L’aglio è un ortaggio dai molti usi in cucina e dalle notevoli proprietà benefiche, per questo motivo in un orto famigliare non dovrebbe mai mancare questa coltura, della famiglia delle Liliaceae.
Per rispondere ai consumi di una famiglia non serve una grande estensione, converrà ritagliare un angolo del nostro orto per coltivare la pianta di aglio, Allium sativum.
Si tratta di un ortaggio che si semina tipicamente durante l’inverno oppure a febbraio, prima dell’inizio della primavera. Si pianta lo spicchio o bulbillo d’aglio, che darà vita alla pianta, fino a terminare in estate con la formazione di una testa d’aglio, composta da molti spicchi.
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Caratteristiche della pianta
L’allium sativum è una pianta erbacea perenne bulbosa conosciuta fin dai tempi antichi e di origine asiatica, nei nostri orti la coltiviamo come annuale riproducendola poi tramite i bulbilli per divisione degli spicchi di aglio.
Il bulbo è protetto da una tunica protettiva e contiene internamente un numero variabile di spicchi, da 6 a 25. Ogni bulbillo contiene una gemma che può dare origine a una nuova pianta.
Il fiore d’aglio
Il fiore dell’aglio è molto bello, ha un’infiorescenza a ombrello.
Ci sono varietà di aglio che presentano lo scapolo floreale,chiamato anche bigolo d’aglio, questo va tagliato perché la pianta andando in fiore disperde energie e sviluppa meno la parte del bulbo, che è quella che interessa il coltivatore. In realtà il bigolo è molto buono, in particolare usato per condire la pasta (saltato in padella o soffritto), può essere originale e interessante quindi lasciarlo crescere se trovate una varietà che va in fiore (come l’aglio rosso di Sulmona).
La semina degli spicchi di aglio
Clima e terreno ideali. L’aglio ama un terreno leggero e come tutte le bulbose teme i ristagni d’acqua. Non necessita particolari cure, si adatta a quasi tutti i terreni, anche a quelli poveri e sabbiosi, e a quasi tutte le condizioni climatiche resistendo anche al freddo intenso (sopporta temperature fino a -15°C). Il ph più adatto è leggermente acido, compreso tra 6 e 7.
Concimazione. Meglio non esagerare coi concimi organici per non favorire i marciumi dell’apparato radicale. In generale l’aglio non necessita molto concime e ama la presenza di zolfo nel suolo.
Quando e come seminare. L’aglio si riproduce piantando gli spicchi (bulbilli) che si ottengono dividendo il bulbo (capocchia o testa). Gli spicchi di aglio si piantano per file, interrandoli leggermente con la punta rivolta verso l’alto. I bulbilli si seminano a novembre oppure a febbraio, il prodotto si raccoglierà dopo 5 – 6 mesi. Per chi vuole approfondire consiglio la lettura dell’articolo dedicato alla semina degli spicchi d’aglio.
Sesto di impianto dell’aglio. Le distanze da mantenere tra i bulbilli devono essere di 20 cm tra le file e di 10 cm lungo la fila. Possiamo inserire 20 o 30 spicchi in ogni metro quadro.
Se il terreno è molto pesante e argilloso occorre fare in modo che l’acqua scorra via e non ristagni, per questo il terreno va lavorato parecchio e si possono pensare di fare porche (o baulature) rialzando l’aiola dove si semina.
Coltivare l’aglio
Tagliare i bigoli. Nelle varietà che vanno in fiore è importante tagliare il “bigolo” dell’aglio, come già spiegato.
Rotazione e consociazione. Nell’orto famigliare l’aglio è un buon vicino per molti ortaggi, come le carote, sedano, cavoli e insalate, ravanelli. Occorre farlo ruotare evitando di ripiantarlo sulla stessa parcella, non deve inoltre seguire le altre liliacee quali cipolle, porri, asparagi.
Irrigazione
L’aglio coltivato in pieno campo non necessita molta irrigazione, generalmente bastano le piogge, nei mesi tra la primavera e l’estate se non piove molto può essere utile irrigare per avere bulbi di buone dimensioni. A bulbo sviluppato non si deve più bagnare per non favorire muffe e malattie che provocano marciume del bulbo, tassativamente da evitare ogni irrigazione nell’ultimo mese prima della raccolta.
