Le lattughe sono le più classiche tra le insalate, molto diffusa negli orti di tutta Italia. Si tratta di una coltura che arriva a raccolto abbastanza velocemente, fattibile per gran parte dell’anno senza difficoltà.

La lattuga ama temperature abbastanza fresche e per questo si coltiva soprattutto in autunno e primavera, riesce bene anche sotto tunnel, richiede poco spazio e poche sostanze nutritive, tanto da adattarsi anche alle coltivazioni in vaso sui balconi.

cespi di lattuga

Scopriamo qui di seguito come coltivare la lattuga nell’orto, dalla semina alla raccolta, sempre utilizzando metodi di coltivazione biologica.

Varietà di lattuga

La lattuga è una specie della famiglia delle composite, ne esistono diverse varietà. Ai fini della coltivazione distinguiamo lattuga da taglio e lattuga da cespo.

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  • Lattughe da taglio, chiamate anche “lattughini”: permettono più di un raccolto, ottenuto prelevando solo le foglie. Ad esempio biscia rossa, lattuga pasqualina. Occupano poco spazio e si possono seminare anche a spaglio.
  • Lattughe da cespo: producono appunto un cespo sviluppato, quando è pronto si raccoglie tutta la pianta, ne fanno parte ad esempio la lattuga canasta e la regina dei ghiacci.

Clima e terreno

Clima. Tutte le varietà di lattuga, sia da cespo che da taglio, hanno bisogno temperature abbastanza fresche: germinano idealmente tra i 10 ed i 18 gradi. Quando le temperature salgono sopra ai 22 gradi i semi non germinano più, per questo sono ortaggi ottimali per essere coltivati a primavera e autunno e soffrono durante i mesi estivi.

Terreno. La lattuga è poco esigente, potendo scegliere meglio una terra sciolta, fertile e drenante, ma non ci sono particolari richieste in termini di suolo.

Come si semina la lattuga

Seminare lattughe a cespo. Le varietà a cespo si possono seminare direttamente in campo oppure in semenzaio. Volendo mettere a dimora i semi direttamente nell’orto in genere si mettono a postarelle, mentre in coltura protetta si fanno germinare in vasetti, che possono esser lasciati inizialmente anche in un posto fresco per ripararle dal caldo estivo, ad esempio in cantina, oppure riscaldato durante i mesi invernali. Una volta cresciute le prime foglioline le piantine di insalata richiedono la luce. Il periodo di semina è molto ampio: dicembre/gennaio se tenute al riparo, febbraio/marzo in semenzaio o coltura protetta e poi in pieno campo da aprile fino a giugno. Le distanze dipendono dalla varietà di lattuga, le specie più note formano cespi grandi e richiedono distanze di almeno 35 cm tra le piante. Si mettono i semini in postarelle con 2-3 semi cadauna, a un centimetro di profondità.

Seminare lattughe da taglio. Si seminano in genere direttamente in campo, a spaglio o meglio per file. La fila ha il vantaggio di una più facile pulizia dalle erbacce, inoltre si evitano distanze troppo ravvicinate che generano malattie fungine. In primavera e a inizio autunno si mettono i semi a dimora nell’orto, ma se si pianta sotto tunnel o telo si può iniziare anche da febbraio e continuare fino a tutto novembre.

Seminare lattuga d’estate. La lattuga germina con temperature inferiori ai 22 gradi, se si vuole seminare nei mesi caldi occorre tener fresco il terreno, ad esempio si può coprire le aiuole con un sacco di iuta che va bagnato spesso, in questo modo l’evaporazione raffredda e permette all’insalata di svilupparsi a dispetto delle alte temperature esterne.

Trapiantare l’insalata

Il trapianto si fa a piantina formata, possiamo sia usare piantine di lattuga fatte crescere da seme, sia comprarle in vivaio pronte. In genere si trapiantano le lattughe da cespo, mentre il lattughino da taglio conviene seminarlo direttamente.

Se si semina la lattuga in vasetto al momento del trapianto bisogna ricordarsi di tenere fuori dal terreno un dito di pane di terra e non mettere a filo del terreno. Questo permetterà al cespo che si sviluppa lateralmente di stare sopraelevato, evitando di favorire marciumi dovuti allo schiacciarsi di foglie sul terreno.

Coltivazione delle lattughe

Coltivare l’insalata è molto semplice, una volta seminata basta avere attenzione a dare la giusta quantità d’acqua e tenere sotto controllo erbacce e insetti, in particolare larve e lumache. Se il clima diventa avverso o manca l’acqua può succedere che la pianta decida di andare a seme anticipatamente, ed emette lo scapo floreale, rovinando il raccolto.

Pacciamatura. Una tecnica molto utile per risparmiarsi lavoro di sarchiatura è quella di usare la pacciamatura per coltivare la lattuga. Si può pacciamare con paglia o teli biologici di juta o materbi.

