Il peperoncino jalapeño è uno tra i più diffusi ed utilizzati peperoncini in tutto il mondo. Ha origini messicane, ed il suo nome deriva ovviamente dalla regione in cui è stato inizialmente coltivato, Xalapa, in Veracruz.
A dispetto dell’origine centro americana tratta di una varietà di peperoncino coltivabile senza particolari difficoltà nel nostro clima, avendo tempi di maturazione ragionevoli. Può quindi darci grandi soddisfazioni seminarlo o piantarlo nel nostro orto oppure anche in un vaso sul balcone.
Grazie alla sua versatilità culinaria ed ad un piacevole grado di piccantezza medio basso, si è diffuso rapidamente in tutto il mondo ed è un ingrediente cardine della cucina messicana. Scopriamo insieme le particolarità di questo frutto.
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La pianta di jalapeño
Il peperoncino messicano jalapeño è una cultivar della specie Capsicum Annuum, la stessa del classico peperone dolce. Originario di Xalapa, nello stato messicano di Veracriz, attualmente è proprio lì, ma anche nei pressi del fiume Papaloapan, che è coltivato in modo intensivo. Più di 150 km di terreni sono adibiti alla produzione esclusiva di questo peperoncino che è un must per salse e piatti della cucina messicana. Ma si è ora diffuso in ogni parte del mondo.
La pianta cresce come un arbusto di altezza compresa tra i 50 e 110 cm. La forma della pianta tende a svilupparsi in ampiezza, piuttosto che in altezza. E’ bene pertanto lasciare il giusto spazio attorno ad essa.
La produzione dei frutti avviene nei mesi caldi, tra maggio e giugno nel sud Italia. Nel Nord, invece, la produzione può tardare anche di un mese.
Si tratta di una specie perenne, che nel nostro clima viene in genere coltivata come annuale, seminandola ogni anno.
Caratteristiche di questo peperoncino
Questo tipico peperoncino messicano ha una lunghezza che varia mediamente dai 5 ai 10 centimetri. A differenza degli altri frutti della stessa famiglia, si presenta con una polpa compatta e soda, una consistenza più asciutta, pareti meno spesse e carnose.
L’interno è ricco di semi, che possono essere riutilizzati per ottenere delle nuove piantine. La forma del jalapeño è contenuta, esternamente la sua buccia è liscia e regolare. In messico viene chiamato “peperoncino grasso”, visto l’aspetto tozzo.
Date le numerose varietà che nel corso del tempo sono state prodotte, il jalapeño si presenta in moltissime colorazioni. Tra queste:
- Purple Jalapeño: varietà di piccole dimensioni, esteticamente molto gradevole data la tonalità scura, tendente al viola melanzana.
- Mucho Nacho Jalapeño: varietà di grandi dimensioni, con frutti anche di 10 cm. I frutti sono inizialmente verdi, per poi virare in fase di maturazione verso un rosso acceso.
- TAM Jalapeño: varietà di forma contenuta, con frutti che arrivano fino a 8 cm di grandezza. La tonalità in fase di maturazione vira al rosso classico;
- Black Jalapeño: Questa varietà è famosa per produrre frutti che dal verde virano al viola molto scuro, per poi passare al nero.
- Jalaro Jalapeño: Questa varietà è estremamente ornamentale poiché porta frutti in varie diverse colorazioni, da verde a giallo, arancione e rosso, a seconda della fase di maturazione.
- Early Jalapeño: varietà ottima per le coltivazioni in zone geografiche con estati corte o miti, ad esempio per chi vive al Nord o in aree montane. Produce frutti di media grandezza. La peculiarità di questa cultivar sta nel tempo intercorso tra la semina e la raccolta: solamente 60 giorni.
Grado di piccantezza Scoville
Il contenuto di capsaicina del Peperoncino Jalapeno, che ne determina la piccantezza, può essere influenzato da diversi fattori: in primis dalla specifica varietà, ma anche dal grado di maturazione e dal metodo di coltivazione.
In linea generale la piccantezza varia da 1.000 a 20.000 Unità Scoville.
Considerando i fratelli maggiori come il Naga Morich, il Trinitad Scorpion, o il carolina reaper dove la piccantezza arriva anche al milione di unità di Scoville, si capisce perfettamente che questo è un peperoncino alla portata di tutti.
La sua moderata piccantezza è una caratteristica che lo rende particolarmente apprezzato, rendendolo più versatile in cucina.
Coltivare il peperoncino Jalapeño
Il jalapeño è una cultivar di origine messicana, per cui si tratta di una pianta che ama caldo e posizioni molto soleggiate, per cui se vogliamo coltivare questo peperoncino scegliamo prima di tutto un luogo ben esposto.
Anche se non ha tempi di maturazione lunghi come altre specie piccanti quali i capsicuum chinense (habanero, naga morich) è comunque utile anticipare la semina avvalendoci di un semenzaio riscaldato.
La pianta di peperoncino sarebbe perenne, ma coltivata nei nostri climi in genere non sopravvive per la stagione successiva. Pertanto viene gestita come annuale e la coltivazione si protrae fino all’autunno inoltrato. Poi si può conservare i semi del jalapeño, come spiegato nel post sulla conservazione delle sementi di peperoncino, in modo da averli per l’orto dell’anno venturo.
La semina dei jalapeño
La semina di questi peperoncini messicani richiede una temperatura di 22-24 gradi, con minime che non vadano sotto ai 15°C. Per questo disponendo di un semenzaio protetto o riscaldato possiamo cominciare a fine febbraio.
Chi ha l’hobby dei peperoncini potrebbe disporre anche di grow box, per gestire la coltivazione o una sua parte, completamente indoor in condizioni di luce, ventilazione e temperatura controllate. In questo caso si è più liberi di anticipare ulteriormente la semina.
