Le cipolle sono un ortaggio interessante per l’orto famigliare, perché si conserva a lungo e questo permette di averlo disponibile per tutto l’anno.

Perché possano mantenersi nel tempo, senza marcire, è molto importante raccogliere le copolle al momento giusto, quando la pianta sta seccando e quando il suolo non è troppo bagnato.

raccogliere cipolle

Oltre alla raccolta bisogna lasciar asciugare bene i bulbi, un metodo tradizionale è intrecciarli e appenderli. Scopriamo meglio come e quando si raccolgono le cipolle, con gli accorgimenti utili ad avere cipolle per tutto l’anno.

Il ciclo colturale della cipolla

La pianta di cipolle è biennale: in teoria termina il suo ciclo in due anni, quando emette il fiore che contiene i semi. Nell’orto però viene coltivata nell’arco di una sola stagione, perché si raccoglie il bulbo senza attendere la fioritura.

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La pianta che seminiamo tra l’autunno e la primavera viene raccolta in estate, in genere tra giugno e agosto.

Le cipolle si raccolgono quando la parte aerea della pianta sta seccando. Se non vengono raccolte, il bulbo della cipolla emetterà un nuovo getto, per andare poi a fiore. Lasciare che una cipolla vada in fiore può essere utile per ottenere nuovi semi.

Capire quando le cipolle sono pronte

Il bulbo di cipolla in genere si vede bene, perché emerge almeno parzialmente dal terreno, lo vediamo ingrandire man mano che la pianta cresce.

Per capire quando raccogliere tuttavia non dobbiamo guardare la cipolla, ma dobbiamo guardare la pianta: quando lo stelo ingiallisce e comincia a piegarsi bisogna raccogliere.

Nella tradizione contadina si diceva di raccogliere cipolle in luna calante, ma non esistono prove scientifiche di un effetto della luna sul raccolto.

Raccogliere prima del tempo

Le cipolle sono commestibili in ogni momento, per cui possiamo anche decidere di raccoglierle prima del tempo. Sono anche molto buone: cipollotti non sono altro che cipolle raccolte precocemente.

Si preferisce aspettare che la pianta si secchi per due motivi:

  • Dimensioni della cipolla. Se aspettiamo che la pianta secchi avremo cipolle più grandi.
  • Conservazione. Le cipolle raccolte troppo presto sono molto buone da consumare subito, ma teniamo conto che non si conservano.

Come raccogliere le cipolle

La raccolta è molto semplice: si toglie l’intera pianta. Non servono attrezzi particolari, in genere viene via molto facilmente, tuttavia non conviene tirare troppo le foglie, se vediamo che estirpare è duro ci possiamo aiutare con la vanga.

Bisogna evitare di raccogliere se il suolo è bagnato: in caso di pioggia meglio attendere qualche giorno.

Una volta raccolta la pianta è bene tagliare le radici, pulendo il sotto della cipolla dalla terra. Cerchiamo di rimuovere la terra, senza però lavare con acqua le cipolle (cosa che favorirebbe marciumi).

Lo stelo secco possiamo lasciarlo attaccato al bulbo: sarà comodo se vogliamo intrecciare le cipolle, o comunque appenderle per farle seccare.

Piegare la pianta

Una tecnica contadina tradizionale dice di piegare la pianta di cipolla prima di cogliere, si dice che in questo modo si ottengono cipolle più grandi. A mio parere questa operazione è inutile. Quando la pianta è pronta il fusto si piega da solo.

Come conservare le cipolle

Una volta raccolte le cipolle al momento giusto, per conservarle dobbiamo lasciare che asciughino bene.

Conviene lasciarle al sole qualche giorno, ritirandole in luogo riparato la sera per evitare l’umidità notturna.

Possiamo poi appendere i bulbi, come da tradizione, oppure stoccarli in cassette di plastica, senza sovrapporle troppo. Importante tenere le cipolle in un luogo asciutto.

Intrecciare e appendere le cipolle

Sfruttando la parte aerea della cipolla, che al momento del raccolto sarà seccata ma ancora attaccata al bulbo, possiamo creare delle trecce di cipolla, operazione che si usa fare anche per la conservazione dell’aglio.

Queste trecce possono essere appese in un luogo ombreggiato e ventilato, garantendo un’ottima asciugatura. Tipicamente venivano appese sotto ai portici delle cascine.

Come avere cipolle tutto l’anno

La durata delle cipolle dipende molto dalla varietà, alcune sono fatte per conservarsi a lungo (anche 6-8 mesi), altre durano meno. In un orto famigliare conviene piantare sia cipolle buone per il consumo fresco (ad esempio le cipolle di tropea), sia cipolle a lunga conservazione (come le cipolle dorate).

Le cipolle che si conservano bene possono durare dall’estate fino alla primavera successiva, a quel punto ci saranno cipolle in campo che potranno essere raccolte fresche, fino ad arrivare al successivo raccolto estivo.

La dormienza, da cui dipende la conservazione dell’ortaggio, ha una durata variabile: 60-120 giorni a seconda delle varietà, in genere le cipolle dorate durano di più, mentre le cipolle rosse (come le famose cipolle di Tropea) sono meno durature. Per questo in genere le rosse e le bianche si consumano soprattutto fresche, mentre le dorate si tengono più per la conservazione. In un orto domestico conviene quindi avere diverse varietà per mangiar cipolle tutto l’anno.

Oltre alla dormienza il nemico della conservazione è il marciume, che avviene in condizioni di umidità. Il fatto di conservare i bulbi in luogo umido e ventilato, oltre a non sovrapporli troppo nelle cassette serve a evitare proprio che le cipolle muffiscano o marciscano.

Articolo di Matteo Cereda

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