Quanto irrigare

Le foglie larghe dell’insalata traspirano molto e per questo motivo si consigliano irrigazioni frequenti. I momenti di maggior fabbisogno di acqua sono subito dopo il trapianto e quando si forma il cespo. L’annaffiatura serale previene molte malattie funginee come la bremia, bisogna evitare di bagnare le foglie e di irrigare durante i momenti di grande caldo.

Video sulla coltivazione della lattuga

Coltivare lattughe d’inverno

Il lattughino seminato in inverno arresta la sua crescita col gelo, se le foglie sono poche e ancora piccole la piantina può resistere all’inverno e ripartire al primo tepore per aver pronta l’insalata in primavera. Si può proteggere la lattuga con tessuto non tessuto o coltivarla sotto tunnel, per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo su come coltivare le insalate invernali. Le lattughe da cespo resistono meno al freddo rispetto alle varietà da taglio.

Raccolta della lattuga

La lattuga si raccoglie prima che monti a seme, in genere entro gli 80-100 giorni di coltura, comprese le 2-3 settimane in semenzaio. La canasta è un po’ più lunga e monta a seme in 4 mesi ma si danneggia molto sulle foglie esterne, le lollo sono invece le più rapide a svilupparsi. Se si vuole rallentare la salita a seme un’innaffiata di acqua molto fredda provoca uno shock alla pianta e la ferma per qualche giorno. Quando si raccolgono le lattughe da cespo si taglia in genere tutto il cespo. Si può comunque optare per il metodo della mungitura.

Le varietà da taglio consentono invece più raccolte ogni anno: si tagliano le foglie di insalata, aspettando poi che ricrescano un’altra volta per una seconda raccolta. Si arriva a tre tagli per varietà come le lollo e le biscia. La lattuga parella (verde o rossa) forma dei grumoli da raccogliere in primavera.

Malattie della lattuga

Le lattughe in condizioni di umidità temono diverse malattie fungine. Vediamo di seguito le principali problematiche.

Rizoctonia e pitium. Problemi dovuti a funghi, che colpiscono la pianta in condizioni di umidità, sono colpite soprattutto le lattughe a livello di piantina.

Peronospora (bremia). La bremia forma una muffetta bianca sulle foglie d’insalata. Come per pitium e rizoctonia si tratta di un altro problema di spore, la bremia agisce con temperature tra i 18 ed i 20 gradi, condizione tipica della fase di crescita della pianta. Si verifica in particolare sotto tunnel e quando si presentano ristagni di acqua. Per prevenirla occorre arieggiare tunnel e serre. La bremia si combatte col rame, ma di solito non conviene fare trattamenti che hanno comunque una tossicità.

Verticillium. Malattia che fa marcire completamente la pianta, si diffonde rapidamente. In agricoltura biologica si ferma l’infezione eliminando tempestivamente le piante colpite.

filari di lattuga

Botrite. Questa malattia colpisce le parti secche, si espande alle foglie verdi solo se le temperature sono basse e piove molto, per prevenirla si rimuovono eventuali parti secche della lattuga.

Oidio. Altra malattia funginea che colpisce soprattutto le coltivazioni di lattuga autunnale, riconoscibile per le chiazze bianche polverose sulle foglie.

Insetti e parassiti

Ferretti. Nella terra gli elateridi o ferretti possono rovinare le piantine di lattuga, per liberarsene si possono attirare con pezzetti di patata ed eliminarli poi manualmente.

Bruchi. Le nottue e le larve di oziorrinco e maggiolino invece sono bruchi che escono di notte per mangiare la pianta, soprattutto al colletto. Si può usare contro di loro il bacillus thuringensis, metodo atossico e naturale.

Afidi. Gli afidi sono piccoli insetti molto difficili da eliminare perché il cespo di lattuga offre molti anfratti in cui questi pidocchi possono annidiarsi. Il piretro è un insetticida che potrebbe ucciderli ma agisce per contatto e seppur naturale ha una lieve tossicità, per cui meglio evitarlo. Se l’infestazione non è molto progredita basta lavar via gli afidi, se qualche esemplare resta e viene mangiato sarà solo qualche proteina in più.

Lumache. Altro nemico dell’insalata sono limacce e chiocciole, questi gasteropodi sbranano letteralmente le foglie di lattuga. Gli attacchi delle lumache sono facili da identificare e si arrestano con trappole fatte con vasetti riempiti di birra o altre esche. Per utilizzare il lumachicida senza che vada nel terreno e venga sprecato si può ricorrere ai dispenser Lima Trap.

Le diverse varietà di lattuga

Elenchiamo di seguito alcune varietà di lattuga molto coltivate e interessanti per gusto o semplicità di coltivazione.

Varietà di lattughe da cespo: lattuga cappuccio, lattuga romana, salad bowl, regina dei ghiacci (detta anche lattuga iceberg oppure brasiliana), lattuga canasta.

Varietà di lattuga da taglio: le più conosciute insalate da taglio sono la ricciolina, la pasqualina, lattuga biscia rossa oppure biscia verde, lattuga lollo.

lattuga canasta

Canasta

Articolo di Matteo Cereda

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