra prima di utilizzarla.
Ciao Matteo a giorni chiudo il cilindro compostiera con intenzione di usarlo in marzo,12 mesi dall’inizio,per ora ho usato quello
cominciato un anno fa..Avendo a disposizione una discreta quantità di bucce di banane,bucce di patate,fondi di caffè,gusci d’uovo avrei pensato di fare un liquido ricco di potassio e fosforo ma non so se è più giusto bagnare il compost oppure spargerlo
per l’orto..Mi dai un consiglio.
Un caro saluto.
Ciao Pino. Non ho capito bene la domanda, personalmente non amo molto il concime liquido, preferisco spargere sostanza organica compostata e solida che faccia da ammendante e rilasci gradualmente le sostanze.
Ciao Matteo, ho acquistato una compostiera quadrata da 300 litri. Nella parte inferiore ho messo una rete in modo che topi o altri animali non possono entrare.. Visto l’importanza dell’ossigenazione mettere un tubo in plastica centrale forellinato in modo che l’aria arrivi fino in fondo. può essere corretto?
Saluti
Luciano
Ciao Luciano, ottima idea la rete sotto, il tubo centrale può andar bene.
Scusa Matteo se sono un pò confusionario,bruttissimo momento,
Mi spiego vorrei fare un” liquido”con bucce di banane,di patate e fondi di caffè e spargerlo per l’orto anche in mancanza di ortaggi, oppure lo stesso liquido spargerlo nella compostiera..Tutto questo per arricchire il terreno,cosa è più giusto?
Grazie
ciao Pino, mi spiace molto per il bruttissimo momento. Ti mando un forte abbraccio e un augurio di tempi migliori. Rispetto alla tua idea ti rispondo con una domanda: perché hai pensato di fare un concime liquido? A mio parere il senso di fare un liquido è di rendere le sostanze rapidamente assorbibili dalle radici se si vuole concimare in corso di coltivazione. Se invece vuoi semplicemente arricchire il suolo perché non lasciare che il compost faccia il suo corso apportando le sostanze semplicemente nel mucchio del compost. Magari le bucce di banana triturale.
Rispetto alle bucce di banana mi pongo uno scrupolo in più: se non sono bio certificate sono una tipica coltura di stati dove non c’è sufficiente legislazione e controllo in tema pesticidi. Quelle bucce saranno sane da compostare? Non ho una risposta.
Salve, sto frullando l’umido di casa mia, ho trasformato un vecchio tagliaerba in una specie di frullatore e riduco tutto in poltiglia aggiungendo anche dell’acqua e subito appena fatto lo sto interrando. Volevo chiedere se questo può funzionare e se dovrei aspettare prima di interrarlo.
Grazie mille
ciao Salvatore, sconsiglio di interrare scarti organici non compostati: sviluppano alte temperature e marciumi che possono dare problemi alle radici delle piante. Sarebbe molto meglio compostare in cumulo e mettere nel terreno coltivato solo il compost ben maturo.
Buonasera, ho acquistato una compostiera che gira da mettere sul balcone. Non soda che parte iniziare. Potete aiutarmi?
ciao Domenica. Cosa mettere nel compost puoi leggerlo nell’articolo, non dimenticare di sminuzzare tutto bene, altrimenti non riuscirai poi a far girare. Se hai domande specifiche chiedi pure.
Buongiorno preparo da sola il compost per. le piante da orto (uso una compostiera di plastica), desideravo sapere se è possibile usare il compost anche nelle piante da vaso che mantengo dentro casa. Mi riferisco a piante tropicali come Monstera, Alocasia, Begonie rizomatose ecc. Pensa che possa fare cattivo odore o aumentare moscerini? Grazie
ciao Grazia, il compost può essere usato per qualsiasi pianta, una volta maturo e correttamente pronto non dovrebbe dare cattivi odori e neppure agevolare gli insetti, cose che succede invece se il processo di compostaggio non fosse completamente ultimato.
