Si sente spesso parlare della possibilità di utilizzare il fondo di caffè come concime naturale per l’orto, a volte questa sostanza viene dipinta come un miracoloso fertilizzante gratuito da distribuire immediatamente sulle piante.
In realtà sarebbe meglio non mettere direttamente questa sostanza sul terreno dell’orto: i fondi di caffè hanno ottime proprietà e contengono sostanze utili, ma devono essere compostati prima di usarli come concime.
Il caffè già usato, che provenga dalla moka o da una macchinetta, è un residuo che finirebbe tra i rifiuti ed è quindi disponibile gratuitamente, per cui utilizzarlo è un’ottima cosa: si tratta di un riciclo che unisce risparmio economico ed ecologia. Bisogna farlo però nel modo giusto, evitando soluzioni facili ma poco approfondite.
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Le proprietà del fondo di caffè
I fondi di caffè sono indubbiamente ricchi di sostanze utili all’orto, in particolare contengono gli elementi nutritivi fondamentali per la crescita delle piante: hanno un contenuto di azoto molto alto e una buona concentrazione di fosforo e potassio. Ci si trova anche magnesio e vari sali minerali.
Insomma siamo davanti a un rifiuto organico davvero ricco: sarebbe un peccato buttarlo via ed è corretto valorizzarlo, a patto di farlo nel modo giusto, cioè inserendolo con altre sostanze organiche nel cumulo del compostaggio oppure nella compostiera.
Non un buon concime direttamente
Sul web ci sono tanti articoli che invitano a fare uso dei fondi di caffè come fertilizzante per l’orto o per le piante in vaso. Gran parte di questi sono scritti in modo approssimativo, per guadagnarsi qualche condivisione sui social network . Il punto di partenza è sempre lo stesso: la presenza di azoto e altre sostanze utili. Tuttavia anche le bucce di frutta e verdura sono potenzialmente fertili e contengono elementi nutritivi, ma per utilizzarle bisogna fare il compost. Per i fondi di caffè funziona nello stesso modo, non sono un elemento adatto tale e quale per una concimazione dell’orto biologico.
Il fondo di caffè così come estratto dalla moka è una materia che può facilmente portare muffe, diventando causa di malattie funginee. Non dobbiamo dimenticarci che il caffè usato viene impiegato anche come substrato per la coltivazione dei funghi. Siccome i chicchi di caffè sono triturati finemente può essere che vengano degradati in modo corretto e che la loro presenza non sia nociva, tuttavia è un rischio in più che possiamo facilmente evitare.
In secondo luogo stiamo parlando di una sostanza acidificante, che influisce sul ph del terreno. Se per le piante acidofile questa caratteristica potrebbe essere ottimale per la gran parte delle colture orticole meglio fare attenzione a non esagerare.
Utile nel compostaggio
Il fondo di caffè è molto positivo se viene aggiunto al mucchio del compost: grazie a una corretta decomposizione, tutte le sostanze utili di cui abbiamo parlato vengono rese disponibili alle piante, in un modo sano e facilmente assimilabile.
Ovviamente nel compostaggio il caffè non deve stare da solo: viene mischiato ad altre sostanze vegetali derivate da scarti di cucina e giardino. In questo modo in genere l’acido dei fondi di caffè si controbilancia con la presenza di altre sostanze di natura basica, ad esempio la cenere, e cessa di essere un problema.
Fondi di caffè contro le lumache
I fondi di caffè vanno bene anche per allontanare le lumache dall’orto, per questo molti li spargono sul terreno formando strisce attorno alle aiuole coltivate. La barriera che crea il caffè è la stessa che può provocare qualsiasi sostanza polverosa: infatti la polvere aderisce ai tessuti molli dei gasteropodi mettendoli in difficoltà. Allo stesso modo si utilizza spesso anche la cenere.
Tuttavia questa forma di difesa è molto estemporanea: basta una pioggia o dell’eccessiva umidità a vanificarne l’effetto e a lasciare che le lumache entrino indisturbate nell’orto. Per questo motivo consiglio di valutare metodi migliori quali le trappole di birra.
Nel mio orto io porto gli scarti della frutta e verdura, pane secco. Trito tutto con la vanga poi mescolo con la terra così interrando il tutto. Sbaglio facendo così?
Ciao Carmen, mettere materia organica non compostata nel terreno è sbagliato: nel processo di decomposizione potrebbero svilupparsi marciumi che aggrediscono anche le piante. La cosa migliore è fare il compost con gli stessi scarti di cui parli, lasciando maturare qualche mese, poi vangarlo nell’orto.
L’articolo mi è stato utile ma avrei voluto più notizie per fare il compostaggio per esempio: il tempo di macerazione,il recipiente per farlo, e altre notizie per farlo bene.
Ciao Antonio, riguardo il compostaggio ho scritto un articolo dedicato: come fare il compost, puoi fare riferimento a quello per trovare le indicazioni che chiedi.