Coltivare aglio in vaso
L’aglio si può tenere anche in vaso, per farlo sono valide le generiche accortezze valide per l’intero orto sul balcone. L’aglio in particolare richiede un terreno sabbioso e drenante, con uno strato di ghiaia a fondo vaso, e irrigazioni mai eccessive. Inoltre conviene non concimare il terreno con letame o stallatico in pellets.
Raccolta e conservazione delle teste d’aglio
Quando raccogliere. I bulbi d’aglio si raccolgono a 5-6 mesi dalla semina degli spicchi. Quando il gambo si piega e si svuota possiamo capire che è il momento del raccolto, infatti succede perché si interrompono scambi clorofilliani tra foglie e bulbo. Piegare il gambo non ha senso, lo scambio clorofilliano si ferma da solo. Quando l’aglio inizia seccare lo raccogliamo togliendolo dal terreno, si fa asciugare uno o due giorni al sole.
Conservazione dei bulbi. Dopo la raccolta facciamo seccare l’aglio al sole un paio di giorni, poi per conservarlo al riparo da muffe lo si tiene appeso in luoghi freschi e ombreggiati. Possiamo anche raccogliere le teste d’aglio in trecce da appendere. Per saperne di più su come si conserva questa verdura potete leggere l’articolo su come si conservano le teste d’aglio.
Parassiti e malattie della pianta
Elenchiamo qui di seguito alcune delle avversità a cui è importante prestare attenzione nella coltivazione biologica dell’aglio, con i possibili interventi con metodo naturale.
Insetti nocivi all’aglio
- Muffa bianca. Altra malattia crittogama che si caratterizza per una leggera patina di muffa sulle foglie, a cui segue ingiallimento. Approfondisci il marciume bianco.
- Mosca dell’aglio. Le larve di questo insetto vengono depositate dai bulbi che ne mangiano la tunica e favoriscono l’insorgere di batteriosi, virosi e altre malattie. Questo insetto si riproduce a tre/quattro generazioni l’anno, la prima è la più nociva alla pianta.
- Nematodi.
Malattie dell’aglio
- Peronospora. Fastidiosa malattia che si manifesta con un colore grigiastro e macchie sulle foglie, si previene col rame per evitare che si diffonda arrivando al bulbo.
- Fusariosi. Il fusarium è una delle malattie crittogame più diffuse sugli ortaggi.
- Ruggine. Si manifesta con macchie giallastre sulle foglie, è una malattia funginea che in orticoltura biologica si contrasta usando il rame.
- Marciume dei bulbi, dovuto a funghi. Si verifica se la tunica è danneggiata o l’essiccazione non è avvenuta correttamente.
- Muffa bianca. Altra malattia crittogama che si caratterizza per una leggera patina di muffa sulle foglie, a cui segue ingiallimento. Approfondisci il marciume bianco.
- Mosca dell’aglio. Le larve di questo insetto vengono depositate dai bulbi che ne mangiano la tunica e favoriscono l’insorgere di batteriosi, virosi e altre malattie. Questo insetto si riproduce a tre/quattro generazioni l’anno, la prima è la più nociva alla pianta.
- Nematodi.
Varietà di aglio
- Aglio bianco. Generalmente ha un ottimo rendimento produttivo e per questo è il più coltivato. La varietà di aglio bianco più diffusa è l’aglio piacentino, dalla capocchia di grandi dimensioni. Ci sono poi l’aglio di Caraglio, di provenienza piemontese.
- Aglio rosa. Caratteristico di Agrigento e di Napoli in Italia e della francese Lautrec, si tratta di un aglio dal gusto delicato, che si conserva poco e viene coltivato per il consumo fresco.
- Aglio rosso. Varietà dal gusto più forte. Tra le varietà dalla buccia rossa la più celebre è quella di Sulmona, che è una delle poche ad andare in fiore. Sempre con lo scapo floreale c’è una varietà antica coltivata nel viterbese, l’aglio di Proceno. C’è poi il trapanese aglio rosso di Nubia a dodici spicchi, celebre per l’aroma e dal profumo intenso intenso.