Ciao Matteo io ho una sola compostiera, non ne ho iniziata una seconda, giro ogni mese ma non rimescolando, cioè, metto al di fuori, separando sempre i mucchi a seconda di come hanno compostato, controllo umido e odore finora buoni e poi li rimetto dentro più o meno nello stesso ordine, ho iniziato dopo 6 mesi a setacciare la parte più inferiore e ad utilizzarla continuando ad aggiungere sempre materiale sopra fresco nella parte alta. Faccio male?
Ciao Daniela, non che tu faccia male, ma è un lavorone quello che fai. Secondo me fai prima a rimescolare e a gestire due compostiere, ovviamente da verificare se hai spazio per farlo, però piuttosto userei due bidoncini sovrapposti.
Salve e complimenti per l’articolo. Ho di recente comprato una compostiera da 300 litri in cui sto mettendo sia gli scarti del giardino e sia gli scarti vegetali della cucina. Inserisco tutto a strati, alternando il verde alle ramaglie, però vorrei porre due domande: la prima è se devo mischiare il materiale nella compostiera di tanto in tanto, il dubbio mi viene perché se mischiassi tutto andrei ad alterare gli strati e inoltre porterei il materiale più fresco in basso; il secondo dubbio, che deriva dal primo, è che dato che la mia compostiera è dotata di aperture in basso, con la funzione di prelievo del compost, posso semplicemente aggiungere materiale fresco dall’alto e, trascorso il tempo necessario, prelevare il compost maturo dal basso?
Chiedo scusa per la lunghezza del messaggio ma ho cercato di essere il più chiaro possibile.
Grazie.
ciao Salvatore, mischiare è utile per ossigenare e amalgamare, personalmente preferisco il rimescolamento e per questo conviene usare due compostiere. Il sistema di prelievo dal basso non ti permette di mescolare e questo implica attendere più tempo e gestire meno bene il compostaggio.
Articolo molto ben fatto.
Ho letto gli articoli e i commenti, ma rimangono ancora perplessità specialmente per i tempi..
Ho gia 2 compostiere da 280L e 200L circa, ma con una famiglia di 4 persone faccio in fretta a riempirle tutte , non ho tutto quel carbonio da aggiungere anche perchè occorrerebbe stoccarlo in qualche modo per farlo seccaree triturare, così aggiungo giornalmente i miei scarti alimentari a quando possibile aggiungo il secco e inumidisco, cerco di girere il tutto ma non è facile dentro le compostiere. Si formano spesso nuvole di moscerini sull’organico nuovo che reprimo versando un velo di cenere. In conclusione ottengo del compost a anni/compostiere alternati, verso settembre dopo aver setacciato la meta inferiore, poi lo mettonei sacchi e lo utilizzo la primavera dopo, a volte preferisco farlo ascugare prima un pò al sole. Confermo che non si producono quasi mai maliodori. Penso sarebbe utile un trituratore anche per l’organico, ma non ne conosco , se qualcuno ha idee in merito lo ringrazio…Ho provato anche prodotti per aumentare il procedimento ma non mi sembrano utili, ho anche aggiunto lombrichi comprati nei caccia e pesca che poi riutilizzo dopo la setacciatura. Certo mi piacerebbe migliorare/velocizzare il procedimento …… e comunque va seguito e per setacciarlo si fa fatica.
Grazie Matteo di questi inserti che ci permettono di imparare e condividere idee,
Grazie Giorgio. La tua esperienza è molto interessante, direi che fai tutto alla perfezione. La cenere se ne usi troppa potrebbe darti problemi e rallentare l’attività dei microrganismi. Forse meglio usare terra in quel caso. Il trituratore è un buon sistema per accelerare il processo.
Matteo, avrei una domanda: l’erba da sfalcio del prato che contiene sementi di fiori (es. tarassaco) o di erbacce (es. pabio) può essere utilizzata per il compost o è meglio non utilizzarla, in quanto i semi poi si propagherebbero con il compost? In altre parole, il processo di compostaggio uccide le sementi delle erbacce?
Grazie per la risposta
Ciao Vittorio, il processo di compostaggio dovrebbe disinnescare buona parte dei semi e dei rizomi, ma non c’è garanzia. I semi resistono a temperature piuttosto alte e possono mantenersi. A mio parere il beneficio di usare lo sfalcio è molto superiore al problema dei semi di piante infestanti, non composterei possibilmente piante ostinate come la gramigna.
