Le zucchine trombetta di Albenga sono una coltivazione molto interessante per l’orto estivo: si tratta di una pianta rampicante particolarmente produttiva.

Questa zucchina ligure è piuttosto esigente in termini di coltivazione: richiede un terreno ricco e ben lavorato, ingombra spazio e bisogna predisporre robusti sostegni. Al tempo stesso i nostri sforzi nell’orto vengono ripagati da ottimi frutti in quantità. La pianta produce zucchini lunghi, dal sapore dolce.

zucchine trombetta

Scopriamo come e quando piantare le zucchine trombetta e le tecniche di coltivazione biologica che ci permetteranno un buon raccolto.

Caratteristiche della zucchina trombetta di Albenga

Si tratta di un ortaggio tipicamente ligure, infatti viene chiamata anche zucchina di Albenga o zucchina lunga ligure.

libro agenda orto

In realtà la zucchina trombetta non è una varietà di zucchina (Cucurbita pepo) ma è un tipo di zucca. Appartiene infatti alla specie Cucurbita moschata. Si tratta comunque di un ortaggio della famiglia delle cucurbitacee, la sua coltivazione ricorda molto quella delle zucchine perché  non si attende la completa maturazione del frutto per raccoglierlo.

La verdura poi in cucina si tratta esattamente come una zucchina. Il suo frutto è ricco d’acqua ma anche saporito, con un gusto più dolce dello zucchino tradizionale. La semente interna non crea alcun fastidio, anche perché si coglie prima che il seme si formi indurendo il tegumento. Il frutto è lungo fino a 30-35 centrimetri, la sua forma è molto caratteristica: allungata e stretta alla partenza, con una protuberanza sferica all’apice. Ricorda per questo lo strumento musicale a cui deve il nome.

Come pianta è analoga a quella di zucchine e zucche, con le sue grandi foglie e i tralci striscianti. La zucchina di Albenga è particolarmente adatta a essere coltivata come rampicante, anche per permettere un corretto sviluppo ai suoi lunghi frutti, evitando marciumi.

Quando piantare le zucchine trombetta

La zucchina di Albenga è un ortaggio che segue lo stesso ciclo colturale della zucchina:

  • Si semina a marzo o aprile in contenitore, oppure ad aprile direttamente in campo.
  • Si trapianta tra fine aprile e inizio maggio, se abbiamo seminato in semenzaio si pianta a circa 40 giorni dalla semina.
  • Entra in produzione a partire dal mese di giugno e fornisce un raccolto fino a ottobre o inizio novembre.

Dobbiamo fare molta attenzione alle gelate tardive: la pianta patisce le basse temperature e quindi scegliamo il periodo di piantare in base al clima della nostra zona. Bisogna evitare che subisca temperature inferiori ai 12-14 gradi.

Se le previsioni meteo annunciano ritorni di freddo dopo averle piantate, conviene coprire con un telo di tessuto non tessuto per limitare i danni da freddo.

Preparazione del suolo e concimazione di fondo

Come tutte le cucurbitacee anche la zucchina trombetta è una pianta esigente. Il terreno dove andremo a piantarla deve essere sciolto e drenante, molto ricco di sostanza organica.

Una tipica preparazione comincia con una lavorazione profonda. Nell’orto si fa tradizionalmente una vangatura manuale, mentre su maggiori superfici si può arare. Sarebbe meglio evitare di ribaltare troppo il suolo, per cui consiglio di usare la forca vanga per arieggiare, e su scala maggiore invece dell’aratro un ripuntatore.

Dopo aver lavorato a fondo, apportiamo sostanza organica: letame, compost maturo, humus di lombrico sono sostanze ideali. Non bisogna fare troppa economia: 3-4 kg per metro quadro va benissimo. Se non disponiamo di letame, procuriamoci stallatico pellettato (in questo caso teniamo conto di 300 grammi per metro quadro). Consiglio di leggere l’articolo sulla concimazione della zucca per approfondire.

Procediamo poi a una zappettatura manuale (oppure all’erpicatura come lavorazione meccanica), con lo scopo di affinare la superficie e al tempo stesso incorporare il concime nel primo strato superficiale di suolo. Non serve polverizzare troppo il terreno, anche in caso di semina diretta le zucchine trombetta hanno semi grandi che si fanno strada semplicemente.