Ho trovato l’articolo molto soddisfacente, in particolare la parte relativa ai fondi del caffè. Grazie
Grazie, interessanti i commenti e le informazioni. Sto valutando diverse opportunità, non ultima la possibilità di mettermi in agricoltura. Maria
ho trovato utili gli articoli ed ho corretto grazie a voi il mio sistema, portando tutti i generi al compostaggio in una compostiera in giardino ed utilizzando via via il compost dopo almeno 6-7 mesi
Ciao Matteo bello questo articolo. Sarebbe ancora più bello ed esaustivo se mettessi anche dei dati, come ad esempio quanto è questo grande apporto di azoto, quanto è il ph del materiale. Sai tutta la sostanza organica è acidificante. Lo è per la natura del materiale. La sostanza organica compostata va a influire sulla csc e quindi sull’acidità è la ferrilità del suolo. Un po’ di dati servirebbero a far capire qualcosa di più a tutti
Ciao Andrea, grazie dello spunto. Qualche dato: il fondo di caffè ha un 1,6% circa di azoto e un ph intorno ai 5. Segnalo questo interessante pdf dedicato proprio a valorizzare questa sostanza.
salve volevo sapere e sbagliato proteggere le piantine di pomodoro o altri ortaggi con l’erba tagliata fresca del prato? grazie
Ciao Giudy, leggi il post su la pacciamatura con sfalcio d’erbapacciamatura con sfalcio d’erba.
Abbiamo la pianta del fico che ha perso tutte le foglie, e ha il frutto rachitico.
Salve, ho un grosso problema con le piante di carciofo, le cui radici vengono divorate dai topi. Ho provato a mettere delle trappole, grano avvelenato etc. ma alla fine di marzo più di metà carciofeto e andato distrutto, circa 100 piante. Vorrei precisare che non uso pesticidi o altri veleni nel mio podere (a parte il grano avvelenato) Sarei grato di un consiglio.
ciao Giuseppe, nel post sui topi qualcosa trovi, anche se non esistono grandi soluzioni contro questi animali.
Ciao. E da tempo che conservo i fondi del caffè per usarlo come concime. Come dici tu si trovano articoli che inducono ad usarlo subito ma per fortuna, leggendo un tuo articolo sull’uso della cenere, ho trovato anche che fare in modo un po’meno naif con il caffè. Ti ringrazio perché il tuo sito mi permette un approccio più scientifico all’orto.
Molto interessante,estremamente utile per un principiante come lo sono io.azie
Ciao, potresti dirmi se anche i fondi d’orzo (e relativo filtro di carta) si possono compostare? Ogni mia ricerca sul web è vana e non vorrei ci fossero delle controindicazioni. Grazie.
Sicuramente puoi compostare i fondi d’orzo. Il filtro di carta non ho idea di come sia composto, se si tratta di carta non trattata puoi compostarlo ma devi verificare. Altrimenti metti nel compost soltanto l’orzo.
Grazie Matteo, è troppo chiederti dei gusci di noci dei quali trovo considerazioni opposte. C’è chi consiglia il loro compostaggio, chi no perché rilasciano sostanze nocive. Tu che ne pensi?
Ciao Gino, i gusci di noce si possono compostare, vengono sconsigliati per due motivi. Il primo è la lentezza nel decomporsi, il secondo per un presunto eccessivo contenuto di tannini. Sul primo punto bisogna sapere che i gusci per loro conformazione resteranno interi più a lungo mentre altre sostanze saranno degradati, per cui se non vengono sminuzzati possono richiedere più tempo. Se questo ci sta bene i gusci sono un ottimo inserimento, anche in funzione di dare al compostaggio una certa struttura che permetta ossigenazione interna. Il discorso tannino vale anche per foglie di noce e mallo, non farei un compostaggio sbilanciato con grandi quantità di gusci, ma se si tratta di un piccolo apporto su un compost vario, benissimo. Consideriamo il compost un nutrimento: ben venga che sia il più possibile vario e ricco di sostanze diverse.
Bellissimo articolo. Mi sento di spezzare una lancia in favore dei fondi di caffè per un solo motivo. Può essere tranquillamente conservato in un barattolo sotto il lavello da chi, come me, non può fare il compost domestico per problemi di tempo/spazio/pigrizia/vicini malmostosi. Io lo metto nell’orto insieme alla cenere della stufa per ottenere una “miscela” più bilanciata. Il rischio muffa si riduce stando attenti a sbriciolare bene la “formina” che esce dal filtro della moka. Ciao.
Non ho proprio un orto ma una decina di vasi 100×40, sto usando i fondi del caffè assieme a gesso agricolo e zolfo per riportare leggermente acido il terreno.
Vengo alla domanda, ho qualche pacco di caffè, scaduto, quindi non usato, sarebbe meglio o peggio dell’uso del fondo di caffè?
Ciao Dario, non ho esperienza con il caffè non utilizzato ma a logica direi che potrebbe essere analogo, ma leggermente più ricco, rispetto al fondo del caffè.