Buongiorno,
Volevo sapere se posso mettere nel compost i feci del cane?
grazie mille
Ciao Anna, meglio evitare feci di animali non erbivori, che possono contenere patogeni.
Domanda
Quanto il cumulo x compost è fatto ( nei diversi strati verde e secco) come aggiungere i successivi strati?
In altre parole mentre si attende la maturazione come conservare gli scarti di verdure, frutta etc. (VERDE) ..?
Grazie
Ciao Giorgio, l’ideale è fare due cumuli, in modo da passare a un certo punto al cumulo nuovo, lasciando che il vecchio termini la sua maturazione.
Ciao Matteo , non ho ancora una compostiera , ma la vorrei comprare perché ho un orto e ho a disposizione tutta la materia verde e gialla di cui necessita. Ho da sempre un perplessità: il materiale per il compost, si predispone in una sola volta? Cioe: compro la comppstiera, la monto, faccio gli strati e aspetto. Non vado periodicamente ad aggiungere gli scarti di frutta e verdura della mia cucina(e dell’ orto)? O si , è possibile (sinche è piena, ovviamente )? Perché io avrei necessità di trovare una soluzione per tutti questi scarti compostabili che produco in cucina… piu che altro per rimescolare non lo capisco..
Ciao Sabina, la compostiera si riempie man mano. Poi è da capire se prendi una compostiera in cui si preleva da sotto il materiale più vecchio, in questo caso puoi gestirla man mano perché riempi in alto (a volte è utile dare comunque una rimescolata con un bastone, ma non spostando troppo il sotto e il sopra). In alternativa puoi usare due compostiere. Quando la prima è piena dovrai aspettare un po’ di tempo (qualche mese) e nel frattempo riempi la seconda. Quando la seconda è piena avrai compost pronto nella prima e quindi potrai svuotarla.
Ciao, avendo a disposizione molto truciolato di abete che uso anche come lettiera per le galline mi chiedevo se si potesse aggiungere alla compostiera per produrre più compost oltre appunto a quella che uso per le galline, per intenderci buttare sul compost direttamente il truciolato “pulito” senza averlo usato come lettiera per avere più produzione di concime, potrebbe funzionare o si altera troppo?
Grazie. Saluti:
Ciao Luca, tieni conto che si tratta di una sostanza che acidifica, quindi a mio avviso puoi usarla ma con moderazione. Inoltre ai fini di bilanciare il compost ovviamente devi equilibrare il truciolato (materia “bruna” carboniosa) con una buona dose di materia “verde” azotata.
Buongiorno volevo sapere se posso mettere la compostiera in pieno sole non avendo alberi che fanno ombra e come posso ombreggiarla Grazie
Ciao Mirko, se non hai una zona d’ombra metti la compostiera al sole, possibilmente riparandola con un telo ombreggiante durante i mesi caldi.
Ciao Matteo, come potrei compostare e trasformare in concime le feci e urina umane?
grazie!
Ciao Silvia, il tema è complesso e non ho esperienza su questo. Cerca “compost toilet” troverai articoli e video che possono darti spunto. Fondamentale avere attenzione alle condizioni sanitarie per non trasmettere patogeni.
ciao Matteo, grazie mille intanto. Cosa ne pensi dei vari acceleratori per il compostaggio che vengono venduti commercialmente, molti indicati anche per agricoltura biologica? Non vengono mai citati su guide come questa, eppure sulle confezioni indicano dei tempi di preparazione del compost veramente ridotti (circa 6 settimane).
Ciao Daniele
Metto le mani avanti: è un tema che non ho mai approfondito come si deve.
Gli attivatori chimici personalmente li escludo a priori. Altri attivatori di origine naturale possono essere utili in casi ad esempio di compostaggio sul balcone. Secondo me se si composta su terra, si può farne a meno, perché i microrganismi utili col tempo popoleranno la compostiera, come anche i lombrichi. Il miglior attivatore gratuito che puoi usare è non svuotare mai completamente la compostiera: il compost già formato attiva poi il nuovo materiale.
Sono un po’ scettico sul compostaggio in 6 settimane, probabilmente presuppone che venga tutto triturato finemente.