La semina delle zucchine di Albenga

Se partiamo dal seme, mettiamo a circa 2 cm circa di profondità, con la punta rivolta verso il basso. Questo vale sia per la semina in semenzaio, che per la semina diretta, che avviene a postarelle, mettendo due semini ciascuna.

Manteniamo distanze di 1 metro tra una pianta e l’altra e 1 metro tra le file. Le zucchine trombetta occupano tanto spazio, dobbiamo tener conto che la pianta si svilupperà molto.

Dove trovare i semi di zucchina trombetta

Consiglio di utilizzare sementi biologiche e non ibride, in modo da poter poi portare a seme un frutto e ottenere nuovi semi da usare l’anno prossimo (è semplicissimo). Trovate qui semi di zucchina d’Albenga non ibridi.

Come si coltivano la zucchina trombetta

La pianta di zucchina trombetta è esigente, ma coltivarla non è particolarmente difficile. Qui di seguito vediamo gli aspetti più importanti da tenere in considerazione.

I sostegni per la zucchina rampicante

zucchina ligure rampicante

Le zucchine trombetta sono piante rampicanti, bisogna preparare sostegni alti almeno 150 cm. Possiamo piantare dei pali e tirare cavi o usare reti. Anche le reti metalliche, come quelle da cantiere, sono ottime. Un buon sistema è allevare zucchine trombetta a pergola.

Quando prepariamo i supporti teniamo conto che la pianta forma grossi frutti, quindi dovranno essere strutture robuste, adatte a sopportare un buon peso.

Irrigazione e pacciamatura

La zucchina ligure ha bisogno di una buona irrigazione per produrre al meglio. Non bisogna però esagerare con l’acqua durante la fruttificazione, in modo da avere frutti saporiti.

Al fine di avere un suolo sempre umido, evitando gli eccessi, è ideale predisporre un impianto a goccia e coprire il suolo con una ricca pacciamatura in paglia alla base delle piante.

Se si irriga con innaffiatoio ricordiamoci di farlo la sera o ancora meglio il mattino presto, evitando di bagnare le foglie.

Concimazioni durante la coltivazione

Man mano che la pianta di zucchina trombetta cresce, in particolare quando comincia a fiorire, può essere utile fornire nutrienti aggiuntivi. Possiamo usare delle concimazioni liquide fai da te, con un biofertilizzante ottenuto dallo stallatico, oppure con un macerato di ortica. La cosa migliore è fare un intervento con uno e un intervento con l’altro.

Fioritura e raccolta dei fiori

Perché la pianta di zucchina trombetta possa fare frutto sono necessari gli insetti impollinatori.

Si tratta di una pianta dotata di fiori maschili e fiori femminili, per cui il polline dal fiore maschile deve raggiungere il fiore femminile. I fiori dei due sessi si trovano su ogni singola pianta, non c’è maschile e femminile a livello di pianta.

Volendo possiamo raccogliere i fiori, che sono ottimi fiori di zucca. Tuttavia per farlo bisogna fare attenzione a prendere quelli maschili e a lasciare che prima possano fornire il polline (come spiegato nella guida alla raccolta dei fiori di zucca). Se si sbaglia il raccolto dei fiori la pianta di zucchina di Albenga non farà frutti.

Difesa da insetti e malattie

Le problematiche che possono affliggere le zucchine trombetta sono le stesse che colpiscono zucche e zucchine.

In particolare come parassiti occorre fare attenzione a:

Mentre tra le malattie la più frequente è l’oidio (o mal bianco), facilmente riconoscibile perché forma una patina bianca sulle foglie.

Possiamo poi fare attenzione a tutte le patologie delle zucchine.

Quando raccogliere le zucchine trombetta

La raccolta delle zucchine trombetta va fatta quando il frutto è ancora “verde”, ma ha raggiunto le misure desiderate. Se si aspetta troppo vedremo colorarsi di giallo arancione la buccia, e dentro al frutto saranno formati i semi.

Un consiglio però è di non permettere alle piante di far maturare eccessivamente le zucchine, in questo modo le piante resteranno produttive. Quando la pianta riesce a completare la maturazione e forma delle zucchine finite, ha meno stimolo a produrne di nuove.

Possiamo scegliere di attendere che un paio di frutti formino i semi su una pianta, in modo da avere semente da conservare per l’anno successivo.

Articolo di Matteo Cereda

scopri il libro ortaggi insoliti

Ti è piaciuto questo articolo? Lascia un commento. Per restare in contatto puoi iscriverti alla newsletter o seguire la pagina facebook o instagram.