L’aglione della Val di Chiana o “aglio elefante” invece non è propriamente un tipo di aglio: si tratta di una specie botanica differente, anche se è molto simile all’aglio in quanto a caratteristiche e metodo di coltivazione.
Proprietà e curiosità sull’aglio
L’aglio si coltiva da millenni, era coltivato già nell’antico Egitto. Secondo la superstizione popolare scaccia streghe e vampiri, e oltre che un condimento è da sempre in uso nella medicina popolare e si considera una pianta preziosa in fitoterapia.
Dal punto di vista delle proprietà curative dell’aglio si potrebbe fare un lungo elenco, le più interessanti sono l’effetto battericida dovuto all’allicina, che è una sorta di antibiotico naturale, le proprietà di regolatore della pressione e l’azione simile all’insulina nei confronti della glicemia.
Articolo di Matteo Cereda
Interessante
Argomento trattato con minuziosa sequenza non tralasciando alcun passaggio è stato per mia opinione molto soddisfacente. Complimenti.
grazie!
Ottima spiegazione. Grazie
Grazie per le preziosissime informazioni !
Dettagliate ed esaurienti informazioni sulla coltivazione dell’aglio. il mio apprezzamento ed il mio grazie.
Grazie per le preziose informazioni
Ciao.. Complimenti per le info che ci date.. Sto imparando tante cose da quando ho iniziato a seguirvi.. Grazie
Articolo esaustivo. Semplice e stringato.
E’ quello che mi mancava, piccole cose per fare grande un orto.
Informazioni e spiegazioni chiare e dettagliate. Grazie.
Buongiorno, io ho piantato l’aglio a novembre per raccoglierlo a inizio estate. A maggio posso piantare i piselli vicino anche se non ho ancora raccolto l’aglio? Grazie mille.
Ciao Stefania, dipende da quanto vicino vuoi mettere aglio e piselli, ma se non li vuoi disporre attaccati, nello stesso appezzamento, non ci sono problemi.
perche` le piantine del`aglio si abbassano.
Se intendi quando inizia a seccare è perché la pianta sta terminando il suo ciclo, è normale.
e stato molto interessante e ben spiegato grazie
Preziosi consigli ed illuminanti suggerimenti: ogni approfondimento ha risposto in modo esaustivo ad ogni mio dubbio. Adesso posso dire di sapere tutto su questo straordinario alimento. Io lo metto su tutto…
Buongiorno e grazie per i consigli che ci date, ho una domanda da farvi, per quanto tempo si può conservare l’aglio una volta raccolto?.
Grazie
Dipende dalla varietà, l’aglio bianco dura più a lungo, anche 6/8 mesi. Vedi l’articolo su come si conserva l’aglio.
Caro Matteo, grazie come sempre per le preziose indicazioni. Coltivo un orto a cassoni, nel Sud Sardegna. Ho messo a dimora le patate e vorrei sapere se è possibile consociare con loro l’aglio. Infatti, avendo entrambe una coltivazione lunga, questo mi consentirebbe di tenere fermo un solo cassone fino a inizio estate. Ho pensato anche che le patate stolonano verso il basso mentre l’aglio resta relativamente in superficie quindi non dovrebbero disturbarsi a vicenda. Ma non so se patate e liliacee vanno d’accordo. Che mi sai dire?
Grazie!
Ciao Tiziana, che io sappia non c’è nulla di male a consociare aglio e patate, l’importante è che non siano tanto vicine da non riuscire a lavorare attorno alle patate (rincalzo e poi raccolta). Buone coltivazioni!
si legano foglie di aglio per far crescere bulbi
Secondo me non serve legare le foglie.
Buon giorno, le mie piante d’aglio seminate a novembre si sono piegate ma sono ancora verdi; è arrivato il momento della raccolta o devo aspettare che secchino? Grazie e saluti.
Meglio aspettare, l’aglio se secca bene si conserva a lungo, altrimenti dura poco. Per la stessa ragione puoi raccogliere quel che ti serve da consumare subito.
E’ interessante quanto ha esposto.