Generalmente la giovane piantina spunta dal terreno entro 3 settimane, ma capita impieghi di più. Dopo tutto è la natura che detta i tempi, non l’uomo.
Il coltivatore deve mantenere il terriccio dei vasetti umido ma mai fradicio, innaffiando spesso con poca acqua ogni volta.
I semi si mettono a poca profondità, può valer la pena un trucco del contadino per facilitare la nascita della piantina: immergere 12/24 ore prima della semina i semi di peperoncino in un bagno di camomilla.
Preparare il terreno e concimare
Prima di mettere a dimora le piantine è importante preparare il suolo perché sia ricco e drenante. Il terreno ideale per i peperoncini messicani è leggero, arieggiato, con un buon contenuto di sostanza organica e con Ph appena acido.
La lavorazione può essere una vangatura profonda, anche senza girare la zolla, e una zappettatura che affini le zolle più superficiali.
Per la concimazione al momento della messa a dimora possiamo dare un buon apporto di letame o compost ben maturi, evitando eccessi di azoto, che possono spingere la pianta nell’apparato fogliare, penalizzando la produzione dei frutti. L’aggiunta di zolfo al concime contribuisce nel marcare maggiormente il gusto particolarmente intenso del frutto.
Quando piantare i jalapeño
Il nostro peperoncino si pianta quando il clima si stabilizza e non si rischiano gelate tardive. A seconda della zona può essere aprile oppure maggio.
Possiamo acclimatare la piantina mettendo i vasetti all’aperto prima di piantarli, per farli abituare a luce e aria esterna.
Scegliamo un luogo soleggiato e trapiantiamo la pianta di jalapeño tenendo una distanza di almeno 60 cm tra una fila e l’altra e 50 cm sulla fila.
Tecnica di coltivazione del jalapeño
Dopo la fase di messa a dimora, la pianta di jalapeño va costantemente “monitorata” per verificare l’effettivo attecchimento delle radici al terreno, apportando acqua a sufficienza.
Quando la pianta è ormai ben strutturata, l’acqua va moderata, pena la ridotta piccantezza del frutto. Tuttavia questa varietà mal si adatta a periodi di siccità, pertanto la consueta regola di innaffiare regolarmente ma senza ristagni idrici è perfetta.
Possibili malattie e parassiti
Sulle foglie del peperoncino jalapeño possono insediarsi parassiti come afidi e acari che provocano patologie di diversa natura e che possono portare alla morte della pianta. Anche le “cocciniglie cotonose” possono fare ammalare la pianta, indebolendone l’apparato strutturale e facendo appassire inesorabilmente. Possiamo contrastarle con sapone molle di potassio o con olio bianco in casi estremi.
Anche le cimici sono nemici dei peperoncini jalapeno: spesso sono loro che contribuiscono alla comparsa di batteri e funghi sulla base del colletto. Contrastiamole con la raccolta manuale oppure con olio di neem misto a sapone.
Generalmente, l’eccessiva umidità e gli stress idrici sono le principali cause di numerose malattie. Come difesa biologica si usano prodotti rameici, ma è meglio puntare sulla prevenzione piuttosto che sui trattamenti.
Approfondisci:
Raccolta dei peperoncini
Se siete amanti del piccante, nella settimana precedente alla raccolta si consiglia di innaffiare poco la pianta. Questo permette alla presenza di acqua nel frutto di diminuire, aumentando la concentrazione di capsaicina, e quindi la piccantezza del jalapeño. Probabilmente questo manderà in leggera crisi l’apparato fogliare, ma non dovremo preoccuparci: ormai la pianta avrà radici ben strutturate, e basterà innaffiare con pochissima acqua, sufficiente per tenere viva la pianta, fino al momento della raccolta.
Coltivare jalapeño sul balcone
Per coltivare peperoncini non serve necessariamente un terreno, si può anche piantarli in vaso creando un proprio orto balcone.
Il jalapeño è una specie adatta alla coltivazione in vaso, importante che sia ben esposta, l’ideale sarebbe un balcone a sud.
Teniamo conto nel gestire gli spazi della crescita in larghezza della pianta, considerata la naturale propensione del jalapeño a svilupparsi allargandosi anziché salire.
Ricette e utilizzi
Con questi peperoncini messicani potete dare sfogo alla vostra creatività culinaria. Sono infatti molte le ricette da realizzare con lo Jalapeño, in particolare nella tradizione messicana dove lo troviamo presente in ogni salsa.
Si può mangiare ad esempio sottaceto o sottolio, ma anche in salamoia. Chi ama i piatti più elaborati, può gustare il peperoncino Jalapeno messicano ripieno, con formaggio o carne, oppure grigliato o al forno.
Molto conosciuta è la ricetta del “Chipotle”, che consiste nell’essiccare ed affumicare i jalapenos con la specifica tipologia di legno “noce americano”.
Infine come non parlare dei nachos con Jalapenos e formaggio fuso? Finger food delizioso, presente molto spesso tra gli antipasti del menù tipico messicano.
Proprietà del peperoncino jalapeño
Si tratta di un alimento piccante e decisamente versatile, si dice persino afrodisiaco. Ma non solo: al peperoncino jalapeño vengono attribuiti importanti benefici per l’organismo:
- Ha una grande funzione anti-ossidante; riduce pertanto il rischio di insorgenza di tumori e radicali liberi nel nostro organismo.
- È un ottimo alleato per l’intestino e per le funzionalità cardiache.
- Apporta sollievo contro dolori articolari e, non da meno, affievolisce l’emicrania, poiché la capsaicina è un antidolorifico naturale.
- Ha un notevole contributo in vitamina C e beta-carotene.
Articolo di Simone Girolimetto
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