Prima di iniziare a fare l’orto occorre scegliere dove coltivare, non è una cosa di poca importanza, visto che i risultati ottenuti dalla nostra coltivazione saranno influenzanti in modo determinante dalle caratteristiche pedoclimatiche dell’appezzamento che sceglieremo.
Gli ortaggi si possono coltivare in varie condizioni o climi e su terreni molto differenti, tuttavia ci sono posti che possono rivelarsi non adatti alla coltivazione.
Ci sono diversi criteri da tener presente quando si tratta di valutare la scelta del luogo in cui iniziare un orto ed è bene conoscerli.
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Esposizione al sole
Tutte le piante orticole hanno bisogno di luce solare per svilupparsi al meglio, la maggior parte delle verdure non maturano correttamente in posizioni semi ombreggiate. Per questo è meglio scegliere un appezzamento soleggiato. Un buon criterio è che ci siano almeno 6 ore di sole al giorno, in media.
Possiamo accettare un orto che abbia una piccola parte in mezzombra, ci sono alcune coltivazioni adatte a sfruttare anche zone che non hanno sole tutto il giorno, la gran parte della superficie del campo da coltivare però dovrebbe trovarsi in pieno sole.
Tipo di terreno
Prima di cominciare a coltivare è bene conoscere nel dettaglio le caratteristiche del suolo in cui pianteremo i nostri ortaggi. In base al tipo di terreno si deciderà cosa coltivare, o si predisporranno eventuali interventi correttivi.
Ci sono alcune prove empiriche che si possono fare in proprio per valutare il terreno, come misurare il ph o stimarne la tessitura, ma un buon investimento prima dell’inizio dei lavori può essere quello di far fare analisi in laboratorio.
L’analisi del terreno. Come si analizza il suolo del proprio orto, ecco qualche consiglio utile.
Condizioni climatiche
Prima di iniziare a coltivare bisogna poi conoscere le condizioni climatiche della zona in cui ci si trova. In Italia si può coltivare ovunque e anche in montagna, seppur per periodi di tempo ridotti a causa del freddo, si può fare l’orto. In base alle temperature però variano gli ortaggi che si possono coltivare e i periodi di semina.
In posti con temperature minime molto basse bisognerà pensare a proteggere le piante (tunnel, coperture in tessuto non tessuto), in zone molto calde si possono studiare reti ombreggianti nei mesi estivi.
Potendo scegliere un luogo riparato dal vento è preferibile, se non vi fosse riparo è sempre possibile piantare una siepe o costruire una recinzione.
Praticità del luogo
Vicinanza all’abitazione. Fare l’orto è un’attività che richiede costanza, quasi tutti i giorni ci sarà da controllare qualcosa, irrigare, fare piccoli lavoretti. E’ importante avere l’orto in un posto comodo da raggiungere, meglio se nel giardino di casa.
Pendenza del terreno. L’orto pianeggiante è semplice da coltivare, anche con attrezzi a motore. Se il terreno fosse in pendenza bisogna tener conto che servirà terrazzarlo, un lavoro molto impegnativo. Una pendenza molto leggera, che non ostacoli le lavorazioni, è un fattore positivo perché con forti piogge garantisce il deflusso dell’acqua.
Disponibilità di acqua. Molto spesso le coltivazioni vanno irrigate, ovviamente quanto bagnare dipende dal clima e dal tipo di coltura. Coltivare senza acqua è teoricamente possibile, ma non è per nulla semplice. Per questo motivo bisogna verificare la presenza di un allacciamento alla rete idrica oppure pensare a un sistema di recupero dell’acqua piovana.
Presenza di recinzione, siepe e baracca per gli attrezzi. La siepe è molto utile per riparare l’orto dal vento e ospitare insetti utili, la recinzione spesso scoraggia animali che potrebbero calpestare le colture, un capanno per tenere gli attrezzi è molto comodo per avere tutti gli strumenti a portata di mano. Nella scelta del posto in cui coltivare si può valutare se questi elementi sono già presenti oppure se ci sono spazio e permessi per costruirli.
Articolo di Matteo Cereda
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