Le chiedo se la varietà aglio rosso di Proceno sia coltivato nella zona di TREVISO, come indicato nell’articolo
(Varietà di aglio: varietà antica coltivata nel TREVIGIANO, l’aglio di Proceno.)
La ringrazio delle belle informazioni che dona a tutti.
Ans
Buongiorno Ans, hai scovato un errore e di questo ti ringrazio. Mi accorgo ora che nel leggere la fonte ho scambiato le lettere e Viterbo (VT) è diventato Treviso (TV). Ora grazie a te ho corretto l’errore.
L’aglio, spiegato molto bene.
Grazie
INTERESSANTE SPIEGATO MOLTO BENE BRAVI
Molto interessante, come tutte le alte del resto.Prima di cimentarmi a fare qualunque cosa nellorto vi leggo.
Molto bello
Come si può trattare l’aglio colpito dalla mosca dell’aglio?
La mosca va combattuta in particolare tramite prevenzione, ad esempio con trappole. Una volta che ha colpito credo non si possa fare molto per la pianta interessata.
Buongiorno Matteo ,sono Paola, una super principiante. Il mio aglio resta piccolo, a volte con 1 solo spicchio grosso. Dove sbaglio?? Grazie se mi rispondi.
Ciao Paola, difficile risponderti senza conoscere le condizioni in cui coltivi. Le spiegazioni possono essere diverse, ne elenco alcune: un periodo di coltivazione non ottimale (prova a piantare aglio a novembre oppure a febbraio), terreno che si compatta troppo (aggiungi sostanza organica, lavoralo accuratamente), eccesso di azoto (se vedi una parte fogliare molto rigogliosa), raccolta troppo presto.
Buongiorno, quando raccolgono l’aglio trovo
i bulbi aperti. Non so se può essere vero ma alcune persone mi hanno detto che è troppa irrigazione. Vorrei da voi informazioni più concrete perché ho già provato ad irrogare di meno o quasi nulla e il risultato è sempre lo stesso. Grazie, se mi rispondi
Ciao Paolo, non ho esperienza di questo e non so darti spiegazione certa, in particolare non avendo tutte le informazioni su come coltivi. Sarebbe da capire quando si aprono, se la testa si apre a pianta ancora verde oppure seccando. Lo shock idrico (passare da poca a tanta acqua) può essere una spiegazione, ma se hai già controllato il fattore irrigazione puoi forse escluderla.
Buongiorno, il mio aglio quest’anno è stato colpito da dei vermetti bianchi, che ho visto arrivare ad una lunghezza di poco meno di un centimetro, abbastanza cicciottelli. I vermetti si annidano all’interno delle foglie più giovani, mangiandole, ma al momento non sembra che le piante ne stiano soffrendo. Forse perché passo ogni tanto a controllare, ma onestamente non saprei nemmeno che prodotto usare. Grazie
Ciao Silvia, dovresti capire di quale insetto si tratta, puoi provare in prima battuta con macerato di ortica oppure olio di neem.
da sempre coltivo l’aglio rosso, più saporito. Il fiore, che noi chiamiamo tolla (nome vero Tallo), non va fatto sviluppare e noi invece di potare la tolla, la sfiliamo totalmente dallo stelo (da cui il nome della pratica detta “stollatura”). Ottima da usare in cucina.
https://www.facebook.com/watch/?v=564194601198667Ciao e complimenti, siete bravissimi!
Grazie articoli moto preziosi realizzati con cura
Molto interessante ed utile..
Buongiorno, mi sono persa completamente il periodo di semina e ho messo l’aglio a metà aprile. Cosa succederà? Potrò raccogliere un aglio decente lo stesso?grazie mille.un caro saluto
Ciao Rossella, l’aglio lo raccoglierai comunque, magari un po’ più piccolo se con il caldo la pianta dissecca prima di ingrossare bene le teste d’aglio. Abbi cura di pacciamare il terreno, sarà utile a non farlo seccare prima del tempo.
Molto interessante. Lode a chi ci dà suggerimenti e insegnamenti. Grazie .
Sito moto interessante ed utile. Risposte ai commenti puntuali.